𝘴𝘵𝘢𝘳𝘴✨

589 40 4
                                    

✨

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

<<Karma?>>

Non rispondere. Perché dovresti farlo?
Sarà importante? Oppure solo una cosa di futile importanza?
Lascia che si stanchi, che lasci perdere, così non sarai costretto a dargli importanza.
Preferisci rimanere qui sotto questo bel cielo stellato che tornare di nuovo lì, no?
Non sono meglio le stelle di un muro bianco?

<<Karma!>>

Non ascoltarla, non dargli attenzione.
Che importa ciò che deve dirti?
Conta davvero?
Perché dar peso ad una cosa così superficiale come le parole?
Perché concentrarsi nel dialogo invece che ai propri pensieri?
Perché dar peso agli altri e non a se stessi?

<<ohi! Karma!!>>

Oh, accidenti! Falla smettere!!

Il rosso aprì gli occhi dorati: la vista era ancora sfocata, la luce forte, il banco freddo. Le braccia davanti al viso non servivano a gran che per ripararsi dal sole che penetrava dalle finestre di quell'aula, così come non riparavano delle voci di tutti gli altri compagni di classe.
Ma che ora era?
La vista tornò limpida, presentandogli davanti un ragazzo dai capelli color miele e gli occhi castani, in divisa scolastica, che lo scrutava attentamente alla ricerca di un suo segno di vita.
<<... Che succede...?>> fece il rosso con la voce ancora impastata dal sonno, mentre l'altro ragazzo sembrava prendere un respiro di sollievo nel sapere che fosse ancora vivo.
<<è ora di pranzo, scemo>>gli fece il dorato, mentre l'altro si sedeva dritto sulla sedia, stiracchiandosi per bene
<<e tu mi hai svegliato solo per questo? >> chiese, sbadigliando assonnato e guardando l'altro con la coda dell'occhio
<<andiamo Karma, non ho intenzione di annoiarmi durante l'ora di pranzo>> fece il dorato, incrociando le braccia e guardando storto il suo interlocutore.
Karma lo guardò confuso per un attimo, per poi sbuffare infastidito
<<sei una rottura, Maehara>> fece, per poi prendere dalla cartella del latte alla fragola confezionato.
La classe non era affolata: molti degli studenti erano scesi in cortile, mentre quelli rimasti erano tutti radunati in specifici punti dell'aula, a parlare e consumare il proprio bento.
Era tutto abbastanza calmo, come al solito.
Maehara parlava e parlava, mentre mangiava il suo bento, seduto davanti a lui: si lamentava di qualcosa, qualcosa che il suo cervello non riusciva a definire per la disattenzione.

Il latte alla fragola era troppo dolce, delicato e buono per poterne fare a meno.
Tutto sembrava muto attorno a lui.

Vuoi tornare alle stelle?

E, tutto ad un tratto, tutto attorno a lui si bloccò.
Non sentiva più Maehara parlare né le voci dei suoi compagni di classe.
Si era fermato tutto non appena era apparso lui.
Karma lo guardava come se davanti a lui ci fosse Dio in persona: e diciamo pure che era davvero così, infondo.
Era arrivato così piano davanti a lui, eppure al rosso era sembrato un razzo.
Sentiva il cuore battere forte, sconnesso, quasi stesse correndo come un pazzo.
I suoi occhi dorati si illuminarono di qualcosa di speciale.
Era così... Bello.
Poteva giurare su tutte le stelle del cielo che quella era la persona più bella che avesse mai visto.
Quei capelli azzurri così leggeri legati in due codini, gli occhi celesti come il vasto cielo pomeridiano, la pelle lattea e le labbra rosee...
Quello era proprio un angelo.
<<Karma-kun... >> la sua voce era così delicata, dolce: meglio di qualsiasi canzone.
E, per un attimo, rimasero solo loro due.
Il mondo attorno a loro era scomparso.
C'erano solo Karma e lui.
<<potrei... Chiederti un favore?>>
Non capiva se in quel momento gli fosse venuta un'allucinazione oppure fosse caduto in uno stato di trance, ma quelle parole gli sembravano così ipnotiche, tanto che riusciva ad udire solo quelle.
Il cuore batteva forte, le guance si scaldavano ed ancora lui si chiedeva come fosse possibile che quel bell'angelo fosse venuto proprio da lui.
Era talmente perso in quella situazione: gli sembrava di star affondando nell'oceano e, mano a mano che scendeva, la sua testa si faceva leggera, limpida, con solo quel ragazzo celeste all'interno.
Non sapeva cosa volesse da lui, ma avrebbe accettato qualsiasi proposta se la desiderava, avrebbe fatto di tutto per per lui.
<<... Potresti... Farmi ripetizioni?>>

-[°Galaxy°] ◕ (^Assassination Classroom one-shot^) - Where stories live. Discover now