Capitolo 29: Not my fault if you want to die honey

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Capitolo 29: Not my faultif you want to die honey

Lilith stava giocando con due boccette di un liquido rosso che aveva preparato quella mattina. Alla fine della fiera, era meglio fare da sola certe cose ed eliminare problemi come i due era qualcosa che poteva fare da sola senza il supporto di altri quindi perché non farlo?

-Lilith! –urlò Allyson- oggi ti forzerò a confessare i tuoi reati!

-Lilith! –urlò invece Frederick- ammettilo che mi ami e insieme possiamo vivere sereni...

Lilith continuò a giocare con le due boccette che aveva in tasca.

Erano piccole boccette di un vetro molto ma molto fragile, alte più o meno quanto una boccetta di smalto e contenevano 15ml di liquido all'interno.

L'intera accademia era presente e non solo loro, molti genitori erano arrivati per festeggiare l'ultimo giorno di Accademia dei figli e la cerimonia finale con l'assegnazione dei diplomi.

Non era quindi un mistero che nessuno era felice di ciò che stavano sentendo.

Le famiglie che supportavano Lilith Van Dragon al trono come regina erano miliardi.

Famiglie disposte ad uccidere per assicurarsi che ciò avvenisse.

Cosa? Non pensavate mica che Lilith fosse l'unica candidata a fiancé del principe Noir vero?

Era la più talentuosa e quella più adeguata certo ma vi erano altre famiglie nobili con figli dell'età giusta per Noir.

Famiglie che avrebbero fatto di tutto per scambiare Lilith con le proprie figlie.

Famiglie che vennero avvisate con il sangue cosa significava andare contro i Van Dragon e i loro supporti.

Quando si diceva che l'Arciducato Van Dragon aveva più potere di ogni sovrano non si scherzava affatto. L'Arciducato aveva un territorio di poco inferiore a un regno, una potenza militare superiore a molti dei regni esistenti, una potenza politica imbattibile, una potenza economica che li rendeva i più ricchi di qualsivoglia sovrano e una connessione diretta ai regni delle succubi e dei Incubo grazie al fatto che avevano sposato, rischiando di perdere la loro dinastia, due figli purosangue con due purosangue succube e incubo, creando i genitori di Lilith e successivamente Lilith.

Lilith aveva ulteriormente creato un nome per se stessa fin dall'infanzia, dando quindi maggior voce ai propri seguaci, perché seguaci erano alla fine dei conti, e creandosi un supporto più forte di qualsiasi altra ragazza esistente.

Quando Noir la morse e iniziò il fidanzamento, i supporti delle varie ragazze provarono ad intervenire solo per venir sepolti da quelli di Lilith.

In un mondo come quello dei demoni, le succubi e gli incubi erano considerati i più letali e pericolosi da gestire. La loro vita era la più lunga in assoluto, i loro poteri i più forti e le loro resistenze le migliori, tutto al misero prezzo di aver problemi ad avere figli da altre razze. Avere Lilith, un sangue misto dei più puri con particolar tendenza al sangue di succube, era un chiaro segno di orgoglio per loro e fu ovvio chi andarono a supportare.

Era chiaro chi avesse più potere ed era chiaro chi sarebbe stato represso.

Lilith era la regina che tutti volevano, eliminare chi ostacolava quel desiderio era un gioco da ragazzi per loro.

Ora, ecco due esseri che osavano interrompere la salita a potere di Lilith, come potevano i vari supporti non voler reagire?

Ma Lilith li superò.

-Sapete cosa? Mi avete seccato...- disse Lilith tirando fuori dalle proprie tasche le mani con i due piccoli contenitori.

-E cosa farai a riguardo? –chiese con sfida Allyson

The Villainess Wants to PlayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora