Le strade di sera erano molto silenziose; un silenzioso quasi inquietante, mentre nessuna anima era nei paraggi a mostrare un minimo di vita. Le uniche luci accese erano quelle che si scorgevano dalle finestre dei palazzi in lontananza, dove probabilmente vi era una famiglia riunita per la cena.
E Megu camminava per quelle strade deserte, con l'unico rumore dei suoi stessi passi in sottofondo, insieme al leggero vento serale.
Alzò lo sguardo verso il cielo notturno, guardandolo con i suoi occhi verdi: la Luna piena splendeva nel cielo, fornendo quella poca e pallida luce, venendo accompagnata da quelle piccole stelline sparse nel cielo. Era così bella ed imponente in quel cielo buio, quel bianco in contrasto col nero: sembrava quasi che volesse farsi ammirare senza nemmeno velarlo, superba e maestosa, riuscendo perfettamente nel suo intento.
Davvero perfetta.
Un suono, però, interruppe quella meravigliosa vista.
Proveniva da dietro Kataoka e si stava avvicinando sempre di più a lei.
Che fosse un animale? No, no: era un rumore di passi, anzi: più che di passi, di una corsa disperata. Piano, anche il suono di un fiato affannato raggiunse le sue orecchie, appartenente a quella che sembrava una ragazza.
La ragazza non ebbe nemmeno il tempo di girarsi, che qualcosa le venne addosso all'improvviso, facendola quasi cadere sulla strada di cemento. Si voltò verso chi le fosse andata contro, con un'espressione quasi seccata.
Si fermò tutto.
A quella visione, si fermò tutto.
O almeno, sembrò fermarsi tutto.
Era bastato che i suoi occhi verdi incontrassero il viola.
Non poteva credere ai suoi occhi.
Una ragazza dai capelli castani legati in una coda, gli occhi violacei e con indosso una semplice felpa con dei pantaloncini, accompagnati da una borsa in spalla, era piegata verso di lei, guardandola.
Non ci poteva credere.
Quella... Quella era la fioraia che aveva incontrato in mattinata.
O forse... No: forse non era la stessa ragazza; i suoi occhi viola sgranati e la sua espressione di terrore in volto non avevano nulla a che fare con quel bellissimo sorriso che aveva visto quella stessa mattina.
Era... Spaventosamente diverso.
Le lacrime erano ormai sul procinto di uscire da quei grandi occhi viola, mentre Kataoka la guardava totalmente basita.
<<a-aiuto... >> lo disse con un filo di voce e le labbra tremanti, mentre il suo sguardo chiedeva pietà.
Accidenti, che brutta situazione.
<<u-un uomo mi s-sta inseguendo... >>
Megu guardò quella ragazza con gli occhi spalancati: tremava dalla testa ai piedi e continuava a guardarsi le spalle terrorizzata. Anche lei si voltò verso la direzione in cui la fioraia stava guardando: non si vedeva ancora nulla, se non il muro a fine strada che separava le case dal resto del posto, ma si potevano sentire i passi di qualcun altro farsi sempre più vicini, stavolta probabilmente appartenenti ad un uomo.
Diavolo, davvero una pessima situazione.
Che fare? Che fare? Perché doveva essere coinvolta per forza anche lei in questa situazione?
E se fosse stato armato? E se avesse le peggio intenzioni? Diavolo, ormai c'era fin troppo dentro per poter filarsela via.
Serviva un'idea! Un'idea!
Mettendo che quell'uomo mirasse solo a quella ragazza, se fosse intervenuta nel modo meno sospetto possibile magari l'avrebbe scampata.
Accidenti.
Senza pensarci troppo, Kataoka strinse la ragazza a sé, tenendola dalla spalla, per poi girarsi di spalle ai passi ormai arrivati in fondo alla strada, per poi esclamare a gran voce
<<Ah! Ecco dov'eri finita!>>
I passi si fermarono, mentre Megu notò la figura di un uomo nascondersi dietro al muretto in fondo alla strada.
La castana guardò confusa la ragazza, mentre quest'ultima si girava verso di lei, sussurrandole un
<<reggi il gioco.>>
Megu iniziò ad incamminarsi cautamente via con la ragazza ancora stretta a sé, esclamando ancora per farsi udire da quell'uomo;
<<ti ho cercata ovunque! Andiamo, o perderemo il treno alla stazione!>>
Avvertì che quei passi si stavano allontanando, essendo forse riuscita a mandare via quell'uomo e riuscendo a svoltare l'angolo.
Quei passi non si udirono più.
Forse... Era uno Stalker.
In effetti, la ragazza era molto carina ed anche dal corpo prosperoso: non c'era da stupirsi se qualcuno, magari un cliente del negozio, si fosse invaghito di lei e avesse deciso di iniziare a pedinarla.
Sì, quello era assolutamente uno Stalker.
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-[°Galaxy°] ◕ (^Assassination Classroom one-shot^) -
Fanfiction◉\ ATTENZIONE: ¬one-shot ¬Assassination Classroom au ¬presenza di temi suscettibili ¬boy x boy ¬girl x girl ¬boy x girl ~~~ SHIP CONTENUTE: ¬Karma x Nagisa ¬Maehara x Isogai ¬ Yada x Kataoka ¬ Sugino x Kanzaki ~~~ "non aveva bisogno di nessun cielo...
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