L'inizio

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Tutte le storie sono vere. Cassandra Clare non aveva tutti i torti a scriverlo... ma non sono sicura lei abbia mai vissuto nel mondo di Shadowhunter. Beh, se è per questo, io nemmeno. Ma ho vissuto in altri mondi, mondi che alcuni di voi potranno credere fantastici, inesistenti. Ecco, io sono la prova che questi mondi sono reali, perché io ne sono immersa fino al midollo. Cosa? Credete che io non sia reale? Vi sbagliate, cari miei. Il fatto che mio padre non sia più di questa terra non significa che io non possa esistere.

Upsi. Mi sono appena resa conto di avervi spoilerato gran parte della mia storia. Scusate, colpa mia. Voi andate avanti a leggere, e fate finta che quella parte sopra non esista. Io non vi ho detto niente. Capito?

Ah, se non lo avete fatto... sono ottima in combattimento, qualsiasi arma voi mi diate. Quindi vi conviene capire, se tenete alla vostra vita. Okay, andiamo avanti.

Signori e signore, anzi, Signore e signori (le donne prima di tutto), ecco a voi la mia storia!

Non so dirvi dove sia nata. Credo nelle vicinanze di Tatooine, ma questo non conta. Quando io sia nata? Lo stesso anno in cui Thanos schioccò le dita, quindi nel 2018 secondo quanto mia madre, quella adottiva, mi disse. Il giorno? Mi spiace, top secret. Solo tre persone in tutta la galassia lo sanno, ed io non lo dirò a nessuno. No, scusate, quattro. Pure la ragazzina che sta scrivendo la mia storia lo sa. "Victoria, quante volte ti ho detto di non chiamarmi ragazzina! Guarda che smetto di scrivere, se lo ripeti un'altra volta! Ah, comunque piacere, Kyla Ren. No, non vi dirò mai il mio vero nomi, tranquilli." Ah già scusate, voi non sapevate il mio nome. Grazie ***, volevo dire, Kyla. Giusto, dimenticavo. I due universi di cui io faccio parte, se non l'avete capito, sono quelli di Star Wars e della Marvel. Ebbene sì, sono collegati, grazie a me. Quindi, se volete capire meglio tutto quello che vi dirò, vi conviene andare a vedervi tutti i film. Sono tanti, lo so. Ma vi conosco, starete chiusi in casa tutto il giorno a guardare tv o leggere o scrivere, quindi tempo ne avete.

Okay, ora basta. Iniziamo con la storia seria.

Mia madre mi diede in adozione appena nata. No, non sono stata un errore, e mia madre era più che maggiorenne quando è rimasta incinta, ma per proteggermi mi affidò a un'altra famiglia. Perché, vi chiederete? Beh, diciamo che lei non è affatto una donna qualunque. Anzi. Molti di voi la conosceranno, ma non vi dirò chi è. E chi lo capirà prima di quando lo scopriremo tutti, è pregato di rimanere in silenzio e non spoilerare. Ritornando alla mia storia... non mi lasciò molto, mia madre. Solo qualche vestito, una culla, ma soprattutto, un bigliettino. Sopra c'era scritto: "Io sarò sempre con te. R". Mi affidò a una donna fantastica, che sapeva mi avrebbe protetto a qualunque costo. Anche perché, aveva un fidanzato niente male, uno parecchio bravo con i martelli. Ma di questo parleremo dopo. Di chi si tratta? Ma di Jane Foster, ovvio! Chiunque non ci sia arrivato, vada a vedersi tutti i film di Thor ORA. Beh, a quel tempo Thor non era più il suo fidanzato, ma non fa niente. Jane sapeva cavarsela anche da sola. Mia madre sa scegliere le persone giuste!

E mio padre, vi chiederete voi... Chi è mio padre? A dire il vero, io non l'ho capito fino alla fine della mia mitica avventura, quindi anche voi non lo saprete fino alla fine di questa storia. Anche se credo che non vi sarà difficile capirlo, quando capirete chi è mia madre.

