Capitolo 2: L'Ultima Jedi

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In un pianeta roccioso, con nessuna vegetazione e con dei strani elefanti senza proboscide e con un lungo corno a posto della proboscide era tutto tranquillo ma all'improvviso, nel cielo, si vide un piccolo puntino nero che stava andando a gran velocità verso il pianeta, ma a un certo punto rallentò atterrandolo in un piccolo spazio vicino a una caverna. Rey, che aveva seminato le due astronavi, lasciò la presa dei comandi dell'astronave respirando affannosamente per la brutta esperienza, uscì dalla nave guardandosi intorno cercando di capire dove si trovava...ma si trovava su un pianeta che non aveva mai visto. A un certo punto, però, si lasciò a un gran pianto per quello che era appena successo, dalla morte del padre all'uccisione di tutte quelle persone innocenti che volevano soltanto passare una giornata tranquilla...ma non era così.

Rey: *piangendo* perché?...perché proprio a noi? *singhiozzando* i Mandaloriani...sono stati loro, quelli che hanno ucciso mia madre e adesso hanno ucciso mio padre...*da un pugno contro l'astronave* sono tornati per finire il loro lavoro, ecco perché erano tornati...me la pagheranno cara, giuro che lì distruggerò, ma come?

Rey si sedette con la schiena contro la nave per pensare, erano successe troppe cose in pochi secondi, ma adesso aveva finalmente qualche secondo per pensarci su e trovare un modo per uscire da quella situazione ma all'improvviso, sentì delle voci che parlavano abbastanza piano, non si capiva cosa dicevano ma Rey ne fu attratta. Rey si alzò da terra e capì che quelle voci provenivano dalla caverna e l'interno era così buio che non si vedeva neanche una sagoma.

Rey, senza pensarci due volte, entrò nella caverna vedendo che era costituita da un lungo corridoio completamente buio, Rey avanzò sentendo ancora le voci che si allontanavano pian piano che si avvicinava sempre di più ma all'improvviso, il lungo corridoio finì rimpiazzandolo con una gigantesca stanza con delle strane lucine che davano finalmente luce alla buia e grandissima caverna. Rey si guardò intorno per vedere se ci fosse qualcosa di interessante, ma le voci ricominciarono e stavolta si poteva sentire qualcosa: Dicevano cose tipo "Jedi...Salvezza...Sith...Galassia". Rey non riusciva a capire chi fossero i Jedi e i Sith e cosa doveva salvare. Rey continuò a camminare sempre dritto fino ad arrivare a quello che era una specie di tavolo fatta di pietra dove sopra c'era una scatola fatta di legno, Rey l'aprì e vide che all'intero della scatola c'era soltanto uno strano pezzo di ferro con un bottone

Rey prese l'oggetto ma prima di premere il pulsante attaccato allo strano pezzo di ferro, lo guardò meglio cercando di capire cosa fosse. Ma all'improvviso, quelle voci che parlavano piano piano si unirono in un'unica voce che fece sobbalzare Rey.

Rey: *prende il bastone* CHI VA LA?

???: non essere spaventata giovane Padawan...io sono dalla tua parte

Rey: Padawan? Io non mi chiamo Padawan

???: lo so che non è il tuo nome, ma è il nome di coloro che iniziano ad utilizzare una Spada Laser

Rey: una Spada Laser?

???: esatto, a prima vista potrebbe essere un semplice pezzo di metallo, ma nasconde un grande segreto che in mano sbagliate...potrebbero accadere grandi conseguenze come è successo da molto tempo

Rey: cos'è successo?

???: come non lo sai? Questa terribile sciagura si è abbattuta su tutti i sistemi di questa galassia

Rey: sono nata e cresciuta in un pianeta fuori dal mondo, nessuno sapeva dell'esistenza di quel pianeta...tranne quelli che l'hanno conquistato e distrutto proprio oggi

???: lo sapevo, i Sith hanno iniziato la loro invasione come predetto dai saggi

Rey: come scusa? Quelli che hanno invaso il mio pianeta non vengono chiamati così...anzi, non so neanche chi siano questi Sith

Star Wars: L'Ultimo JediWhere stories live. Discover now