Qualcosa è cambiato

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Attenzione, ci sarà una scena vietata ai minori di dieci anni. Niente di esagerato, anzi è qualcosa di molto leggero, ma è sempre meglio avvisare.

La spinse leggermente sul letto per poi prendere a posare dei piccoli baci nell'incavo del suo collo scendendo fino al petto.

Lei gli sfilò la maglietta osservando i suoi addominali prima di tirarlo a sé per fare combaciare le loro labbra.

Il ragazzo prese le sue gambe facendole aderire al suo busto.

Lei si stese di nuovo abbandonando la testa sul cuscino.

Quello si abbassò togliendole la maglietta per poi stringerle le mani nelle sue continuando a darle piccoli baci sulla guancia.

La ragazza serrò le labbra alzandosi di nuovo, strinse le braccia intorno al suo collo mettendo le mani nei suoi capelli. Lui passò le mani ad accarezzarle la schiena, continuò a baciare ogni singola parte della sua pelle a partire dal suo collo fino ad arrivare alla pancia.

Alzò di scatto lo sguardo per guardarla e assicurarsi che stesse bene. Lei era ansimante e aveva gli occhi lucidi. Si fermarono guardandosi dritto negli occhi.

La ragazza aveva ancora il fiatone, prese un lungo respiro prima di accarezzargli la nuca <Come siamo arrivati a questo punto?>














Il giorno prima...

Erano arrivati da più o meno un giorno.

<Allora, come mai fate tanto i misteriosi? Non vi capisco!> fece Duncan.

Era steso su una brandina di fronte alla piscina con Courtney tra le gambe.

Noah e Cody si scambiarono uno sguardo prima di abbassarlo.

<Ragazzi?> continuò il punk alzando un sopracciglio.

<Non capisco di cosa ti stia parlando, amico!> rispose Noah sistemandosi gli occhiali da sole come se niente fosse.

Cody si allontanò di poco da lui arrossendo lievemente.

<Mh mh... Cody, che succede?> Duncan si rivolse al moro sapendo che Noah era bravo a fare l'indifferente, ma Cody non sapeva mentire.

<B-bhe, d-dipende da che c-cosa intendi p-per: che s-succede.> balbettò il moro non alzando gli occhi.

Duncan sorrise soddisfatto sapendo che prima o poi avrebbe parlato <È successo qualcosa in questi giorni? È questo che intendo.>

Noah faceva passare lo sguardo da Cody al ragazzi dai capelli colorati, voleva intervenire... Ma non poteva.

Cody fece per parlare <Duncan, smetti di importunare il povero Cody!
Vieni, andiamo a farci un bagno!> Angy afferrò il polso del moro trascinandolo in piscina e Noah tirò un sospiro di sollievo senza farsi vedere.

<Angy!> si lamentò il fratello.

<Ma la smetti di metterlo in difficoltà!?> lo riprese Courtney.

<Voglio solo sapere cosa ci nascondono, anche se una mezza idea ce l'ho, e dato che per estorcere qualche informazione da questo individuo qui bisogna almeno torturarlo, ho preso di mira Cody.> rispose Duncan indicando Noah.

<Non è successo niente!> fece il ragazzo cercando di nascondere l'ansia che Cody potesse parlare.

<Tranquillo, lo so che tu non dirai niente. Ma mi basta una sola chiacchierata per fare parlare Cody. Fidati, quel ragazzino non resisterà neanche dieci secondi. Sentirà il mio fiato sul collo.> lo stava provocando. Sì, lo stava facendo. Duncan aveva capito tutto e sapeva che per avere la conferma aveva due opzioni:
1 fare ciò che aveva appena detto con Cody;
2 provocare Noah finché non cede.

Obbligo o VeritàWhere stories live. Discover now