Comunque... fino a cinque anni, io ero una bambina come le altre: vivace, allegra, iper curiosa... e molto agile. Jane mi chiamava "ragnetto", perché mi arrampicavo ovunque. Non sapete quanti mobili ha dovuto comprare nuovi, perché io li distruggevo con le mie acrobazie! No, non sono figlia di Natasha o di Spider man. Anche perché Nat è morta, quindi come può avere una figlia? E Spidy... beh, lui è decisamente troppo giovane per avere una figlia. Ma non ero solo una combina guai. Molte volte mia madre mi trovava assorta nei miei libri... e ciò mi rese molto saggia, una caratteristica che mi sarebbe tornata utile nella mia missione. Ero molto riflessiva, pure, e non temevo nulla. Avevo, tra l'altro, un forte senso di giustizia. Per questo molte volte m'intromettevo nelle liti tra bulli e vittime, e cercavo sempre di mettere fine a queste. Infatti, ero sempre coperta di lividi: sarò stata piccola, ma combattevo fino all'ultimo respiro. Una caratteristica comune nella mia famiglia.

Il giorno del mio quinto compleanno, però, successe una cosa molto strana. Per la precisione, feci un sogno singolare: ero immersa nel buio, in una sostanza ovattata che mi circondava e mi permeava. Improvvisamente, notai un bagliore non molto lontano da me. Sentii un respiro caldo sul mio orecchio, e una voce femminile mi sussurrò "eccomi". Quando mi risvegliai, stringevo tra le mani un bigliettino, uguale a quello che mia madre mi aveva lasciato. Su questo, però, c'era scritto "Tornerò. R"

Per tre anni, non ci furono altri episodi del genere. Crescendo, persi la vivacità che mi aveva contraddistinto da piccola, e diventai sempre più razionale e riflessiva. Certo è che non persi affatto la mia voglia di giustizia, e il mio coraggio. E mi rimase molta della mia agilità, solo che non la sperimentavo più sui mobili di casa, quanto più nell'attività fisica. Per questo, mia madre decise di iscrivermi ad atletica. Ed io fui molto felice di parteciparne. Ovviamente, anche questo tornò utile nella mia missione. Missione di cui io fui all'oscuro fino al giorno del mio decimo compleanno, un giorno che mi cambiò la vita. Ma di questo parleremo prossimamente.

Jane, per proteggermi, decise di non iscrivermi a scuola. Per questo, crebbi senza amici. La cosa non mi dispiacque affatto, come crederete: ero un lupo solitario, proprio come mia madre, e la presenza di estranei non mi faceva mai piacere. Dunque, le mie feste di compleanno le trascorrevo sempre con mia madre a casa. E così fu anche il giorno del mio ottavo compleanno. Jane mi prese una torta bellissima, mi fece un mucchio di regali, soprattutto libri, e mi portò al Luna Park vicino casa. La sera, mentre mi stavo preparando per andare al ristorante, mi successe una cosa incredibile: ebbi una visione. Mi ritrovai in un luogo a me sconosciuto, circondata da nemici. Mi osservai, e notai che non ero più io. Non vi dirò com'ero vestita, altrimenti vi rovinerei la sorpresa. Improvvisamente, mi ritrovai una spada strana in mano, e con questa uccisi tutti quelli che erano intorno a me. La visione terminò, e io mi ritrovai distesa a terra. In mano, però stringevo qualcosa. Era un biglietto, che diceva "eccomi. R". In quel momento, suonò il campanello.

SPAZIO AUTRICE

Eccomi qua con la nuova storia! Vi piace? Lo spero!

Ah, ho una cattiva notizia da darvi. I miei mi hanno permesso di stare su WattPad solo mezz'ora al giorno, a parte il sabato, quindi non sarò molto presente nei commenti, mi spiace. Vi prometto però che pubblicherò una volta ogni due giorni, almeno.

Detto questo, vado che devo scrivere un altro capitolo. Byee!

𝖀𝖓𝖆 𝖇𝖆𝖒𝖇𝖎𝖓𝖆...𝖎𝖓𝖙𝖊𝖗𝖘𝖙𝖊𝖑𝖑𝖆𝖗𝖊 || IN PAUSANơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