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"Dobbiamo parlare"

Il labiale di Harry non lasciava dubbi.
Mimò la seguente frase continuando a guardarmi intensamente negli occhi.
Ero così presa nell'osservarlo che non ero sicura di aver capito subito la frase.
Mi ci volle un po'.
Annuii impercettibilmente, alzandomi dal divano per lasciare il posto a Niall che, a distanza di un millisecondo, si sedette allegramente accanto a Liam.
I due iniziarono a parlare di cose che, sinceramente, a me non interessavano.
Non in quel momento almeno.
Mi avvicinai al primo gradino per salire al piano di sopra.
Feci un cenno al ragazzo dietro di me, intimandogli di seguirmi.
Così fece, senza destare sospetti ai suoi due amici.
Entrai in fretta nella mia stanza, curiosa e nervosa, a causa di quello che avrebbe dovuto dirmi Harry, dal tema a me ancora sconosciuto.
Il mio stomaco continuava a contorcersi.
Mi ritrovavo sempre in questa situazione quando qualcuno sembrava voglioso di farmi qualche discorso e, a giudicare all'espressione dura di Harry, non si trattava di una stronzata qualsiasi.
La mia impazienza continuava a crescere, insieme al disagio, mentre il ragazzo, davanti a me, iniziò a camminare su e giù per la stanza, visibilmente nervoso.

"Perché non me l'hai detto?"

Finalmente parlò, dopo aver tirato i suoi capelli leggermente, torturandoli.

"Cosa non ti avrei detto?"

Chiesi spazientita anche se, dentro di me, la risposta la conoscevo già.

"Di Lauren, anche lei riceveva messaggi strani, scommetto che-"

Sbuffai incrociando le braccia al petto.

"Si, lo so. È la stessa persona che scrive sia a te che hai ragazzi"

Harry strabuzzò gli occhi.
La situazione ormai si sarebbe scaldata da un momento all'altro e, l'ultima cosa che volevo, era attirare l'attenzione di tutti i presenti nella casa, per una questione così delicata.

"Perché cazzo-"

Il ragazzo iniziò ad urlare, ma si fermò immediatamente.
Sentiamo dei passi lungo il corridoio.
Entrambi ci fermammo persino da emettere un solo respiro, quando i passi si fermarono e vennero sostituiti dalla chiusura di una porta, tirammo, contemporaneamente, un sospiro di sollievo.
Harry si rivolse nuovamente a me, cercando di mantenere la calma il più possibile.

"Perché non me l'hai detto?"

Chiese nuovamente moderando toni e termini.
Mi mossi verso di lui, mostrandomi annoiata dalla conversazione ma la verità è che, ero preoccupata almeno quanto lui dall'intera faccenda e, al suo posto, sarei stata arrabbiata allo stesso modo.
Mi sedetti sul letto, abbassando il mio busto per potermi tenere la testa fra le mani mentre il mio interlocutore continuava a fissarmi adirato in cerca di una risposta.

"Non te l'ho detto perché volevo pensarci da sola, avere prove certe prima di allarmarti"

"Allarmarmi? Sono già allarmato Beatrice, ma non capisci che queste sono minacce implicite?"

Il ragazzo continuava a gesticolare nervoso, riprendendo a camminare frettolosamente, come se il suono della scuola delle sue scarpe sul pavimento potesse dargli una risposta.

"Non mi piace quando qualcuno mi chiama con il mio nome di battesimo"

Il ragazzo si passava le mani sulle labbra, torturandosi quello inferiore insistentemente.

"Beh; è il tuo nome"

Mi fece notare.
Alzai le spalle.

"Si ma, di solito, qualcuno lo usa solo quando è seriamente incazzato con me"

Harry fermò i suoi passi, la sua mano destra era ancora posizionata sul suo labbro piegandolo più volte ma quest'ultime presero la forma di un sorriso sghembo.

"Chi ti dice che io non sia seriamente incazzato con te?"

Chiese avvicinandosi al mio letto, quindi si sedette accanto a me per poi tirare un sospiro rumoroso, premendo i palmi delle mani tra loro.

"Beh; sei ancora qui, hai sorriso e ti sei seduto vicino a me. Ho ancora una chance"

Asciugai quel poco sudore che avevo sui palmi delle mani, a causa del nervosismo, sulle mie cosce coperte da un paio di skinni jeans chiari.
Il sorriso di Harry prese di nuovo possesso del suo volto.

"Da chi l'hai saputo?"

Chiesi dubbiosa, non avrebbe mai potuto saperlo, a meno che-

"Ieri Ally ha parlato con Niall e lui l'ha riferito a me"

Annuii in risposta e mi alzai dal letto per muovermi verso la porta, in modo tale che, entrambi potessimo uscire dalla stanza e tornare a far sentire la nostra presenza all'interno della casa.
Pensai, attentamente ad un leggero particolare, non poi tanto leggero.
Mi fermai.

"M-Ma Niall ha-"

"No. Non ha detto nulla ad Ally, l'intera questione ora la sappiamo io, te, Niall e Liam, visto che, sicuramente, quei due cazzoni ne staranno parlando in questo momento"

Alzai le spalle.
Pensando a quanto ironica fosse la situazione, quando mi alzai da qui divano pensavo che la loro conversazione non mi sarebbe mai potuta interessare.
Invece era la base di un qualcosa che mi interessava più del resto, ultimamente.

Infilai le mie mani nelle tasche posteriori dei jeans, notando come lo sguardo di Harry seguisse ogni mio movimento, cercando, invano, di non farsi scoprire.

"Va bene. Mi dispiace aver omesso-"

"Mentito"

Mi interruppe.
Alzai gli occhi al cielo a causa del suo perbenismo.

"Ho omesso, n-non è esattamente mentire"

"È la stessa cosa"

"Comunque- cercai di cambiare discorso- non mi terrai fuori. Continuerò a lavorare con te"

Il volto di Harry si girò in una direzione indefinita, verso il muro a quanto pare, a fissare un punto imprecisato della stanza, come se potesse riflettere attentamente solo evitando di guardarmi negli occhi.

"Harry"

Lo richiamai quando il suo silenzio iniziava farsi assordante e la mia pazienza non sembrava essere mai stata così elevata.

"Va bene!"

Esordì rumorosamente.
Il ragazzo di alzò dalla fine del materasso, si avvicinò a me senza smettere di guardarmi, fino a raggiungere i pochi centimetri di distanza dal mio corpo.

"Ma niente più segreti"

Continuò, avvisandomi e puntando il suo dito indice contro di me.
Sorrisi e spostai il suo dito facendogli capire che avrebbe fatto meglio a non puntarmi niente contro mai più.
Sorrisi impercettibilmente, annuendo.
Il ragazzo rimise la mano nella sue tasche e aprii la porta per tornare dai suoi amici, senza far insospettire nessuno ignaro alla faccenda.

Aquarius. ||hes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora