Una notte senza stelle (seconda parte)

2.6K 116 158
                                    

Il Fiocco perduto diPiccola Yuki è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Based on a work at http://www.efpfanfic.net.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1410917.

Una notte senza stelle (seconda parte)

Mi voltai lentamente verso il demone e pregai con tutta me stessa che egli stesse ancora dormendo e che io avessi semplicemente immaginato di sentire la sua voce. Non sapevo che cosa fare, né come avrei dovuto comportarmi; ero letteralmente in preda al panico. Grazie a quella luce tenue, riuscii a distinguere la sagoma dello stronzo e lo scintillio dei suoi occhi cobalto che, chissà per quale ragione, riuscivano sempre ad ipnotizzarmi e ad incantarmi. Indietreggiai un po', consapevole del fatto che la mia libertà fosse agli sgoccioli; continuavo a sperare che ciò fosse solamente un incubo e che io fossi ancora nel mio regno, ma più il tempo scorreva e più mi rendevo conto che non era altro che la dura e triste realtà. Non riuscivo a comprendere il motivo per cui il destino fosse così iniquo nei miei confronti; che avessi fatto qualcosa di sbagliato?

-Fine, che cosa stai facendo?- m'immobilizzai all'istante e un improvviso groppo alla gola m'impedì di respirare adeguatamente. Era forse giunto il momento di dire addio alla mia autonomia appena conquistata? -Allora? Sto ancora aspettando una tua risposta.- forse era una mia impressione, ma la sua voce sembrava piuttosto impastata (molto probabilmente dal sonno da poco interrotto). Un'idea inaspettata, e a dir poco ingegnosa, si fece largo tra i miei pensieri e mi fu alquanto arduo non abbozzare un sorrisetto che sicuramente mi avrebbe cacciata in ulteriori guai.

-Stavo andando al bagno.- tentai di mantenere il solito tono di voce e, con un gesto disinvolto, portai le braccia dietro la schiena, per poter nascondere il mio fiocco al demone; non potevo permettermi il privilegio di tradirmi con le mie stesse mani, nuovamente. Shade, dopo avermi dato il permesso d'allontanarmi, tornò a dormire come se niente fosse successo; a quanto pareva, non immaginava neanche lontanamente che io avessi recuperato il fiocco e che, di conseguenza, potessi fuggire. Silenziosamente uscii dalla stanza e chiusi la porta alle mie spalle; diedi una rapida occhiata al corridoio, per vedere se nelle vicinanze ci fosse qualcuno, e, quando ne fui certa al cento per cento, scesi rapidamente le scale ed uscii dall'abitazione. Dovevo essere prudente ed agire velocemente, nel massimo silenzio; quella era la mia ultima occasione, non potevo, anzi, non dovevo sprecarla.

★★

In quella stramaledetta lettera, il bastardo aveva annunciato il suo ritorno imminente, giustificandosi con le solite scuse incentrate sul lavoro, ma sapevo con certezza che esse non erano altro che dei diversivi per celare le sue reali intenzioni. Egli, infatti, era un uomo furbo e calcolatore, che non pensava ad altro che ad accattivarsi le simpatie dei Demons del consiglio ed a farsi un gran numero di demoni nel minor tempo possibile. Inoltre, io ero quasi sicuro che fosse venuto a conoscenza della mia fata e che la volesse sfruttare per ricavarne dei vantaggi. Nonostante ciò, non riuscivo ancora a comprendere chi gli avrebbe potuto riferire questa preziosa informazione, anche se avevo dei sospetti verso quella sottospecie d'insegnante. Era passato un bel po' di tempo da quando Fine era andata al bagno, ma non ci diedi molta importanza, perché tutti i miei pensieri erano incentrati sui possibili piani di quel bastardo. Avevo bisogno di schiarirmi un po' le idee. Mi alzai dal letto e mi diressi verso l'armadio, per prendere dei vestiti con cui cambiarmi. Dopo aver fatto ciò, presi gli indumenti, che avevo gettato a terra con la grazia di un elefante qualche ora fa, con l'intenzione di farli lavare e di recuperare il fiocco che avevo lasciato all'interno di una tasca dei jeans. Ma quando rovistai dentro quest'ultima e non vi trovai nulla, capii ogni cosa: quella ragazzina era riuscita ad ingannarmi alla grande! Uscii celermente dalla stanza ed iniziai la mia ricerca; sarebbe stato meglio per lei se non avesse fatto la stupidaggine di fuggire, altrimenti avrei preso dei seri provvedimenti, mostrando il lato oscuro che c'era in me.

Il Fiocco perdutoWhere stories live. Discover now