1.Pel di carota

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Ginevra's pov

Mancavano solo cinque giorni e sarei partita per l'Inghilterra,avevano offerto a mio padre un lavoro anche se non sapevo bene di cosa si trattasse,probabilmente era sempre l'associazione in cui aveva lavorato in passato.
Mia madre invece faceva semplicemente la casalinga.

Marta:Ginevra,sbrigati a fare colazione devi andare a scuola!

Eccola

Ginevra:si ecco mamma!

Marta:ti accompagno io?

Ginevra:sì,altrimenti farò tardi

Arrivammo davanti al cancello della scuola e mi girai verso mia madre prima di scendere.

Marta:ciao amore ci vediamo oggi pomeriggio!

Ginevra:sì,ciao!

Bene!Guarda un po chi sta arrivando,quella mandria di deficenti,non ci voleva..

Leo:oohh buongiorno pel di carota,sbaglio o quella era tua madre?Ti fai ancora accompagnare dalla mammina?Mh meglio se mi sto zitto che poi piange

Iniziò a ridere insieme ai suoi amici.

Mi faceva salire il nervoso,Leo faceva le sue stupide battute e tutti gli andavano sempre dietro,neanche fosse un dio!

Erica:smettila Leo!

Ginevra:Erica lasciali stare,mi fanno solo pena e poi Leo sappi che a me non serve la popolarità per farmi degli amici quindi posso fare quello che voglio senza che tu stia là a giudicarmi su tutto quello che faccio!

Leo era davvero stupido e soprattutto arrogante, stranamente per una volta ero riuscita zittirlo.

Erica:andiamo in classe adesso,prima che cambia idea e riprenda a romperci

Ginevra:va bene

Entrando in classe Giulia,Luca e Tommaso ci vennero incontro sorridendo.

Tommaso:hey ragazze!Oggi la prof manca abbiamo due ore libere!

Ginevra:fantastico!Ci dividono?

Tommaso:no restiamo in classe con la prof di fisica ma dice che se stiamo buoni possiamo fare quello che vogliamo

Erica:menomale!

Le due ore passarono molto in fretta tra chiacchiere e giochi stupidi ma anche le ore successive furono stranamente leggere e quindi tornai a casa molto rilassata.

Ginevra:Mirco,sono a casa!

Mirco:ah di già?Credevo tornassi alle 12.30

Ginevra:no oggi c'era assemblea dei docenti e ci hanno mandato a casa prima,per caso non mi vuoi a casa?

Scherzai

Mirco:certo che ti voglio

Mi sorrise e mi diede un pizzicotto sulla guancia.

Mirco era mio fratello aveva 23 anni e frequentava l'università,lui sarebbe rimasto in italia perché aveva la ragazza e sarebbe andato a convivere con lei.

Ginevra:bene allora preparami qualcosa che ho fame!

Gli feci gli occhi dolci.

Mirco:ma è presto,mangiati una merendina,non hai fatto colazione?

Ginevra:si ma la scuola mi fa venire fame..

Mirco:si certo!È colpa della scuola adesso

Sospirò e mi misi a ridere.

Ginevra:vado in camera,non mi disturbare apparte per il pranzo

Mirco:va bene,tranquilla vostra altezza

La nostra casa era molto grande,aveva due piani.
La cosa bella era che metà del secondo piano era occupato da me:la mia camera da letto,un salotto con i divanetti e la tv,la mia "sala discografica",una stanza che ho cercato di allestire nel miglior modo possibile per renderla adatta ad una futura cantante come me!Per convincere i miei genitori a farmela fare ho dovuto mettere da parte i risparmi di due anni,quando hanno visto quanti pochi fossero i soldi nonostante me li fossi sudati,decisero di aiutarmi e di pagarla loro.

Ginevra:Due chiamate perse da Erica!Devo assolutamente richiamarla.

Erica:pronto?Ginevra?

Ginevra:pronto Erica,mi sono arrivate due chiamate perse da te,dimmi tutto.

Erica:ah si!Leo,Stefano e Claudio domani vogliono occupare la scuola e stanno invitando tutti a farlo,ti consiglio di non venire o cercheranno di metterti in mezzo all'occupazione.

Ginevra:ah ma allora servono a qualcosa!Menomale,domani ci doveva essere il compito di matematica!

Erica:sì anche se si cacceranno sicuramente nei guai,gli sta bene.

Ginevra:basta che non ci finiamo in mezzo noi che non ci presentiamo.

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