A Storm Is Gonna Come

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Louis si sveglia con un grugnito. Il suo corpo è dolorante per tutte le attività di ieri e nonostante tutto si rende conto che non sta diventando più giovane, ma ha solo ventisette anni, cazzo. Non è che sia pronto per la pensione quindi il suo corpo da vecchietto può andare a fanculo, grazie tante.

Cerca il suo cellulare sul comodino seguendo il cavo del caricatore poi spegne la sveglia, sforzandosi lentamente di aprire gli occhi e mettere a fuoco lo schermo.

Un minuto.

Lo schermo è ancora un po' appannato, ma anche solo con un occhio aperto riesce a leggere che i numeri sullo schermo dicono sette e quarantacinque. Non deve alzarsi per altri quindici minuti. Mh? Ooooh, giusto. Ora si ricorda. Quei quindici minuti gli servono per sistemare qualunque strategia di boicottaggio che Jake ha in mente quella mattina.

Giusto. Va bene. In piedi. Adesso.

Louis dondola le gambe fuori dal letto e con un sospiro si alza, prendendo i pantaloni che aveva abbandonato a terra la sera prima. Si sfrega gli occhi con i palmi delle mani e si stiracchia un po', sentendo qualche articolazione fare 'pop' mentre piega le braccia dietro la testa.

È stanco.

Una punizione più che giusta per essere stato fino a tardi a guardare la partita la scorsa sera, ma è la maledizione di ogni amante del calcio che vive dall'altra parte del mondo. Il fuso orario è una merda.

Si dirige verso la cucina, decidendo che una tazza di tè sia necessaria prima di iniziare la sua guerra personale con quel testardo di suo figlio.

Louis si blocca, raggelato.

Jake è seduto sul divano, con le cuffie sulle orecchie, che gioca con il cellulare, ed è-aspetta, cosa?

Jake è...vestito. Con addirittura due scarpe uguali ai piedi. Louis è sicuro di essere ancora a letto.


.... CONTINUA SU AO3 

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Play Me A Memory || Italian TranslationWhere stories live. Discover now