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Continuano a bussare e poi una voce si alza su quel fracasso di colpi alla porta "So che sei qui. Apri!".
È una voce familiare e per un attimo tiro un sospiro di sollievo, appoggio il portafoglio sul cassetto e vado ad aprire la porta.
Abbasso la maniglia e fuori dalla porta c'è..."Sarah?" Dico incredula.
Ha tutto il trucco colato, i capelli bagnati così come il suo vestito da ballo rosa cipria. In una mano ha le sue scarpe da tacco 15 e nell'altra una pochette abbinata al vestito. La sua espressione è un misto tra incazzatura e dispiacere.
"Devi aiutarmi." Dice a denti stretti.
È da un po di tempo che voglio togliermi un sassolino dalla scarpa con lei, vorrei sbattergli la porta in faccia ma mi abbasserei ai suoi livelli così mi limito ad essere strafottente.
"Quando mi hai buttato la Coca ero esattamente come sei tu ora con la differenza che io non avevo un impegno così importante come il ballo di fine anno." Incrocio le braccia e rido nel vederla in quel modo. Ci vorrebbe proprio una bella foto.
"Senti mentre stavo andando a scuola con il mio bel vestito D&G è scoppiata la gomma della mia auto proprio a un'isolato da casa tua. Sono scesa per vedere il danno e un camion è passato in una pozzanghera e l'acqua mi ha ridotta così. Avrei potuto chiamare altre mille persone invece che te soltanto che il mio cellulare è morto e tutte le altre persone sono al ballo perciò Abby potresti aiutarmi e prestarmi il tuo bagno e i tuoi effetti personali?!" L'ultima frase la dice ironicamente ed io sono troppo divertita per controbbattere.
Mi scappa una risata "Allora il karma esiste...entra." Mi scosto dalla porta per farla entrare. Le indico il bagno e dopo venti minuti esce con addosso il mio accappatoio e un asciugamano in testa. Prendo una busta dove mettiamo il suo vestito ormai lurido e il resto del suo completo.
"Questa dovrebbe essere la serata più importante della mia vita e invece sono qui." Si lamenta asciugandosi i capelli con il phon.
"Oh prego." Dico aprendo il mio armadio e facendole vedere i miei unici tre vestiti che lei scarta con una faccia contrariata.
"Oddio quello è bellissimo!" Urla lasciando il phon. Si precipita accanto a me e dall'armadio prende una casacca.
"Ehm in realtà sotto ci vorrebbero dei pantaloni." Commento spiegandole che è una maglietta e non un vestito come lei pensava.
"È l'unica cosa decente che hai nell'armadio e non noteranno la differenza." Lo prova e la differenza si nota eccome,beh almeno per me. Le va corto e Sarah mi fa notare che ha indossato vestiti più corti perciò se è contenta lei. Sono riuscita a salvare solo le scarpe dal suo vecchio outfit mentre la borsa è nella busta irrecuperabile. Le indossa. La stampa a fiori della casacca-vestito sta benissimo con le scarpe color nude. Sarah,come se fosse a casa sua,apre tutti i cassetti della mia camera in cerca di bracciali e vari gioielli. Trova una sciarpa che taglia e trasforma in un bracciale e dei brillantini che mette come orecchini. I colori chiari fanno risaltare ancora di più la sua carnagione chiara e i capelli rossi. Chissà se sarei stata bella come lei,penso.
"Hai trucchi?" Domanda mettendosi il profumo alle more.
"Ho solo questa." Dico prendendo dal bagno una matita occhi mai usata.
Fa una smorfia ma alla fine cede e davanti allo specchio disegna linee dritte e ben uniformi su i suoi occhi verdi. Intanto faccio scaldare la piastra e dico "Mi spiace che tu stia facendo tardi."
"Ci ho pensato ed ecco la risposta: farò un entrata teatrale. Potresti prestarmi il cellulare?"
Glielo porgo e lei chiama il fratello dicendogli "Tra mezz'oretta vienimi a prendere a casa di Abby...si quella Abby...si è rotta la mia macchina...lei mi ha aiutata...no...lei non viene al ballo...ok...a dopo."
È arrivata l'ora del parrucco, si siede sulla sedia di fronte allo specchio ed io armeggio con la piastra.
"La mia meravigliosa acconciatura." Dice toccandosi i capelli che fino a un'ora fa erano intrecciati con forcine e lacca. Minuti di silenzio mentre i suoi capelli di dietro diventano boccoli morbidi.
"A me piace davvero Ryan..." Afferma rompendo il silenzio e guardandomi dallo specchio.
Alzo la testa "I know." Dico ricordandomi il bel sorriso di Ryan.
"Anche se vi siete lasciati lui ti pensa ancora." Ribatte guardando a terra e non più allo specchio.
"Anche io penso a lui e ho provato a parlargli ma mi evita."
"Non ti spiace se esco con lui,vero?" Domanda. Questa è un'altra Sarah. Non la Sarah indisponente che tutti conoscono. Una Sarah gentile e predisposta sta parlando con me ora.
"Non mi dispiace però...ti prego convincilo a farlo tornare mio amico. Mi manca sotto questo punto di vista." Ammetto trasformando il suo ciuffo in un onda rossa.
"È troppo orgoglioso altrimenti ti avrebbe parlato ancora...comunque...so che ti avrei dovuto parlare prima di questo..." Dice sorridendo allo specchio e contemplando tutto l'insieme.
"Manca solo la borsa." Dice e torna nell'armadio. Il citofono suona ed entrambi sappiamo chi è. "Cazzo." Dice digrignando i denti.
Non trovando niente afferra il mio portafoglio.
"È un..." Cerco di dire io.
"Era un portafoglio ed ora è una pochette. Questa era una casacca e ora è un vestito." Dice e apprezzo il suo ingegno e coraggio. Io non avrei mai tentato un azzardo del genere.
Mi porge il portafoglio e tolgo i soldi e la foto per darle la "pochette."
"Come mai hai una foto di Sandra?" Domanda prendendo la foto dalla scrivania.
"Oh questa sono io e questa è...è...mia zia." Dico non riuscendo a capire la sua affermazione.
"Anche Sandra, l'ex di mio fratello,ha la stessa foto. La porta sempre con sé. Però non mi ha mai detto chi fosse quella bambina,ora l'ho scoperto."
Dice specchiandosi nello specchio.
Sono incredula e non ho il tempo di pensare nulla che Sarah mi ringrazia di fretta e si dirige alla porta abbracciandomi.
"Grazie ancora!" Dice e sbatte la porta dietro di sé.
Sandra ha la stessa foto che ho io. La ragazza nella foto è mia madre. Sbatto gli occhi e non riesco a crederci. Tutto è collegato però.
Sandra incredula quando vede zio in palestra...poi parlano e zio la guarda intensamente...e lei si gira e mi fissa con gli occhi lucidi...e poi mi abbraccia. Sandra. L'ex di Ian. Mia madre.

Vi prego ditemi che non sono stata banale perché ho cercato in tutti i modi di non esserlo.
Vi aspettavate che Sarah bussasse alla porta di Abby?
E vi aspettavate che Sandra fosse sua madre?

Ti odio,ma per favore amami.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora