6. Dove sono le telecamere?

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Cosa ci fa qui?

Insomma, la prima volta che ci siamo incontrati non sembrava un tipo da discoteca.
L'avevo pensato più per uno che rimane il sabato sera a studiare e a fare tutti i compiti per l'intera settimana.

Si, questa descrizione gli si addice di più.
Stranamente, però, il mio cuore è curioso di sapere di questo suo cambiamento.

È per questo che decido di andargli a parlare.

Durante il tragitto alcuni ragazzi mi rivolgono occhiate furenti che parlano da sole, e io faccio di tutto per non far attirare la loro attenzione.

"Un gin tonic, per favore." chiedo gentilmente alla barista di fronte a me.

Mi siedo delicatamente sulla sedia e rivolgo uno sguardo intenso al ragazzo di fianco a me.

"Sai, non ti facevo tipo da discoteche."
Alzo la voce per sovrastare la musica pesante intorno a noi.

I suoi occhi saettano velocemente sui miei e, visto che c'è stato un contatto con le mie labbra ed il suo orecchio, le sue guance cominciano ad andare a fuoco.

Sono quasi tentata da chiamare i pompieri.

Quasi.

Si sistema gli occhiali a causa dell'evidente imbarazzo che c'è tra noi due.

"Ho solo accompagnato una persona." annuncia balbettando.
Si sistema per bene le bretelle sopra la camicia e comincia a bere l'intero bicchiere, pieno di quella che sembrerebbe acqua, a grandi sorsate.

"Tutto ok?" chiedo preoccupata.
In risposta annuisce con la testa e continua a toccare la debole camicia a quadretti che gli avvolge il corpo.

Ad un certo punto si gira verso un gruppetto di ragazze e noto un leggero lampo di vulnerabilità nei suoi occhi.

Improvvisamente sento il dovere di porre fine a questa scena assurda come quando viene abbinata una maglia a quadri ad una gonna a fiori.

"Non ascoltarle, sono le solite oche. Hai presente che in ogni film horror c'è una ragazza presa di mira? Ecco, pensa a loro in quel modo."
Il curioso ragazzo emette un suono simile ad una risata e mi guarda per alcuni secondi.

Subito dopo deglutisce e distoglie il debole contatto oculare avvenuto poco prima.

"Piacere, Scarlet."
Tendo la mano.

Lui la guarda come se fosse un alieno proveniente da Marte. Sgrana gli occhi e subito dopo si ricompone facendo finta che non sia successo nulla.

"Morris." dice toccando il mio palmo con il suo.
È tutto sudato e questo mi ricorda il momento in cui sono interrogata.
Una volta ero così in ansia che ho dovuto portare un tovagliolo di stoffa da casa perché ero incontrollabile.

Ripenso alla frase che mi ha detto e metto in pausa la cassetta.

Aspettate un attimo, riavvolgiamo il nastro: si è appena presentato con il cognome?

È uno scherzo, vero?

Dove sono le telecamere?

Perché nessuno comincia a mettere una risata strana, come succede di solito?

"Qual è il tuo nome?" chiedo cercando di provate ad indovinarlo.

"Noah."

Oh.

Il respiro mi manca per un secondo e il cuore sembra smettere di darmi vita.
Il mondo diventa solo un'immagine sfocata e gli occhi cominciano a minacciare di lacrimare.
Fra tutti i nomi che esistono, proprio il suo.

Sarebbe stato più comodo anche Joey, che è un nome che darei ad un topo.

Ma no, ovviamente.

L'universo non sbaglia mai un colpo perché lui è il boss supremo.

Nonno, non vedi? Lui porta il tuo nome.

Noah continua a guardarmi con occhi pieni di panico e, per porre fine a quest'orribile scena, scuoto la testa e smetto di affogare nella malinconia.

"Nessuno ti ha mai detto che non ci si presenta con il cognome?"
Si gratta lievemente la testa e questo gesto mi rincuora.

Sta per ribattere quando veniamo interrotti da Emily.

Il suo sguardo continua a saettare sul mio viso e quello del ragazzo-timido-che-porta-le-bretelle.
Poi, dopo alcuni minuti, sul suo volto compare una curva positiva.

"Vi siete già conosciuti?"

Regista si può stoppare di nuovo la scena?
Grazie, ti devo una fetta di crostata della nonna.

Noah ed Emily si conoscono?

"Lui è mio cugino." risponde ridendo.
Io e Noah ci guardiamo stupiti e lui accenna un lieve imbarazzo.
Provo a toccargli la mano con la gamba e, come avevo previsto, il suo corpo si toglie subito.

Devo ammetterlo: amo prenderlo in giro.

Potete dire che sono egoista o malefica, ma mi provoca un brivido sulla schiena che non so spiegare.

Emily mi prende un attimo per mano e mi trascina in bagno.

"Devo chiederti un favore enorme."

"Dimmi."

"Puoi aiutare il mio povero cugino a diventare il re dei rimorchiatori? Non ha una ragazza da anni e desidero che se la trovi."
Mi ritrovo per la terza volta a far risaltare le mie iridi.

Avete sentito anche voi quello che mi ha appena chiesto? Oppure sono diventata improvvisamente pazza?
Se fosse così allora dovrebbero riaprire i manicomi solo per me.

È una scelta molto difficile, anche perché io e Noah non ci conosciamo per niente.

"Mio cugino è arrivato da alcuni mesi e viene preso di mira in continuazione. Ho provato a calmare le acque, ma si sono trasformate in un vero e proprio uragano. Tu, Scarlet, sei la regina del rimorchio e dello stile. Lui è un povero ragazzo che ha bisogno di aiuto. Siete la coppia perfetta, no?" i suoi occhi si illuminano di speranza e questo provoca una lieve fitta al mio cuore.

È la mia migliore amica e dovrei aiutarla, giusto?
Non riesco comunque a dirle quello che penso, così le rivelo tutto il contrario.

"Ci devo pensare, Emily."

Un lampo di tristezza le invade le iridi verde pistacchio.

Complimenti, Scarlet. È questo quello che riesci a tirare fuori dalle persone.
Perché non riesco a distruggere quel maledetto muro di spine?

Perché non riesco a ritornare in superficie, invece che restare nel profondo dell'oceano?

SPAZIO AUTRICE

Allora, come va?

In questo periodo sono molto impegnata fisicamente e, anche se sembra banale, non riesco a scrivere capitoli quanto vorrei.
Questo mi rende immensamente triste perché vorrei metterci tutta l'anima in ognuno, invece riesco solo a strapparne un pezzettino.

Non so se riuscirò ad aggiornare ogni mercoledì perché esco ed entro dagli ospedali.

Comunque, che emozioni vi trasmette questo capitolo?

Stiamo cominciando a capire meglio le caratteristiche dei nostri protagonisti.

Vi interessa il fatto che sia la ragazza ad avere un carattere forte e il maschio quello debole?

Andiamo avanti.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e, se fosse così, lasciatemi un commento o una stellina.

Un bacio e, speriamo, a presto.
Sofia

Come papaveri rossiTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang