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Mi sto dirigendo in palestra con il borsone attaccato alla spalla. Oggi papà tornerà tardi perché è a una conferenza ovvero sta facendo una riunione per organizzare gli incontri di Ian, quindi l'allenamento di oggi è saltato, tranne per me e Ian pronti a scontrarci. Dietro di me arriva un gruppo di ragazze. Sentendole ridere mi giro e le guardo. Wow sono bellissime. Una alta con i capelli lunghi e mossi, degli evidenti occhi verdi, un corpo da paura (al contrario di me). Un'altra con i capelli corti e biondi. Un'altra con i capelli neri e occhi altrettanto scuri. Un'altra con i capelli biondi lunghi e occhi marroni. Le loro curve sono dove dovrebbero essere. Sono bellissime (al contrario di me). Si mettono a ridere. < Hai visto i suoi capelli? > dice una. stanno ridendo di me e io non posso fare altro che appoggiarle. Raggiungo la palestra, le luci sono già accese. Entro e poso il borsone a terra. Mi tolgo la felpa rimanendo in tuta e maglietta a maniche corte. < Finalmente. Pensavo ti fossi ritirata > mi giro e trovo Ian senza maglietta. I suoi addominali sono ben scolpiti, li ammiro. Beh potrà essere odioso ma non posso negare che non sia bello. "Io pensavo che ti fossi ritirato tu" dico mentre guardo lo specchio e mi lego i capelli. Indosso i guantoni e così fa Ian. Dio mio che vista.

"Ok,iniziamo." dice calcolando i minuti all'orologio. Mi metto in guardia e inizio a girare intorno aspettando che sia lui a fare la prima mossa. Tira un pugno mirando al mento. Fácilmente lo scanso così come faccio con l'altro pugno. "Puoi fare di meglio." dico tirando un pugno e colpendolo allo stomaco. Stranamente mi faccio male io, ok i suoi addominali erano scolpiti ma non pensavo fossero di ferro! < Maddai sei una ragazza? > chiede in guardia. Prende la mira, mi tira un calcio alla gamba. Ahia. Non mi è mai piaciuto essere presa in giro per il mio stile ma sono questa. "So che non piaccio,ma non mi interessa" Averlo accanto a me e non poterlo toccare e' una sofferenza troppo grande da sopportare. Ian aggrotta la fronte, prende forza e mi tira un altro calcio alla gamba. Perdo l'equilibrio e cado. Ha preso il nervo, che gran stronzo, papà aveva insegnato solo a me questo trucco. Prendo alla sprovvista Ian,si butta addosso a me, cado a terra. Ian e' letteralmente sopra di me. <E chi ha detto che non piace? > dice. I nostri respiri sono talmente vicini che si possono assaporare. Prende il codino e scioglie i miei capelli mogano. Approfitto di questo attimo di tempo e capovolgo la situazione, ora sono io sopra. <Idiota ho vinto io, sono passati i tre minuti> dico alzando un sopracciglio. Ian mi fissa e si mette le mani tra i capelli. Intanto mi levo e si alza. <Sai cosa vuol dire? Non potrò fare il campionato. Ti prego Abby cambia la scommessa... > Ian e' disperato e se lo saprà mio padre finirò morta. Ci penso... Ian senza campionato vuol dire la nostra famiglia in crisi economica. Ci penso <Okok... Ma in cambio devi chiedermi scusa e domani devi rimangiarti le parole davanti a tutti. > incrocio le braccia per sembrare più stronza.

Ian si avvicina pericolosamente a me. Silenzio imbarazzante. E' così vicino che le punte delle nostre scarpe si toccano. Abby respira, calmati. Mi fissa <Scusami Abby> dice guardando i miei occhi. Ancora ho il respiro mozzato, illusa. Ok ora farà qualcosa. Ed ecco cosa fa. Ubriaca di chissà quale speranza rimango male quando vedo che si è avvicinato per prendere soltanto il borsone che è dietro di bene. Ian se ne va. STUPIDA! STUPIDA! STUPIDA ILLUSA! DOVEVA PRENDERE IL BORSONE!

E rimango li, imbambolata, con il mio cuore desideroso del suo. Mi tiro uno schiaffo <Abby Smooth non puoi fare questo! Non puoi prenderti una sbandata! > dico a me stessa. Che idiota che sono.

***

SPAZIO AUTRICE

Lo so che fa schifo ma continuate a leggere e vi innamorerete.

Ti odio,ma per favore amami.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora