AVVISO: QUESTA STORIA E' A META',
Can Divit, fotografo di fama mondiale, tornerà ad Istanbul per aiutare il padre a curare gli affari di famiglia ma il suo destino si intreccierà con quello di Sanem, una giovane ragazza che rifiuterà di sposare un u...
Avanzo lentamente, TROPPO lentamente verso l'ufficio del sig. Can. Noto gli sguardi di tutti su di me, neanche fossi nuda per l'amor del cielo! Devo darmi una mossa col piano, ho deciso di indossare un vestito in pelle nero, con un' ampia scollatura sul davanti, arriva poco più sopra alle mie ginocchia ed è molto aderente.. Quasi non respiro.
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"Sanem, ma come ti sei vestita" Ceycey corre verso di me.
"Cosa c'è che non va? Non sto bene così?" mi fingo disinvolta. Inizio già a pentirmi di averlo indossato, a ogni passo che faccio il vestito sale lasciandomi altra pelle scoperta.
"Sei stupenda, Ma hai gli occhi di tutti addosso. Ti stanno fissando come se fossi la loro preda" constata fulminando tutti con lo sguardo.
"mi piace questo tuo lato protettivo Ceycey ma so cavarmela da sola" sorrido.
"Va bene, dove stavi andando?"
"Dal sıg. Can" rivelo guardandolo dalla porta di vetro. È concentrato con alcuni documenti.
"Lo sapevo" ride di gusto lui.
"Nono non pens.. "
"Tranquilla, vai ad aiutarlo che lo vedo molto indaffarato "mi fa l'occhiolino lasciandomi sola. Mi dirigo verso la sala cucina e preparo velocemente il tè per Can, ne è ossessionato come me. Siamo gli unici che lo prendono, gli altri colleghi tendono a bere di più il caffè o la limonata. Dopo aver riempito la tazza mi i cammino velocemente verso il suo ufficio. Faccio un respiro profondo e busso. Mi invita ad entrare.
"Sig. Can le ho portato il tè " dico appoggiando la tazza sulla scrivania.
"Mh... grazie" mormora continuando ad esaminare i fogli che tiene con forza tra le sue mani.
"Puoi andare Sanem" questa volta inizia a scrivere non degnandomi neanche di uno sguardo.
"Ti va di pranzare insieme?" Chiedo di getto.
"No"rifiuta impassibile.
Ok calma sanem.
"Per favore, vorrei tanto pranzare con te" ritento quasi fosse una supplica. Se rifiuta di nuovo giuro che gli verso tutto il tè bollente addosso.
"Non volevi un rapporto profess.." si zittisce appena alza lo sguardo su di me. Mi scruta silenziosamente da cima a fondo. Passano secondi in totale silenzio con il suo sguardo addosso.
"Ehm.. Questo è un sì?" chiedo abbassandomi alla sua altezza cercando di essere sensuale. Questa posizione è un po' compromettente, il vestito si alza in modo esagerato ma non ci bado tanto. Ho bisogno che accetti. Can si guarda attorno agitato, si alza di scatto e trascina la lavagna davanti alla porta. Aggrotto le sopracciglia non capendo.
"Sì, pranziamo insieme" accetta come se fosse una liberazione.
"Ma ad una condizione Sanem" si avvicina con un passo lento.
"Quale? " chiedo curiosa.
"Ti cambi immediatamente, non sono in pace se so che tutti gli sguardi dei miei dipendenti sono su di te. Solo io posso vederti così.. Ma poi cosa ti è saltato in mente, perché ti sei vestita così? Vuoi farmi impazzire? Se continuano a guardarti giuro che li licen.. " parla a raffica.
"D'accordo, va bene" lo interrompo con una grandissimo sorriso e con il cuore che batte fortissimo esco velocemente.
Solo io posso vederti così. Vuoi farmi impazzire?
Una cosa è certa.. Io sono già pazza di te Can.
Spazio autrice Ciao a tutti Albatros.. Come state? Cosa pensate di Sanem adesso? Siete d'accordo con quello che sta facendo? Rispondetemi nei commenti♥️🌺 Ps. Vi ringrazio di cuore dei voti e di tutti i commenti che mi fate, davvero grazie di cuore.. ♥️
