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Prima di iniziare a scrivere il terzo capitolo, voglio farvi notare una cosa.
Nel capitolo 2, se ci fate caso e leggete attentamente, potrete notare un piccolo indizio che potrebbe aiutarvi a comprendere meglio la storia.
Non so se lo noterete, fatemi sapere!😌

🌑🌑🌑

Sono le 20:00 di sera e sto cenando con mio padre a casa sua, dove convive con una donna da ormai 3 mesi: Julia.
Julia è spagnola ma si è trasferita qui anni fa per trovare lavoro. È riuscita nel suo intento e ha iniziato a lavorare in una azienda di moda molto importante.

"Come vi siete conosciuti?" chiesi a mio padre, portando la forchetta alla bocca.

Per cena Julia aveva cucinato pollo arrosto, patate e vari antipasti spagnoli veramente deliziosi.
Questa donna non solo è amorevole, ma cucina anche bene!

"È stata una cosa molto romantica." rispose mio padre, pronto a raccontare la storia.

"Se per romantica intendi che mi hai accusata di averti rovinato di proposito il completo che dovevi indossare alla riunione perché pensavi che volessi vendicarmi del fatto che mi hai risposto male, si è stata veramente romantica come cosa." lo interruppe Julia ironizzando.

È assurdo, parla la lingua in maniera perfetta, addirittura meglio di me che sono madrelingua.

"Era solo una tecnica per rimorchiarti." continuò mio padre, cercando di riparare alla terribile figura che aveva appena fatto.

"Certo, infatti hai aspettato un mese per invitarmi ad uscire." disse Julia ridacchiando.

Il suo carattere deciso e forte è adatto con un uomo come mio padre. Le serve una donna che gli tiene testa e Julia è una apposto.

"Però ti sei innamorata subito." continuò mio padre.

Per un momento, mi venne in mente Newt.
Pensai alla frase pronunciata da mio padre, ti sei innamorata subito.
Una marea di immagini mi invasero la mente: il primo incontro con Newt, la serata a casa di Gally, l'incontro in palestra, il bacio nello spogliatoio, la chiacchierata fuori dall'aula del prof di chimica.
Ripensai a tutti i nostri momenti, alle ricerche che ho fatto per trovarlo e al nostro primo vero bacio.
Non riuscirò mai a perdonarmi.

"Scusate devo andare." dissi alzandomi dalla sedia e dirigendomi verso camera mia, probabilmente facendo capire a mio padre che in quel momento l'unica cosa che volevo era stare solo.
Ormai era abituato a momenti come questo.

Alle 23:00 sarebbe venuto Minho a prendermi, dunque mi feci una doccia lunga e calda. Dopo di che indossai un completo elegante ma casual. Si ok non mi so spiegare.
Misi un semplice pantalone nero, una camicia bianca e delle Nike air bianche.
Per coprirmi misi un giubbotto di jeans nero e come tocco finale uno spruzzo di profumo, anche se non conta più di tanto ormai.

Più passa il tempo, più mi sto pentendo della mia scelta.
Alle 22:55 Minho mi scrisse un messaggio dicendo che era sotto casa, quindi afferrai portafogli, telefono e chiavi di casa e dopo aver salutato Julia e mio padre, uscii di casa.

"Pronto al più assoluto divertimento?" esultò contento Minho appena entrai in macchina.

"Beh" risposi inizialmente, ma non appena Minho mi guardò con sguardo severo, cambiai atteggiamento e risposi con un semplice "pronto" accennando un sorriso palesemente falso.

"Così ti voglio." rispose attaccando la musica e iniziando a cantare, come suo solito.

"Dove andiamo?" chiesi rendendomi conto di non sapere dove fosse la festa.

My Strenght. -Newtmas [sequel di Weakness]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant