sentimentale
/sen·ti·men·tà·le/
aggettivo e sostantivo maschile e femminile
Portato a un eccesso d'idealismo e di tenerezza nelle manifestazioni affettive.
"una ragazza s."
Diretto a suscitare una languida e patetica commozione.
"novella s."
Concernente i rapporti amorosi.
"avventura s."
La castana si fermò un attimo, portandosi la mano sotto al mento e chiudendo gli occhi, come se stesse pensando.
Passarono secondi di silenzio.
Kataoka la guardava un po' perplessa, non capendo effettivamente il motivo di quella strana posa che quella ragazza aveva assunto.
Poi, all'improvviso, la castana riaprì gli occhi, schioccando le dita ed assumendo un'aria raggiante;
<<sì! Penso di avere qualcosa in mente!>> esclamò, per poi precipitarsi subito verso vari fiori, prendendoli, passando da una parte all'altra del piccolo negozietto, seguita dagli occhi di Megu che faticavano a starle dietro per quanto era veloce.
La ragazza dagli occhi violacei tornò poco dopo verso l'altra, mostrandole un bouquet ben incartato, chiuso da un fiocco bianco e contenente vari fiori che non superavano una misura media, di colore rosso, bianco e giallo. Non c'era nulla di troppo enorme o stonato, le misure erano ben precise e rispettate;
Insomma: un bouquet perfetto.
E, in tutta sincerità, Kataoka rimase affascinata da tale perfezione.
<<che ne dice?>> chiese sorridente la castana, mentre l'altra cercò di riprendersi dal fissare quei fiori, guardando in silenzio quella strana fioraia che aveva davanti coi suoi piccoli occhi verdi.
<<sì... Questi vanno più che bene. >> disse alla fine, facendo sapere il suo verdetto. A quelle parole, la castana sorrise raggiante, annuendo contenta, per poi avviarsi alla cassa, seguita a ruota dalla cliente.
Megu guardò quella ragazza concentrata sulla cassa, con quel suo perenne sorriso allegro in volto, che non sembrava essere di cortesia, ma un vero sorriso felice; la guardava chiedendosi come una tale perfezione come quel bouquet potesse essere uscito da quella ragazza che non sembrava poi così perfetta: i capelli erano abbastanza disordinati pur essendo legati, i vestiti spiegazzati e sporchi di terra, così come il viso, che ora poteva vedere più da vicino.
Insomma, non sembrava una ragazza perfetta come lei.
La castana reclamò il prezzo dell'acquisto, mentre l'altra si apprestava a pagare, tirando fuori il portafoglio dalla sua cartella.
Eppure, guardando quella ragazza sorridente, non poteva che pensare quanto quella sua aria imperfetta potesse risultare... Perfetta. Era un concetto difficile da capire, ma era così che quella fioraia raggiante le appariva agli occhi.
Prese il suo bouquet di fiori, stando attenta a non rovinarlo e guardò quella ragazza con la sua solita espressione ferma, ma meno fredda del solito;
<<grazie.>> disse soltanto con tono calmo, per poi avviarsi verso l'uscita;
<<arrivederci!>> esclamò quella ragazza, guardando la porta del negozio chiudersi e la ragazza dagli occhi verdi scomparire nelle strade della città.
Il Sole stava ormai tramontando.
I fogli sul tavolo perfettamente divisi in due parti, di cui una delle due aveva molti meno fogli dell'altra.
Non le mancava molto, a breve avrebbe finito e sarebbe potuta andare a casa.
Megu osservò la stanza del consiglio studentesco: grande, ordinata e vuota, accarezzata solamente dai raggi del tramonto che filtravano dalla finestra.
Era entrata a far parte del consiglio studentesco proprio quell'anno: si era rivelato impegnativo, ma nulla che lei non sapesse perfettamente gestire.
Osservò i pochi fogli che ancora doveva controllare: stampati con inchiostro nero che macchiavano il bianco di quella carta, mentre dall'altra parte, vi erano il mucchio di fogli già controllati, segnati con una penna rossa in alcuni punti, mischiando quei tre colori in una perfetta armonia di perfezione.
La porta dell'aula si aprì: il suo professore si rivelò sulla soglia, mentre lei si era girata per vedere chi fosse.
<<Kataoka-Chan, io me ne vado. Ti lascio le chiavi per chiudere l'aula>> fece con un sorriso, porgendole un mazzetto di chiavi. La ragazza si alzò dalla sedia su cui era seduta, per poi prendere quelle chiavi;
<<Grazie. Passi una buona serata>> fece, inchinandosi in segno di cortesia; il professore sorrise,
<<anche tu e grazie ancora per i fiori!>> disse l'uomo, per poi sparire nei corridoi della scuola. Kataoka rimase un attimo immobile.
Ripensò alla bellezza di quei fiori, alla loro perfezione creata dall'imperfezione; il sorriso di quella ragazza dai capelli castani ed il viso sporco di terra, che le porgeva quel bouquet con una delicatezza tale a quella del venticello primaverile.
Le sarebbe piaciuto tenersi quei fiori, sotto sotto.
Megu si riprese dai suoi pensieri, per andarsi a risiedere al suo posto per finire il suo lavoro: prima finiva, prima se ne tornava a casa.
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-[°Galaxy°] ◕ (^Assassination Classroom one-shot^) -
Fanfiction◉\ ATTENZIONE: ¬one-shot ¬Assassination Classroom au ¬presenza di temi suscettibili ¬boy x boy ¬girl x girl ¬boy x girl ~~~ SHIP CONTENUTE: ¬Karma x Nagisa ¬Maehara x Isogai ¬ Yada x Kataoka ¬ Sugino x Kanzaki ~~~ "non aveva bisogno di nessun cielo...
𝘮𝘰𝘰𝘯🌙
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