Luogo sconosciuto

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È buio , non importa dove mi giri o quanto mi sforzi di vedere oltre, rimane solo l'oscurità a farmi compagnia .

Ci vuole un po' per adattarsi ma una volta fatto,  comincio a stare più attento ad ogni minimo cambiamento che avverto in questo ambiente.

Solo adesso ,però, mi accorgo che non c'era niente che mi impedisse di muovermi ma sembrava veramente sbagliato farlo, come se questo fosse il mio posto.

Fu in quel momento che l'oscurità cominciò a mutare, sembrava... felice? E mentre cercavo una risposta ai miei quesiti , quella era andata a formare una casa.

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Perché?!?!
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L'ambiente che mi circondava aveva purè iniziato a colorarsi .

Ora che non dovevo più cercare di distinguere le sfumature nere da quelle grigie scure, potevo finalmente orientarmi, così decisi di entrare all'interno della casa misteriosa .

E poi l'ho visto...

Non c'è modo in cui io possa dimenticare questo posto, in fondo è proprio qui che sono cresciuto, ho incontrato i miei fratelli e mi sono allenato per padroneggiare il mio frutto del diavolo.
Ora però mi rimaneva una lunga serie di domande a cui non riuscivo a trovare risposta, la prima fra tutte era :< Perché dentro una casa apparsa dal nulla in posto dove non ricordo di essere mai andato c'è uno specchio gigantesco dove posso vedere la mia isola natale?!?!?!?>

< Perché le tue avventure sono molto divertenti > rispose una voce .

Allora mi girai, e dietro di me trovai un ragazzo che non avrà avuto più di 16 anni dai capelli argentati e gli occhi di mille colori, sembrava di guardare un arcobaleno .

Mi persi un attimo a guardarlo mentre ero ancora leggermente stordito dalla sua presenza.

Era impossibile che si fosse avvicinato così tanto eppure io non riuscissi ancora a percepirlo con il mio haki.

E proprio quando la mia testa iniziava a surriscaldarsi nel tentativo di trovare una risposta migliore di ' una persona misteriosa ' quello parlò.

< Piacere di conoscerti Monkey D. Rufy, io sono Hajime, il custode di Raftel . Sai perché sei qui o hai bisogno che ti rinfreschi la memoria? > disse con un tono che non capivo se fosse sarcastico o no .

< Non lo so. > risposi sinceramente .

Lui comincio a camminare verso di me e all'improvviso i suoi occhi smisero di cambiare colore e si fermarono su una tonalità di verde scuro che per qualche motivo mi fece girare la testa e mi sentii le gambe cedere sotto il mio peso e mentre cercavo di rimettermi in piedi il mal di testa aumento e fu come se tutta la mia vita mi passasse davanti agli occhi.
Incapace di resistere al dolore sia fisico che mentale che stavo provando mi accasciai a terra  e persi i sensi

ASLWhere stories live. Discover now