-13- SOGNI APPESI

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Bakugou passò la giornata dietro a quel bambino pieno di energie, una volta arrivati a casa non aveva avuto un minuto di tranquillità.

Il piccolo Izuku non si fermava un attimo, correva in camera a giocare, poi tornava in cucina per fare un disegno, poi aveva fame, sete, voleva guardare video sul pc, arrivate le 19.00 di sera Katsuki era esausto e Izuku si era addormentato con la testolina poggiata sul tavolo, accanto al piatto di riso.

Il biondo si avvicinò a quella piccola figura rannicchiata in modo scomodo sulla sedia di legno. Portò via il piatto di riso, pulì la bocca del piccolo con il tovagliolo e lo prese in braccio. Ancora una volta si rese conto di quanto fosse minuto e leggero quel bambino e di nuovo si sentì pervadere dai sensi di colpa per essersela presa con lui durante tutta l'infanzia.

Bakugou lo portò nella cameretta e lo mise sotto le coperte, lo guardò per un attimo cercando di trattenersi dal riprenderlo in braccio e stringerlo per proteggerlo dal mondo intero. Prese aria gonfiando al massimo i polmoni e si incamminò verso la porta della stanza, mentre stava per spegnere la luce però il bambino lo richiamò indietro.

 Prese aria gonfiando al massimo i polmoni e si incamminò verso la porta della stanza, mentre stava per spegnere la luce però il bambino lo richiamò indietro

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"ehi mi racconti una favola per favore?" chiese speranzoso girandosi sul cuscino morbido sul quale risaltavano le ciocche verdi e ribelli

"che tipo di favola vuoi pulce?"

"di supereroi" uno sbadiglio irruppe dalla piccola bocca impastata

"va bene, ti racconterò la storia di un giovane eroe" Bakugou si allontanò dalla porta e tornò vicino al bambino

"All Might?" il ragazzo rise sedendosi sul bordo del letto, il bambino gattonò verso di lui e si rannicchiò contro il suo fianco

"no, non All Might..." Katsuki accarezzò i capelli morbidi di Izuku e sollevò gli occhi verso il soffitto sul quale erano state attaccate delle stelline che al buio si illuminavano "...questo giovane eroe diventerà anche più forte di All Might e lo sai come si chiama?" il bambino fece di no con la testa, gli occhi stanchi si stavano chiudendo piano e le manine strette a pugno si aggrapparono alla maglietta del biondo "Deku, il suo nome è Deku"

"ha anche lui la tuta da supereroe?" un altro sbadiglio si fece strada

"certo, guarda ti faccio vedere" Bakugou prese dalla tasca dei pantaloni il cellulare, la batteria era al 9%, si sarebbe spento di lì a poco; si mise a cercare nella galleria delle foto l'immagine che ritraeva Deku nella sua tuta da aspirante eroe e la mostrò al bambino. Izuku sgranò gli occhi nel vedere la foto e Bakugou riuscì a scorgere una scintilla accendersi e un sogno nascere.

Izuku dopo anni si sarebbe ricordato di quella foto e una sera avrebbe disegnato, in modo stilizzato, la tuta che avrebbe voluto indossare una volta diventato un eroe e la madre, dopo aver scorto il disegno, gli avrebbe cucito il suo primo abito da supereroe; Bakugou non se ne rese conto, ma influì nella vita del piccolo Midoriya più di quanto si fosse aspettato.

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