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Caro diario,
Ieri dovevo partire per Miami solo che i miei genitori mi hanno obbligato ad aspettare ceh Jacob trovasse un sostituto per l'officina.
Arrivati all'aeroporto c'erano mamma e nonna con le lacrime agli occhi colmi di felicità, poiché sapeva che io volevo andare via dalla cittadina e che una vacanza di qualche settimana mi sarebbe bastata. Zio Emmett stava sventolando un fazzoletto bianco, cosa che faceva ridere tutti, in fondo zio anche se sembra un pó duro è il più divertente e gentile della famiglia.
Durante le tre ora di aereo ho conosciuto un ragazzo, si chiama Harry e ha 19 anni, ci siamo scambiati i numeri sotto lo sguardo possessivo di Jacob così per farlo felice ho chiesto ad Harry se poteva fare scambio di posto con Jacob anche perché faceva freddo ed io da stupida non ho ascoltato mia madre e mi sono dimenticata di portarmi una giacca.

L'albergo è bellissimo, è il primo che vedo dal vivo di solito vengono descritti nei libri che leggo. La nostra stanza è molto grande e luminosa e per essere soltanto una delle stanze dal costo più basso è davvero bella, c'è solo un letto matrimoniale ma a noi non fa né caldo né freddo, abbiamo dormito molte volte e ci sarebbe più spazio nella camera. La cosa più bella di una stanza singola è sicuramente l'ordine poiché nonostante Jacob sappia della mia mania del pulito ha iniziato a disfare le valige e nonostante siamo arrivati da poche ore ce già una pila di vestiti sopra una sedia che Jacob si rifiuta di piegare.

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