Capitolo 19

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Rafael : nah. Non mi cambia nulla toglierti la vita o meno. Anzi perderei un'ottima amicizia. Però voglio seguire il mio istinto (si avvicinò al
Mio viso e mi diede un vile bacio)
T/n: Aoo (lo spinsi via)
Rafael: (fece un ghigno e una piccola risata) scusa, ma ero curioso della tua reazione
T/n: tch.
Rafael: dai non fare così... (cambiò il colore dei suoi occhi. Poggiò l'indice e il medio per far sì che lo guardassi)
T/n: sembri un demone (abbassai lo sguardo e mi ritrassi)
Rafael: lo sono (disse ghignando)
T/n: seh e io domani divento la regina.
Rafael: chissà. Mai dire mai principessa.
T/n: ah mi fai venire i brividi.
Rafael: in che senso? Ehehehe
T/n:... Ti lancio fuori dalla carrozza.
Rafael: ahahaha va bene. Faccio finta di nulla. Comunque siamo arrivati.
T/n: si.
Rafael: (si avvicinò al mio orecchio e con un filo di voce roca disse...) se mai cambiassi idea con quel bambino, io ci sarò sempre. Anche le rose più belle hanno bisogno di essere curate e non di essere lasciate appassire. Non pungenti con le tue spine... Alla prossima my princess...
T/n: (scesi dalla carrozza. Quel dannato aveva una voce magnifica. Mi diressi in camera mia, ancora scombussolata. Involontariamente ignorai sia Soma che Rosaria)
Rosaria: t/n. T/N! T/NNNNNN!
T/n: oh! Ah, sei tu.
Rosaria : dove ti eri cacciata?
T/n: ti stavo cercando per la città.
Rosaria : ahhhh... Scusa, ero andata a visitare un amico. A cosa stai pensando?
T/n: nulla di speciale. (sentimmo bussare alla porta) avanti
Sebastian : my lady, il contratto è pronto. La prego di seguirmi
T/n: ah si. Grazie Sebastian.
Rosaria: vabbè io me ne vado. Buona notte t/n
T/n: notte.
(seguii il maggiordomo. Arrivammo nello studio del piccolo conte. Firmai il contratto e gli diedi l'assegno)
Ciel: come mai, hai deciso di trasferirti a Londra?
T/n: non ho nessuno nel mio paese.
X: hey! Mi offendi! (sentimmo una voce. Mi girai verso la finestra. Sebastian sfilò dei coltelli per proteggere il padrone)
T/n: Samuel!
Ciel: Samuel?
Samuel: si, sono io. Piacere conte Ciel Phantomhive.
Ciel: come hai fatto ad entrare?!
Sebastian : è uno shinigami.
Ciel: t/n, lo conosci?
Samuel : era la mi fidanzata. Veda un po' lei..
Ciel: (mi guardò con faccia inquisitoria. Non sapevo cosa dire)
T/n: perché sei qui?
Samuel: oh nulla di che, alcuni shinigami avevano bisogno di aiuto.
Troppe vittime.
T/n: come hai fatto a trovarmi?
Samuel : hai la puzza di quel demone addosso!
Ciel: Sebastian?
Sebastian : non intende me.
T/n: ah quindi Sebby è un demone. Vabbè era troppo perfetto per essere umano.
Sebastian : grazie.
Samuel : grazie gneh gneh vabbè t/n stai giocando con il fuoco. Sta attenta. (guardò l'orologio) è tardi devo scappare. Addio. (scappò via)
T/n: ok, non so cosa stia succedendo.
Ciel: conosci un demone e uno shinigami. E non hai stretto nessun contratto... Chi diamine sei?
T/n: una principessa ahahaha. Ok a parte gli scherzi. Avete per caso visto Soma?
Sebastian : no, my lady.
Ciel: no. Strano. Di solito a quest'ora stavamo giocando a carte. Contro mia volontà. Ma dettagli.
T/n: con permesso. Conte le auguro una buona notte. Anche a te, Sebastian. (i due ricambiarono il mio saluto. Uscii dalla stanza. E ritornai in camera mia. Guardai dalla finestra e vidi Soma parlare con Rosaria. Lei gli diede un bacio. In quel momento non sapevo cosa stessi provando. La odiavo, però era la stessa scena che era successa con Rafael poco prima. Chiusi la porta della stanza a chiave. Mi sdraiai sul letto e Iniziai a fissare il soffitto. Cavolo, ma chi sono veramente? Mi faccio rubare baci da un demone e da uno shinigami. Ho appena visto la mia migliore amica baciare il mio ragazzo. Cosa dovrei provare? Sono disgustata. Da me stessa e dagli altri. Iniziai a piangere. Ero arrabbiata, disgustata...non sapevo cosa stessi provando. Devo essere forte. Devo essere gelida. Di ghiaccio. Domani parlerò con Soma. Se non lo ucciderò staser- no. No. Siamo in torto entrambi. Ripetei queste parole fra me e me. Pian piano mi addormentai. Il mattino seguente fui svegliata da dei rumori)
Sebastian : my lady è ancora viva? (disse mentre bussava alla porta)
T/n: si. (mi alzai e aprii la porta)
Sebastian : vi siete appena svegliata?
T/n: si.
Sebastian : le ho portato la colazione.
T/n: grazie. Entra pure.
Sebastian : (annuì e posò la colazione sul comodino) My lady state bene?
T/n: (mi Guardai allo specchio) hai notato gli occhi gonfi, vero?
Sebastian : si...
T/n: Sebastian. Ti posso chiedere un consiglio?
Sebastian : certo.
T/n: immagina di essere fidanzato. Una donna ti accompagna in carrozza e ti bacia contro la tua volontà . Tu torni a casa scombussolato e vedi la tua ragazza baciarsi con il tuo migliore amico. Come reagiresti?
Sebastian : non saprei. Non mi sono mai trovato in una situazione simile. Direi che entrambi dovremmo prenderci una pausa.
T/n: lo penso anch'io.
Sebastian : spero di esserle stato d'aiuto. Con permesso (uscì dalla stanza)
Soma: cosa?
T/n: hai sentito tutto?
Soma: si...
T/n: ti ho visto ieri sera. Mentre Rosaria t'inficcava la lingua in gola.
Soma: mi ha baciato c-
T/n: contro la tua volontà. Si, come no. Sai anch'io sono stata baciata. Ieri, da Rafael.
Soma : COSA!!!!!!?????
T/n: contro la mia volontà.
Soma: e ci credo pure.
T/n : io almeno l'ho respinto. (dissi bevendo il tè caldo che mi aveva portato Sebastian)
Soma: anch'io l'ho respinta!
T/n: ho visto... Bugiardo! SAI SOLO MENTIRE. NON HO VISTO NESSUNA CONTRAPPOSIZIONE! ANZI, TI PIACEVA! TU NON MI AMI!
(Soma si avvicinò e mi diede uno schiaffo)
Soma: Sei l'ultima persona a cui mentirei! (disse piangendo, per poi scappare via)
T/n: (mi massaggiai la guancia, incredula del gesto. Chiamai Sebastian e lo avvisai del mio trasferimento nella nuova villa. Senza dire nulla né a Soma né a Rosaria. Non volevo più vederli. Sebastian mi aiutò. In pomeriggio arrivai nella mia nuova villa. Disfeci le valigie. Chiesi al maggiordomo un ultimo favore)
T/n: Sebastian, grazie per tutto. Potresti appendere questo volantino per favore?
Sebastian : (prese il volantino) cercate una cameriera? Se volete vi posso far conoscere una persona adatta a questo lavoro.
T/n: mi faresti un grande piacere.
Sebastian : domani ve la presenterò.
Buon proseguimento di giornata.
T/n: anche a te. E grazie ancora. (il maggiordomo fece un cenno, per poi andarsene. Mi sedetti in salotto. Non avevo niente da fare e nessuno con cui parlare, non che mi andasse a genio la gente in quel momento. Presi un libro dalla mia valigia e iniziai a leggere. La storia di due ragazzi. Lei che non voleva aprire il suo cuore e lui che cercava di rompere la sua corazza. Alla fine mentre lei inizia ad innamorarsi, lui se ne va. E lei rimane sola. Il tempo cambia tutto. Il tempo cambia le persone, le loro personalità, i loro sentimenti... Cambia anche l'amore. Tutto cambia e niente resta. Odio quando le cose cambiano,perché non so come affrontarle. Preferisco i gesti quotidiani. Pensai quest'ultime parole, guardando fuori dalla finestra. Non c'era nessuno per strada. Londra in quel momento sembrava desolata. Passai tutto il pomeriggio a leggere, come se i libri fossero la mia valvola di sfogo. Ad un tratto sentii qualcuno picchiettare alla mia finestra. Era Samuel)
T/n: Samuel
Samuel: ho saputo tutto.
T/n: ah.
Samuel : T/n, tutto bene? (mi accarezzò la guancia)
T/n: credo di si. Ho riperso la persona che amo.
Samuel : guarda che non mi hai mai perso. Io continuo ad amarti. Ma non posso renderti felice. Questo mi duole ammetterlo. Se no col cavolo che ti lasciavo a quel Moccioso.
T/n: Moccioso? Da quando usi questi termini ahaha
Samuel : ahh mi sto facendo influenzare da William. Dannazione.
T/n: chi è William?
Samuel: il mio capo
T/n: capisco.
Samuel : T/n, (mi prese le mani)





Autrice
Sorry per gli orrori grammaticali e ortografici.

Soma X Reader (kuroshitsuji love story) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora