Capitolo 12

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-Adriana-

Mi stavo preparando per la festa in discoteca di quella sera, però dato che non avevo vestiti decenti, Flavia gentilmente si era offerta di aiutarmi.
Mi trovavo nella sua camera, perchè il suo corridoio era l'unico ancora salvo dall'acqua, e stavo provando tutti i vestiti più carini e adatti sia alla serata che al mio corpo.
Flavia rispetto a me era più alta e più snella quindi non osavo immaginare come sarebbero stati orrendi su di me i suoi vestiti.
Ne provai un paio che aveva preso dall'armadio ed erano molto diversi fra di loro ma pur sempre eleganti:
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Erano tutti molto belli ma eccessivamente eleganti e femminili per me, purtroppo però dovevo scegliere, così uscii dal bagno per farmi guardare da Flavia. Mi riempiva di complimenti per ogni abito ma con l'ultimo le si illuminarono gli occhi e spalancò la bocca meravigliata, tant'è che mi spaventai.
"Cosa c'è? Sono così orrenda? Senti Flavia io ti ringrazio per la disponibilità però non credo sia il caso di-"
Mi interruppe gesticolando con le mani e sorrise. Ma non un sorriso come tanti altri, fu un sorriso a 32 denti, con gli occhi spalancati dall'entusiasmo.
"No per niente! Dio questo ti sta una meraviglia. Ti valorizza le forme e sei semplicemente una bomba sexy. Cristian deve stare attento stasera..qualcuno potrebbe rubarti e per qualcuno sai chi intendo.."
Entrò Liam in camera e salutò Flavia con un dolcissimo bacio sulle labbra poi si girò verso di me e quando mi vide restò..spiazzato, lo ammetto.
"Wow..ehm non so se dopo averlo detto riceverò qualche schiaffo, ma sei uno schianto Adriana..sul serio."
Flavia lo abbracciò contenta e mi fissavano entrambi stupiti,mi sentivo leggermente a disagio.
"No tesoro, perché hai perfettamente ragione e poi so che hai occhi solo per me quindi.."
Si baciarono ancora e voltai il capo imbarazzata. Iniziai a toccarmi il lobo dell'orecchio a disagio e giocai con l'orecchino che avevo e di cui mi ero anche dimenticata l'esistenza.
"Ma sbaglio o è il tuo vestito? Quello che indossasti per la serata reggaeton..?"
Flavia annuì e io semplicemente me ne stavo lì a fissarli senza dire una parola.
"Allora tu corri a vestirti mentre io e questa nuova ragazza che non riconosco neanche, andiamo in bagno a truccarci."
Flavia mi trascinò in bagno dove c'era una specie di piastra per capelli solo cilindrica, e poi un enorme beauty case con trucchi di tutti i generi al suo interno.
All'improvviso mi venne una malinconia assurda di mia madre, di quando mi truccò per la festa in barca. Mi salì un groppo alla gola enorme e gli occhi iniziarono a bruciarmi, non volevo piangere, no.
Flavia se ne accorse però e mi guardò preoccupata.
"Hey tesoro che succede?"
Non ce la feci e mi aggrappai a lei, singhiozzando e bagnandole tutta la maglia con le lacrime.
"Flavia...mi manca terribilmente mia mamma,mio padre. Tu..si, insomma, tu credi che siano vivi?"
lei mi strinse dolcemente per darmi conforto.
"Io spero di si..lo spero tanto anche per Carmine..."
Restai a piangere per un po', credo un dieci minuti, e poi mi calmai. Alzai la testa dalla spalla di Flavia e mi asciugai il resto delle lacrime con il dorso della mano, proprio come una bambina di 8 anni.
"Fa sempre bene piangere prima di prepararsi per una serata in discoteca..ora però facciamo si che il trucco compia i suoi miracoli."
Annuii ancora stordita e provai a rilassarmi chiudendo gli occhi.
"Comunque tra me e Cristian non c'è nulla..o meglio c'era ma è finito tutto nell'istante in cui ho capito che non ero innamorata. Poi si è messo anche Carmine raccontandomi di Nicole e quindi.."
"Si l'avevo capito. Carmine me ne ha parlato. In realtà non fa altro che parlare di te. Ormai appena apre bocca per dirmi qualcosa so già cosa voglia dirmi. Ma cosa gli hai fatto? È così diverso.."
Rise e io mi sentii avvampare le guance. Stavo arrossendo? Carmine non poteva farmi questo effetto...
"Anch'io lo vedo diverso. Ma non è propio il mio tipo. Siamo due opposti in pratica."
Flavia rise ancora e prese un pennello con la punta bianca in mano per poi poggiarmelo sul viso.
"Si ma si dice che gli opposti si attraggono."
Era vero, e da un lato l'idea che gli piacessi veramente mi eccitò a tal punto da farmi arrossire ancora. Ero un caso disperato.

la marea ci salveràWhere stories live. Discover now