...

400 21 58
                                    

Era diventata un abitudine ormai aprire gli occhi e ricordarsi di essere tra le braccia di un Metallo Pesante.

Doveva accettare il fatto che le piacesse terribilmente la sensazione di calore che provava nel petto. Per quanto cercasse di sopprimerla non ci riusciva...

Quella mattina fu abbastanza lenta, Duncan fu il primo a svegliarsi e aveva iniziato a fissare Courtney accarezzandole il corpo. Erano passati due giorni da quando aveva avuto quel discorso con Geoff e dall'attacco improvviso e aveva intrapreso una relazione di flirt-costrinzione con la ragazza.
Per qualche strano motivo lei lo lasciava fare, ma non erano mai andati oltre a qualche bacio sulla fronte o carezza sul viso.

Eppure ogni mattina Duncan prendeva ad passare la mano a partire dalla sua guancia scendendo in giù facendola rabbrividire e fermandosi poco dopo l'inizio gamba.

Courtney era sveglia, ma fece comunque finta di dormire sentendo lo sguardo insistente di Duncan pizzicare sulla sua schiena.

Perché la fissava?

Ci fu qualcosa di sorprendente... Il suo cuore fece un tonfo non appena la mano di Duncan passò a strofinarsi sotto la sua canottiera.

La mano iniziò a tremare... Tremare di brutto.

Cercò di farla smettere senza successo. Iniziò anche a sanguinarle il naso e a quel punto non avrebbe più potuto nasconderlo, si mise seduta di scatto alzandosi dal letto <Duncan puoi... Puoi venire, devo sciacquarmi il viso!> disse coprendosi il più possibile.

Lui annuì e si alzò seguendola e rimanendo sullo stipite della porta.

Courtney chiuse in fretta la porta sbattendola. Poggiò le mani al lavandino alzando lo sguardo per osservare la figura di fronte a sé. Emise un sospiro rumoroso prima di aprire l'acqua del lavabo per non fare sentire i suoi lamenti.

<Va tutto bene?> chiese Duncan alzando un sopracciglio e osservando la porta.

<Ehm, ehm... Sì... Ho solo avuto un capogiro. S-sto bene, grazie!> rispose lei balbettando.

Si bagnò la mano per poi passarsela sotto il naso e sulla fronte. Chiuse il lavandino e aspettò qualche secondo per prendere fiato. Guardò in basso e vide una goccia di liquido rosso cadere per terra. Portò il dito subito al naso pulendosi nuovamente e emettendo un altro lamento.

<Courtney, se non apri tu sfondo la porta.> il ragazzo poggiò le mani sulla porta.

<Duncan, as-aspetta!>

<Uno... Due... Tr->

Non riuscì a finire la porta si aprì mostrando Courtney sana e salva, i capelli scompigliati, le guance arrossate, lo sguardo terrorizzato. Sistemò la canottiera nera <Vedi? Sto b-bene.> balbettò poco convinta.
Lo superò  non guardandolo in faccia dirigendosi spedita verso il letto.

Lui fu più veloce e le afferrò un polso bloccandola <Oh no, tu non me la racconti giusta. Che cosa è successo?>

<Duncan, non è successo niente. Non ti preoccupare! Voglio solo andare giù e telefonare a Cody... Scommetto che nessuno lo ha avvisato!> mentì, Courtney incrociò le braccia distogliendo lo sguardo mentre Duncan sospirava rassegnato.

<Non so perché continuò a darti corda. Andiamo giù!> disse superandolo e prendendole poi la mano per trascinarla di sotto.

Era ancora presto, infatti nessuno era sveglio.

Lei afferrò il suo telefono dal tavolino e lo accese mentre Duncan si buttava letterlamente sul divano.

Compose il numero e si portò l'aggeggio all'orecchio sedendosi accanto a Duncan che le passò un braccio intorno alle spalle, ma lei non ci fece molto caso, aveva lo sguardo concentrato in un punto a vuoto della stanza mentre sentiva il rumore degli squilli al cellulare.

Obbligo o VeritàWhere stories live. Discover now