Capitolo 15🌸

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POV ADRIEN
Come ogni mattina andai a scuola col pensiero che neanche oggi potrò avere una giornata tranquilla. Entrai a scuola e vidi tutti i miei compagni in un punto del corridoio. <Che succede?> Dissi cercando di vedere. <Oh Adrien eccoti. Guarda un po'> mi disse un mio compagno. Si spostò e mi fece vedere una cosa assurda. O meglio una persona. <Alix?> Dissi vedendo Alix che beveva tranquilla un frullato. Aveva le ciocche dei capelli tinte, degli stivali neri, dei Jeans strappati sempre neri, e una maglietta corta fucsia e nera. <Alix sei tu?> <Chi sono altrimenti?> <Wow, hai cambiato totalmente look> <non solo il look> <eh?> <Ascoltami bene> disse avvicinandosi a me <ormai io sono un altra persona. Non sono più la santa della classe, timida e riservata. Sono cambiata> <Alix ti senti bene?> <Benissimo grazie. E un altra cosa, caro Agreste. Tu sarai mio> disse avvicinando la sua faccia con la mia con sguardo minaccioso. <Che tu lo voglia o no, sarai mio> disse. Rimasi stordito. <A proposito, oggi non lavorerò con te al progetto> <e perché? Ti devo tingere i capelli di nero?> <No, semplicemente non ho voglia di studiare> <ti posso ricordare che questo é un lavoro di gruppo?> <Adesso sarà singolo.  Dovrai lavorare solo tu> <ora lo dico al prof Alix, non si fa così> <se vuoi avere un brutto voto, allora diglielo>. Cavolo, non avevo pensato che potrei avere un brutto voto,  visto che non ho fatto il progetto. <Pensaci> disse. <Non finisce qui> disse deciso. <Se lo dici tu> disse prima di darmi un bacio sulla guancia. <Ci vediamo> disse mentre si allontanava con il suo clan di amiche. Sono andato in bagno per cercare di togliere la forma del bacio con il rossetto, ma non si levava. <Scusa se ti disturbo caro Agreste, ti volevo solo informare che é rossetto indelebile> disse aprendo la porta del bagno. <Questa me la paghi> dissi quando se ne andò. Adesso dovevo passare quattro ore con un segno sulle labbra. Alla fine lo coprì con un cerotto. Almeno per quel giorno ero libero. Avrei spiegato la situazione al prof. per quanto riguarda il progetto, così almeno avevo più tempo libero. Quando però suonò la campanella di fine lezioni me lo dimenticai. <Pazienza glielo dirò domani> dissi tra me e me. Quando tornai a casa mi resi conto che finalmente potevo parlare con lei. Aprii la porta del balcone e dissi: <ci sei?> <Si si> disse da sopra il tetto. <Buone notizie: oggi potremo fare la nostra conversazione notturna> <fantastico> disse con la voce stanca. <Si può sapere cos'hai?> <Mi sono appena svegliata> <sono quasi le due del pomeriggio e ancora dormivi?> <Yes> <che pigrona eh> <disse colui che ieri si addormentò alle due del pomeriggio> <a proposito, hai rovistato tu tra le mie cose?> <Può essere> <impicciona> dissi con un sorriso. <Lo so grazie. Posso continuare a dormire?> <Certo pigrona, a stasera>.

𝐔𝐧 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐞𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐢🖇️🥀| 𝐌𝐢𝐫𝐚𝐜𝐮𝐥𝐨𝐮𝐬🐞Where stories live. Discover now