Filo spezzato

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* Un luogo simile a un vuoto, in cui né il sole né la luna brillavano, in cui il vento non soffiava e non si sentivano i suoni a cui l'orecchio era così abituato.
Madara non sapeva né come mai si trovava lì , né come lasciare quel posto meraviglioso e allo stesso tempo spaventoso. Solo il gelovsi fece strada fino alle ossa. L'uomo sbirciò nel buio pesto, attirando avidamente a sé le sue gambe artigliate, desiderando catturare l'anima stessa che si nascondeva in un corpo ancora caldo, ma non vide nulla. Non un singolo raggio di luce, un oggetto o un essere vivente.
Il suono di una goccia che cadeva pesantemente, dalla parvenza di una cupola suonava come uno sparo di una conchiglia. Madara stava provando diligentemente a trovare la fonte del suono, ma ancora una volta niente. Tutta la stessa oscurità impenetrabile, divenne un solo raffreddore. Ormai si sarebbe accontentato anche dei fiocchi di neve a motivi geometrici, cadendogli sulle ciglia e sulle sopracciglia, trasformandosi in acqua, per poi scendere lungo il viso.
Percepì una scarica passargli attraverso il corpo quando sentì il calore sulla pelle di una persona sulla sua spalla.
Una mano simile a quella di una bambola di porcellana, ma il resto rimase nascosto dalla stessa oscurità senza fondo. Le dita dell'Uchiha stavano diventando ancora più fredde e gelide.

"Il tuo percorso è finito"

La voce femminile suonava ancora più forte dei suoni precedenti, rispondendo con forti colpi al timpano, aveva perso molto sangue, non gli rimaneva tanto. Alla fine vide solo una luce che gli apparse dal nulla davanti ai suoi occhi.

Ha visto Dio?

Davanti a lui c'era una donna la cui bellezza Madara non aveva mai visto tra le donne terrene, vestita con un kimono lungo dal tessuto bianco, con lunghi capelli argentati, come la luna stessa, e dal viso completamente privo di vita, non come quello delle persone e tutti i possibili animali. Come se davanti a lui non fosse altro che un morto.
Ma sentì distintamente la sua voce e vide dolorosamente lo schema familiare della fusione di sharingan e rinnegan su una faccia luminosa.
Solo allora Madara udì quei suoni indigeni di uccelli che cantavano, il soffio del vento, il mormorio dell'acqua, il freddo vile. Si lasciava andare. Ma nonostante ciò non aveva superato quella sensazione iniziale, che riempì completamente la mente di Madara - per la prima volta nel suo cuore è diventato triste e spaventato. Eccola qui, la fine - il luogo in cui Madara non era affatto il Paradiso, e Dio - non il salvatore.
La donna non disse nulla, allungò silenziosamente la mano, toccando delicatamente la testa del suo discendente.
Madara capì che quella è stata la sua ultima volta. Capì: che tutti i pezzi sono stati eseguiti, il Re ora è intrappolato e non ci sarà più possibilità di una riconquista. L'Uchiha ha perso. *

Progenitrice: Kaguya Ōtsutsuki Место, где живут истории. Откройте их для себя