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Sono Marta Losito, ho 16 anni e non sono molto convinta di come procede la mia vita.

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Caro Valerio, mi hanno finalmente dimessa dall'ospedale e mentre questa sera mi passavo il rasoio sulle gambe mi sono procurata un taglio, ma non ha fatto male. La lama del rasoio era tra le mie mani per cui avevo tutto sotto controllo, avevo il controllo. Ne ho fatto qualche altro e potevo fermare il dolore in qualsiasi momento, è un potere per caso?

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A cena non ho mangiato e non ho più fame ultimamente, sarà perché sono innamorata? Non credo. Dopo "cena" sono salita in bagno e ho tirato fuori la lama del rasoio provando a tagliarmi i polsi. Ha fatto male, ma controllavo quel dolore. È bello sapere che posso avere il controllo almeno di una cosa, del dolore soprattutto. Ho ricevuto troppo dolore nella mia vita e sapere che questo posso controllarlo mi rende quasi sollevata.

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Tra poche settimane sarà Natale e non ho ancora scelto il mio regalo. Mio padre oggi è tornato finalmente dal suo viaggio a Tokyo e non sembra molto contento, ha litigato con mia madre e lei gli ha chiesto un divorzio. Lui ha alzato le mani... anche su di me. Ho paura di stare qui Valerio, tanta paura.

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Stanotte hai lanciato un sasso alla mia finestra mentre provavo a dormire e l'hai rotta. Alzandomi dal letto ho tagliato i piedi con dei pezzi di vetro e ho passato la notte e curarli. Non riesco a camminare. Nel sasso hai in collato un biglietto:

spero ti arrivi in faccia. Devi morire.

Mi ha fatto più male il messaggio di qualsiasi pezzo di vetro nella mia pelle, tu fai male. Sei cattivo, carico di odio, carico di violenza psicologica da versare nella mia testa.

Marta