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Sono Marta Losito, ho 16 anni e credo di essere un'autolesionista.

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Caro Valerio, dopo due mesi i messaggi sul mio conto sono terminati, la gente ormai si è dimenticata di me e sono invisibile agli occhi di tutti. Purtroppo, ultimamente non sto molto bene anche perché non riesco mai a dormire il tempo giusto e sono costantemente affetta da gravi mal di testa.

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Questa sera sono svenuta mentre scendevo le scale, ora sono ricoverata in pronto soccorso e finora nessuno è venuto a trovarmi. Sono sola con l'infermiera e con mia madre che continua a rimproverarmi. Non ti chiedo di venire, d'altronde non credo neanche tu sappia ormai della mia esistenza. Per cui, mi dispiace solo non avere amici.

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Mi hai appena inviato un messaggio, non lo apro subito perché ho paura sia un altro insulto e soprattutto non voglio mia madre lo legga.

peccato non hai sbattuto la testa forte quando sei svenuta, sono costretto a rivederti.

Fa male, ma almeno sei consapevole del fatto che io sia svenuta e questa è l'unica cosa al momento di cui veramente mi importa.

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Mi hanno fatto dei prelievi e attaccato due flebo, dicono che dovranno tenermi qui per un paio di giorni e poi sarò libera. La mia vita è un inferno in questo periodo: tra ospedale, i tuoi insulti, nessun amico e mia madre che mi incolpa di tutto non so quale tra questi sia peggio.

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Sto mangiando poco, sai non ho mai veramente fame e sono nauseata la maggior parte delle volte che incontro il cibo. Ho trovato nella stanza d'ospedale uno scaldino e ho appiccicato la mano all'acciaio bollente, ammetto che era un po' caldo ma era come rivivere il bruciore di quegli attimi di violenza solo che questa volte sembrava che io ne avessi il pieno controllo.

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Ho continuato tutta la sera, ho diverse ustioni su braccia e mani ma non sono gravi. Lo faccio e non ne so il motivo ma in qualche modo facendolo rivivo i brutti ricordi ma mentre prima non riuscivo a fermare ciò che accadeva nonostante volessi oppormi, adesso posso. Posso staccare la mano quando voglio e posso tenerla fin quando voglio.

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Nel mentre ti penso sempre e mi fa male sapere che tu hai scelto un'altra al mio posto. Ma non ho amici, la mia famiglia non mi ama, sono bassa, troppo magra, troppo piccolina. Sono troppo triste e malinconica... depressa forse. Non trovo più felicità in nessun angolo della mia vita tranne quando avvicino la mano allo scaldino, là sento di avere finalmente il controllo su qualcosa nella mia vita che invece sta andando a rotoli.

Marta

✓ | 𝙇𝘼𝙎𝙏 𝙒𝙊𝙍𝘿𝙎 » 𝘔𝘈𝘙𝘛𝘈 𝘓𝘖𝘚𝘐𝘛𝘖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora