|𝘗𝘐𝘖𝘎𝘎𝘐𝘈|

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Durante la vita, un essere vivente che sia animale, umano o vegetale compie un ciclo di passaggi prima di arrivare alla fine della vita e quindi alla morte. La parola morte viene solitamente associata a qualcosa di oscuro, buio, secco e freddo che rimane immobile al tocco ma rischia di sgretolarsi alla sola vista. Se ci pensi, la morte può essere così tanto terribile solo se prematura. Come dicevo prima però, ogni essere vivente solitamente prima di raggiungere la morte compie diversi passaggi e li supera uno ad uno. . . è per questo che raggiungere la morte prima di averne completato almeno la maggior parte rende la visione della morte qualcosa di inerte e cupo.

Molte persone, raggiungono la morte prematuramente senza aver superato i passaggi. Io, sono una di queste. Mi chiamo Marta Losito, o meglio mi chiamavo, ho 16 anni o così ne avevo prima di raggiungere la fine. La vita per alcune persone può avere dei passaggi più difficili da superare, come per me, e questo ferma tutto per un attimo perché per superare uno di questi passaggi potremmo impiegare molto più rispetto agli altri. Questa sosta, questa pausa, causa nelle persone un senso di vuoto interiore. Il vuoto, non mi è mai piaciuto se devo essere sincera.

Ma non ho mai voluto mentire, per cui queste sono le mie parole più vere e sincere scritte solo per te Valerio. Perché anche tu mi ha fatto fermare, non mi hai permesso di superare un passaggio, mi hai causato un senso di vuoto. Anche tu, come me, non ne capivi il motivo all'inizio. D'altronde facevi sempre le stesse cose, ma non sapevi altro che invece ho tenuto nascosto per me.

Forse non avrei dovuto nascondere quello che mi succedeva, perché se avessi detto a qualcuno ciò che mi stava accadendo probabilmente le cose non sarebbero andate così. Sono stata male a lungo e dopo anni bloccata allo stesso passaggio del mio ciclo vitale, mi sono arresa e, come quando a monopoly finisci il denaro e ipotechi tutte le proprietà, ho dovuto abbandonare il gioco che stava ormai prendendo una brutta piega. Sai cosa, Valerio, avrei perso comunque. Nella vita vince solo una persona, e nella mia non ero io.

Per cui ascoltami, questa volta almeno, leggi le mie parole lettera per lettera, punto per punto, virgola per virgola. Ascolta quello che cercavo di dirti non riuscendoci, ciò che volevo dirti per rispondere ai tuoi peccati e alle tue parole. Perché se nella mia vita non ho vinto io, è solo perché hai vinto tu. Per cui questo è il tuo premio, queste lettere lo sono.

In inglese, quando ci si innamora di una persona si dice "falling into love" perché c'è l'azione di falling ovvero to fall, cadere in italiano. Questo perché nell'amore abbiamo sempre la stessa sensazione di vuoto ed è come se stessimo cadendo costantemente in questo vuoto. Vedi, succede anche nella morte. Perché anche nella morte cadiamo in un vuoto, purtroppo in un vuoto diverso. E chi vince nella vita, può scegliere in quale vuoto cadere. Ognuno può scegliere, ognuno di noi, ma io non sono riuscita a capirlo prima perché tu Valerio continuavi a ripetermi che io, Marta, non potevo.

Come la pioggia, che cade leggera sul terreno come può allo stesso tempo essere fitta e tagliente e cadere velocemente ticchettando, anche gli esseri umani cadono. Come direbbero gli inglesi, cadono in amore, ma come direbbero le persone che come me si sono avvicinate alla morte, cadono ai piedi di persone come te Valerio.

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