Vorrei non averti mai incontrato

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Vorrei non averti mai incontrato
- Oh Wonder

Mia madre predilige i detti popolari, è quel tipo di persona che ha sempre una chicca da svelare, al punto giusto e nel momento giusto

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Mia madre predilige i detti popolari, è quel tipo di persona che ha sempre una chicca da svelare, al punto giusto e nel momento giusto.

"Se l'amore dovesse troncarti, poi diventerai infrangibile".

Ho l'amaro in bocca, nel ricordarlo.
Entrambe preferiamo il cibo salato, non l'amaro.
In aggiunta, sa tenere al guinzaglio gli uomini. Li soverchia durante la prima visita a casa, agguantandoli in pugni tanto stretti da farli soffocare.
Lei sa guardarli dentro, i maschi. Ci sa fare, coglie la loro indole ancor prima di sentirli enunciare, ancora prima di conoscere il nome. Magda Medina è onnisciente.
Termino con la consapevolezza di essere stata avvertita a prescindere.

«Jason Mitch vuole soltanto le tue mutande».

Una frase semplice, diretta, persino sbrigativa, assorta nello sfregare la spugna antiabrasiva sul piatto incrostato di sugo, durante una giornata piovosa e uggiosa, a Savannah.
Piove di rado, ma il rischio di alluvioni è elevato, trovandosi agli sgoccioli del mare, di appena 15 metri sopra elevata.

Col senno di poi, avrei dovuto darle ascolto, teoricamente.
Un anno fa, per assurdo - perché lei è una che ci prende nel 90 per cento dei casi, ignorai la raccomandazione. Tuttora, nella scena ampliatasi dinnanzi a me, mi puntello la guancia, ingannando il tetro incubo.
Per esserlo, però, è alquanto vivido, persino i retroscena, solitamente vaghi e abbozzati, vengono dipinti in dettagli non trascurati. Gli armadietti tortora, la luce riflessa dal materiale metallico, lo schioccare di labbra, respiri affannati.

Sono una sognatrice, per natura. A 14 anni, il preludio adolescenziale per eccellenza, le ragazze smettono di attendere il principe azzurro e si avvinghiano a giovani coi capelli gelatinati, le giacche in pelle dall'intenso odore di cuoio, si cimentano al fumo, tossendo, abbandonano i giochi da tavola e si truccano.
Io le ammiravo, ma ero giunta alla concezione di non essere adatta a sedermi dietro il sedile di una moto, perché avrei perso l'equilibrio, non mi sarei mai sorretta al guidatore.

Il cavaliere d'inverno io non ho mai smesso di aspettarlo. Lo scorgevo fra le pagine della Simon. Il caparbio Alexander però, sicuramente non sarebbe stato in grado di accontentarmi, tantomeno un subbuglio di denti aguzzi, pelle pallida e occhi topazio.
Mai avrei desiderato la vita eterna.

Io sognavo sguardi timidi, occhiate abbozzate, piccoli sfioramenti, gote rosse.
Quando incontrai Jason Mitch, immaginai lui potesse donarmelo.
Bello, una visione divina, al primo appuntamento è venuto a suonarmi il campanello di casa sotto gli occhi ammonitori di Magda, e il mio cuore aveva iniziato a galoppare, avviluppandosi a lui.
In un primo momento, pensai  potesse esserlo, il cavaliere d'inverno che andavo tanto a scovare.

Mi ha portato un mazzo di fiori, peonie intrinseche di lillà.
Adesso, nonostante la loro candida bellezza, le detesto.
In un secondo momento, nel trovarlo materialista e alla ricerca di carezze che io volevo aspettare a dare, interessi ai quali io non davo valore, mi sono lasciata lasciva, e ho fatto correre i giorni, diventati mesi, e infine, anni.

L'uragano StormWhere stories live. Discover now