2. Start again (pt. 2)

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Lo guardo preoccupata come se avesse intenzione di prendere a pugni in faccia Oliver che, a differenza sua, ha passato quasi tutta la serata con me e senza secondi fini, oserei aggiungere. Giuro che se si permette anche solo di sfiorarlo gli strappo il suo bel ciuffo di capelli sbarazzini!
«Ehi piccola, si è fatto tardi.» mi dice Chris con tono fermo e autoritario, prendendomi per mano cercando trascinandomi via contro il mio volere. Non è così che funziona! Da quando lui può fare quel cazzo che gli pare ed io no?! Non è lui il padrone delle mie scelte e tanto meno della mia vita.
«Che cazzo fai? Lasciami in pace!» ribatto strattonando il mio braccio stretto nella morsa letale di Chris. Oli non dice nulla, mi guarda con il costante sguardo afflitto che ho notato dalla prima volta in cui l'ho guardato negli occhi. Forse è per questo che nasconde sempre le iridi color noce dalle venature d'ebano; così, lo guardo nascondere il viso dietro ai capelli mentre Chris mi porta via da qui senza che io riesca anche solo a dimenarmi.
«Ma che cazzo stavi combinando con quel tipo?» sbraita Chris passandosi una mano tremante di rabbia fra i capelli castani e scompigliati. Mi sta urlando addosso? Fa sul serio?
«Ci stavo parlando.» inizio, puntando un indice contro il suo petto scolpito da ore di palestra:«Scusa se non ficco la lingua in bocca alla prima persona che mi capita a tiro!» ribatto furiosa, dicendo ciò che penso realmente, indipendentemente dalla rabbia che mi scorre nelle vene.
«Che cosa vorresti dire?!» mi chiede fermandosi in mezzo alla strada deserta su cui stavamo camminando velocemente. Ben ti sta la tua confusione, penso mentre lo guardo rallentare, pronto all'affronto.
«Esattamente quello che ho detto.» rispondo cercando di stare calma, poi prendo un respiro, tanto è ubriaco marcio, ma non forse a causa dell'alcool non riesco a tappare la mia immorale boccaccia.
«Sono stanca di vedere la persona che amo sprecarsi con persone che neanche si ricorderanno di lui il mattino seguente! E detto questo me ne vado. Vaffanculo Chris.» dico e, dopo essermi tolta i tacchi che stavano frantumando i miei piedi, inizio a camminare scalza sull'asfalto rovinato di Sheffield, senza una meta precisa. Almeno gliel'ho detto, anche se è ubriaco. Però dentro di me qualcosa brucia nonostante abbia la pelle d'oca a causa del freddo: credo che le mie guance gelide inizino ad essere rigate da qualcosa di caldo come il fuoco. Sto davvero piangendo? Cerco di asciugarle prima che diventino schegge di ghiaccio, ma qualcuno mi batte sul tempo.
«Piccola, io.. Cazzo scusami.. Io..dannazione, non voglio vederti in lacrime per colpa mia.» mi sussurra Chris abbracciandomi da dietro le mie spalle, sovrastando con i suoi muscoli il resto del mio corpo. Il suo torace tiepido freme e non so per quale motivo, magari ha semplicemente freddo o gli faccio ribrezzo. O magari semplicemente pena.
«È da anni che aspetto questo momento..- dice e mi fa girare verso di lui, così piango silenziosamente mentre parla -..neanche immagini quante volte avrei voluto dirtelo, che sono innamorato di te, che non c'é persona oltre a te capace di farmi sentire insicuro e sicuro allo stesso tempo. Tu, Allie Shark, la mia migliore amica, sei l'unica ragazza che amo.» pronunciate queste parole, sento le sue labbra dal sapore di vodka posarsi sulle mie, velate di rossetto. Mi bacia con molta passione, come se davvero avesse aspettato anni prima di compiere questo gesto che da casto si sta trasformando in qualcosa di più rovente. Mi alzo sulle punte perchè è davvero troppo alto per me e mentre le nostre bocche si dischiudono la mia schiena si appoggia delicatamente ad un muro. I nostri corpi sembrano essere diventati uno solo, e la sua lingua non mi dà tregua, ma non credo ci sia una tortura più dolce di questa. Ed è il mio primo bacio dopo diciannove anni di vita, meglio tardi che mai, ma almeno sei anni di friendzone nascosta sono serviti a qualcosa. Ho baciato il mio migliore amico, nonché il ragazzo di cui sono perdutamente innamorata da sempre!
Quando ci stacchiamo abbiamo entrambi il respiro affannato e chissà se ho baciato bene.. magari gli ha fatto schifo!
«Dio mio, sei ghiacciata, vieni qui..- dice e prima di circondarmi le spalle con il suo braccio mi bacia a stampo:«Non piangere..ehi piccola..» mi sussurra asciugando le lacrime che inondano ancora le mie gote arrossate lievemente dal freddo e dall'imbarazzo.
«Scusa..» è tutto ciò che riesco a dire mentre con le dita esili mi asciugo i resti di un pianto.

«Non scusarti, non ce n'è bisogno.-mi bacia la fronte - Andiamo a casa piccola.» e detto questo raccolgo i tacchi e mi faccio coccolare dal suo braccio caldo che mi circonda la vita.

Arrivati a casa sua mi lancio sul divano, sono piuttosto stanca e lui mi segue a ruota. Sono davvero imbarazzata e non so come comportarmi. Lui mi guarda dolcemente e quando mi volto verso di lui il mio sguardo s'incrocia con quelle sue iridi di giada. Ha un sorriso lievemente malizioso stampato sulle labbra che ho baciato per la prima volta piú o meno venti minuti fa, e non so che cosa mi aspetta. Nota che sono imbarazzata, cosí mi prende per i fianchi e mi fa sedere sopra di sè.
«Ehi.. Ti prego mettimi giú, guarda che peso.» lo avviso, cercando di non sentirmi a disagio.
«Sei bellissima.» dice lui e mi bacia ancora, facendomi impazzire.
«Abbiamo un po' di cose da recuperare, io e te.» sussurro mentre passo le dita fra i suoi capelli morbidi.
«Ah sì?» mi chiede retoricamente «Lo penso anche io.»
Mi avvicino al suo viso e lo bacio teneramente e lui mi ride sulle labbra. Mi stacco e con un sorrisone gli chiedo che cos'ha.
«É che non pensavo che tu baciassi così bene..» dice e io arrossisco. Se lo dice lui vuol dire che mi posso fidare, o non è una fonte attendibile?
Le sue mani sui miei fianchi mi destano dalle preoccupazioni inutili che vagano per il mio cervello grosso quanto una nocciolina.
«Sei stanca piccola?» mi chiede preoccupato tirandomi a sè, facendomi accoccolare sul suo petto robusto e morbido.
«Mi fa un po' male la testa..» dico stampando un casto bacio sul suo collo.
«Abbiamo bevuto troppo.» ci guardiamo e scoppiamo a ridere. Chris si lava velocemente e io cerco qualcosa da mettermi per la notte. Ho già preparato il divano e tra poco sarò pronta ad accoccolarmici. Sono di fronte al suo armadio alla ricerca di una maglia abbastanza larga da coprire le mie forme eccessive quando sento delle dita calde sulla mia schiena fredda.
«Chris, c-che cosa..?» cerco di domandargli «Shh..» risponde lui baciandomi il collo e tirando giú la zip dell'abito, che in poco tempo cade a terra. Le sue labbra lasciano una scia di baci sulla schiena e sul collo, percorrendo la mia spina dorsale, facendomi venire i brividi, poi dolcemente m'infila una maglia dei Nirvana.
«Adesso però spiegami come mai hai messo una coperta e un cuscino sul divano.» mi dice solleticandomi il collo con il suo mormoriio.
Rido imbarazzata:«Non voglio disturbarti, ecco.» dico girandomi verso di lui, che di scatto mi prende in braccio e inizia a correre per tutta casa ed entrambi ridiamo come due coglioni. Chris apre la finestra:«Posso fare una cosa?»
«Vuoi buttarmi di sotto?» gli chiedo ironica.
«Io amo Allie Shark, la ragazza più dolce e bella che conosca.. Amo la MIA ragazzaaaa!» urla a quella città silenziosa. Io sgrano gli occhi e quando chiude la finestra guardo il nostro riflesso: ci guardiamo sorridenti e poi cerco di baciargli la guancia anche se è piuttosto complicato dato che mi sta portando in spalla.
«Dio mio quanto ti amo! Almeno adesso posso dirtelo liberamente.» dice esaltato correndo verso il divano.
«Prendiamo le coperte mio principe, o moriremo di freddo questa notte!» dico in modo solenne, mi sento come Peach con Mario una volta che hai completato tutte le isole.
«O certamente mia principessa, ai suoi ordini!» risponde lui afferrando il cuscino e passandomi la coperta, con cui ricopro entrambi a mo' di fantasma.
Corriamo ancora per casa fino a che non mi mette nel letto e si sdraia al mio fianco.
«Oh principe, le è rimasto un po' di fiato per qualche bacio?» gli chiedo mettendomi a pancia in giù guardandolo teneramente.
«Non c'é neanche bisogno di chiederlo, mia piccola principessa.» dice e allora iniziamo a scambiarci baci e morsi fino a che non ci addormentiamo accoccolati.
Ed ero inconsapevole del fatto che qualcuno mi stesse tempestando di messaggi.

Benedetto con una maledizione [in editing]Where stories live. Discover now