4. Meow

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"T/N? Ho messo dei vestiti sul mio letto, mettiti pure quelli, i tuoi li ho messi a lavare"
Finì di preparare la tavola e lei era già uscita da camera mia.
"Kenma, grazie ancora" sorrise dolcemente sedendosi lentamente sulla sedia.
Le diedi due piccoli colpi sulla testa e lei mi guardò dal basso con gli occhioni.
I suoi occhi sono enormi, scuri ma colmi di stelle, luccicano di luce propria.
Se esposti al sole diventano di un grigio chiaro con delle sfumature di verde, erano bellissimi.
"Hai tinto le punte"
Annuì e lei appoggiò la fronte sul mio petto.
"Ti va di raccontarmi cos'è successo?"
"Mh si"
Lei si allontanò un secondo per guardarmi meglio in viso
"Ma siediti anche tu"
Una volta seduto lei incominciò a parlare.
"Sai che i miei non hanno mai realmente accettato ciò che sono, hanno sempre pensato che ero la loro figura, ciò che indossavo o facevo era come se lo facessero loro, come se io non fossi una persona, come se fossi un loro clone, non una persona, sai che non hanno mai capito che io sono me stessa e non loro, che non me ne frega niente dei pensieri che si fanno su di me gli altri perché infondo io sono l'unica a poter criticarmi, ciò che dicono gli altri non vale nulla.
Beh è sbucata fuori una millesima discussione...mio papà ha cominciato a chiedere perché mi ero chiusa così tanto, che "non sono la tes che conoscevano"...nulla di nuovo fin qua, l'unica differenza è che oggi ho parlato troppo, più del solito, sai ho avuto anche quel periodo dove non parlavo più proprio perché dicevo troppo e finivo per allargare di ore i discorsi con i miei, questa volta ho esagerato più del solito e gli ho sputato in faccia i miei pensieri.
Il fatto che non mi hanno mai conosciuta, che non ho mai sentito un vero legame fraterno, che non mi sento sempre a mio agio con loro, che preferisco rimanere sola molto spesso e che non riescono e non riusciranno mai a capirmi.
Mio padre ovviamente si è messo a dire 'come fai a non essere felice? A non sentirti a tuo agio? Hai una famiglia, dei fratelli, i genitori che stanno ancora assieme, non siamo poveri, che vuoi di più dalla vita'...beh, vorrei fiducia, ecco cosa vorrei, vorrei sentirmi me stessa, essere libera di esserlo, voglio sostengono nell'esserlo...cose che non mi hanno mai dato, che solo tu e kuuro mi avete dato e vi ringrazio...mio padre non capiva ancora quel che provavo mentre tentavo con lo sguardo di dire a mia mamma di fermare questo discorso ma non accolse le mie preghiere. Sinceramente sono stati quelli che mi hanno fatta sentire insicura, tra le critiche sul mio corpo a quelle sull'intelligenza, dal mio carattere ai miei hobby, dal modo in cui rido alle...amicizie che stringo. Beh...non l'ho mai detto ma...mi hanno sempre criticata perché non faccio amicizia con le femmine, oggi l'ho detto, l'ho detto che cos'ho fatto quel pomeriggio nello spogliatoio.
Una cazzata? Se lo meritavano.
Sai...yumo e seoyun?"
"Si..."
"Ecco, Yumo aveva e ha ancora una cotta per kuuro, ma non una cotta normale, lei lo voleva per far figura, ma c'è stato un 'imprevisto', ovvero che Yumo si stava facendo una delle sue solite scappatelle coi professori per alzare i voti ed è rimasta incinta dal Suzuki-sensei quindi voleva farsi Kuuro e poi dire che il figlio era suo, in modo da coprire il professore e in più aver Kuuro obbligato a sposarla, una merda, giusto? Come faccio a saperlo? Genia si era scordata che
Per un obbligo io e Seoyun avevamo l'account condiviso e io pensando che il messaggio arrivasse dal mio sono andata a vedere, inutile dire che mi sono incazzata, ma non era solo questo, perché così la situazione interesserebbe solo noi 3, seoyun voleva lasciare il club di pallavolo femminile ma lei era l'unica alzatrice decente quindi ha chiesto a me di prendere il suo posto, ovviamente questo prima di sapere che io ho letto il messaggio al posto suo.
Rifiutai, odio stare attorno alle ragazze in generale e lo sai.
Lei continuò ad insistere perché il gruppo di sarebbe incazzato con lei, Miray, Moya e Tayu, come tutti sappiamo, sono delle aggressive del cazzo che non hanno paura di tirare fuori un coltello e con ficcartelo in gola, infondo quasi tutti i loro parenti saranno andati almeno una volta in prigione.
Seoyun si stava chiaramente cagando in mano quindi decise si minacciarmi, a quanto pare quella pervertita si era messa a fare le foto di noi negli spogliatoi senza vestiti in modo da poter ricattare chiunque in qualunque momento.
Furba poco furba quella, le presi il telefono mentre mostrava le mie foto in intimo e mi allontanai.
Le dissi che se avessi mostrato il suo cellulare alla preside o ad un professore avrebbe fatto una brutta fine, anche tra tutte le altre ragazze si sarebbero rivolte contro di lei.
Tra le immagini ne trovai anche una dove mostrava Tayu che su stava baciando con la professoressa di italiano e lila lì vicino che si stava...toccando, penso, guardandole.
Stavo scoprendo troppe cose in poco tempo ma capì che Seoyun voleva vendicarsi su Lila, che le aveva 'rubato' il ragazzo l'anno scorso, però per farlo stava anche voltando le spalle a Tayu, la sua migliore amica.
Decisi di lasciare da parte Seoyun e andarmene a casa con quel telefono.
Trovai un'altra serie di segreti, tra cui messaggi in anonimo fra lei e dei ragazzi, non faccio nomi, come Yuri e Aki, dove mandava foto private delle varie compagne di classe in cambio di soldi e si quelle robe da sporcaccione.
A quanto pare la povera piccola Seoyun non è pura quanto finge di essere.
Decisi di riportare il tutto alla preside anche perché mi tormentava il fatto che Moya volesse fare ciò a Kuuro.
Per riportare lei dovevo pure riportare tutte le altre...tutti decisero di restare in silenzio perché infondo tutte centravano.
Ciò fece uscire fuori una grandissima lite e tutti si scontrarono su di me perché ero io che avevo mostrato tutto alla preside, ma era ok, tanto mi stavano sul cazzo lo stesso.
I miei rimasero shoccati e dopo altre ore di discussione sul quanto faccio schifo ad essere figlia...mi hanno cacciata di casa con la frase:"non fai altro che stressarci, non abbiamo bisogno di te!"
Presi il necessario in fretta e furia ed usciì di casa ma non riuscendo a reggermi in piedi cadi sulla discesa, quella in parte al bar che fa la cioccolata calda buonissima"
"Quella piena di rami e sassi?"
"Si"
"Questo spiega perché sei ridotta in quel modo"
Lei annuì continuando a parlare.
"...nulla...poi mi sono ripresa dalla caduta e scoppiai a piangere appoggiandomi su quel tronco..."
"Poi sono arrivato io..."
"Si..."
La abbracciai.
"Forse sarà stronzo da parte mia ma... mel'aspettavo, sapevo già che sarebbe successo qualcosa di simile."
"Oh...beh, sempre intelligente il mio micio"
Sorrise facendo sciogliere il mio cuore.
"Il ramen si è raffreddato :c"
"Fa nulla, lo metto in microonde"
Lei sorrise sbattendo piano le mani sul tavolo.
"Kuuro!"
"Oh T/N! Perché hai tutto il viso graffiato? Che è successo?"
"Oh...l'hanno cacciata di casa ed è caduta dalla discesa vicino al bar della cioccolata calda"
"Perché ti hanno cacciata? Come stai? Ti fa male qualcosa?"
"Kuuro è qua da ore ormai, ha già fatto il bagno e le ho disinfettato le ferite, domani racconterà anche a te l'accaduto, ora lasciala risposare"
Kuuro si allontanò un poco ancora preoccupato ma annuendo.
T/N non disse niente ma sorrise solo.
"Grazie comunque di esserti preoccupato gigante"

Kozume Kenma// I know I f' upWhere stories live. Discover now