~non ho più ragioni~

591 29 2
                                    

Mia
Sono qui a piangere da ore, sono qui a urlare da giorni, sono qui a cercare di scappare da settimane, ma sono ancora qui, sono qui sperando di morire, sperando ogni notte di non riaprire gli occhi e sentire quel dolore che ormai ricevo da giorni. Voglio morire, solo questo, voglio morire.

"Mia!" Mi urla mio "padre" dal piano di sotto e come ogni giorni mi affretto ad uscire dalla stanza in cui dormo e corro al piano di sotto sapendo già che cosa mi aspetta. Le sue mani iniziano a sfiorare il mio corpo e le lacrime scendono silenziose e calde sulle mie guance rosse

"T-ti pre-prego" lo supplico cercando di togliere le sue mani dal bordo dei miei pantaloni, ma di tutta risposta vengo sbattuta al muro con rabbia e tutta quella rabbia si sfoga sul mio corpo, pugni e calci lasciano il segno sulla mia pelle, mentre cerco di fermarlo, ma la sua presa rimane salda sul mio corpo, mi bacia e porta la lingua nella mia bocca, di tutta risposta soffoco un gemito di dolore e di voltastomico e gli mordo la lingua, gli tiro un cacio nelle parti intime e cerco di correre via, ma la sua presa sulla mia caviglia mi fa cadere. Le sue mani vanno oltre l'elastico delle mie mutande e il resto è sfocato. Vedo tutto nero e sento le sue mani su di me, mentre non posso evitare di subire tutto e di piangere silenziosamente

"Non vedo l'ora che sia domani" sento dirgli, mentre con il passo pesante si dirige nella sua camera. Io rimano lì, a piangere nuda nel salone della casa. Fa male, fa male tutto, ma fa ancora più male sapere che non c'è nessuno vicino a me, sapere di non avere più ragioni per vivere, non ho più una ragione per non finire qui la mia esistenza. Con questa frase mi alzo dal pavimento e con dolore cammino verso i miei vestiti e li infilo lentamente, asciugo il sangue da per terra e lo tolgo dal mio corpo piangendo, non ce la faccio più! Non sono niente per nessuno e mai lo sarò. Ormai con una decisione corro, corro fuori da quella casa, corro lontano da lui, corro lontano da tutto, arrivo fino alla mia casa, dove ci sono i miei fratelli e lascio la lettera sotto alla porta, per poi correre e correre verso il mio destino. La morte.

Liam
Ormai è sera e dopo svariate giostre fatte al luna park, io, Zayn e Ninni possiamo tornare a casa. Dire che siamo sfatti è poco, anche perché Niall si è ingozzato come non mai e ha testato tutte le attrazioni che il posto aveva

"Mhhhhh. Mi fa male lo stomaco!" Si lamenta Niall, come avevo previsto

"Ci credo, non mi hai voluto ascoltare!" Lo rimprovera Zayn, Niall abbassa lo sguardo si stringe al mio fianco cercando protezione

"Giuro, non ti faccio il culo rosso solo perché siamo in pubblico!" Lo intimorisce Zayn e io in tutta risposta sposto Niall dal mio corpo e gli mollo una pacca molto forte sul sedere. Zayn sgrana gli occhi e guarda Niall singhiozzare

"Liam!" Mi richiama, per poi prendere in braccio Niall e coccolarlo

"Ha ancora i lividi, così gli fai male!" Mi lascia uno schiaffo al centro del sedere e subito mi lamento per la troppa forza usata

"Andiamo a casa!" Dice portandomi avanti a se con una presa salda sul magione che indosso. Saliamo in macchina e senza pensare oltre lascio un bacio sulle labbra a Niall, lui singhiozza e mi abbraccia chiedendo scusa

~❤~

Arrivati a casa si sente solo un pianto sfrenato e un tonfo pesante sul pavimento. Zayn sposta lo sguardo su di me e corre al piano superiore, con Niall dietro di se e me subito al loro fianco. La scena che ci troviamo davanti mi fa colmare gli occhi di lacrime, mentre dalle labbra di Zayn esce un singhiozzo potente. Subito corro dal riccio, il quale è sdraiato sul pavimento in legno scuro, con il labbro spaccato e svariati lividi per tutto il corpo, gli levo la camicia bianca e lo prendo in braccio, riepiendolo di baci sul tutto il corpo e di grattini sui capelli. Cerco di non piangere, ma al sol pensiero di averlo lasciato solo e di averlo fatto soffrire inizio a lacrimare. Louis ci guarda con gli occhi lucidi e senza dire una singola parola. Zayn, con tutta la rabbia che possiede, inizia a spintonarlo e a singhiozzare, Louis gli blocca i polsi e gli lascia dei baci sulle mani, il suo sguardo è diverso, quasi innocuo, Zayn lo lascia passare e lo avvicinare ad Harry. Il piccolo ricviolino inizia a singhiozzare nelle mie braccia e si tringe forte alla mia maglia azzurra e blu. Nel mentre Louis si avvicina a noi, Niall si mette in mezzo e ringhia contro Louis pronto per colpirlo, sapendo che questa volta a difenderlo ci siamo io e Zee, Louis stringe con forza il suo polso, facendo incrociare così i loro occhi azzurri, gli lascia una scia di baci sul collo fino alle mani e lo prende in braccio, si avvicina sempre più a noi, per poi spostare il suo sguardo da Harry a me, mette per terra Niall e cerca di avvicinarsi a me, ma di tutta risposta indietreggio, con velocità mi sento afferrare il polso ed essere abbracciato dal mio fratellone, per la prima volta in due anni, riconosco il mio fratellone. Senza rendermene conto scoppio a piangere e mi faccio asciugare le lacrime con lentezza, mi lascia un bacio sulle labbra e poi mi prende Harry dalle braccia. Era da tanto tempo che non mi baciava o che mi abbracciava. Inizia a cullare Harry e a baciargli ogni parte colpita del suo corpo e segnata. Ad un tratto vedo una lettera infilarsi sotto la fessura della porta e subito mi dirigo a prenderla, la apro e subito dai miei occhi scendono silenziose e calde lacrime di dolore, mi giro verso i miei fratelli e singhiozzo per il contenuto, Louis si avvicina a me e prende la lettera, non dice niente, stringe solo più forte a se Harry e porta tutti noi nelle sue braccia, iniziando a singhiozzare pesantemente

"Andiamo da lei"

cuore di vetroWhere stories live. Discover now