Il passato

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Sirob guardò fuori dalla finestra, si voltò e si diresse verso la sedia. Sul tavolo vicino, una candela illuminava poco la stanza. L'uomo si sedette, appoggiò la mano sulla fronte, pensieroso.

Sirob correva nel prato, era un bambino solare e sorrideva. Si fermò quando suo fratello maggiore Atrix lo chiamò. Avevano solo due anni di differenza. Era soliti sgaiattolare fuori dal castello e correre nella radura aldilà della Foresta di Entex. Un giorno, si erano spinti al confine della prateria di Salladin, giocavano a rincorrersi, quando incontrarono un bambino elfo. Entrambi i fratelli provarono paura, ai loro tempi non correva buon sangue tra i vari popoli. Spesso si combattevano battaglie, c'erano saccheggi ai danni degli elfi.

Il piccolo elfo si nascose nella boscaglia, Atrix cercò di rassicurarlo e fece segno a suo fratello di avvicinarsi. Sirob tese la mano all'elfo:

-Dai, andiamo a giocare.-, l'elfo sorrise e si corse dietro ai fratelli. Il suo nome era Thalion.

Passarono due anni, i tre erano affiatati, si incontravano spesso per giocare e pescare. Mentre si dirigevano al fiume, videro una fata che teneva per mano una bambina elfa. Thalion, senza pensare, aggredì la giovane fata e liberò la bambina. I due fratelli lo aiutarono, Sirob allontanò la fata e si fermò ad osservarla: era bellissima, capelli bianchi e occhi azzurri. La piccola elfa fermò i tre giovanotti:

-Lasciatemi, la fata mi sta aiutando.-

-Cosa? Credevamo...- disse Thalion.

-Vi sbagliate, lei mi sta aiutando. Il mio villaggio è stato attaccato dagli uomini. I miei genitori sono stati uccisi. Lei mi ha trovato nel bosco e mi stava accompagnando al regno degli elfi.- i tre ragazzi si voltarono a guardare la giovane fata. È molto difficile capire l'età di una fata, poiché ella ha una vita molto più lunga degli uomini.

-Chi siete voi.- domandò Atrix.

-Mi chiamo Saeg, volevo accompagnare la bambina dagli elfi. Nel mio regno sarebbe in pericolo. Vedo che uno di voi è un elfo.-

-Mi chiamo Thalion.-

-Thalion. Potete prendervi voi cura della piccola?-

-Certamente, la porterò nel mio regno.- si voltò verso la bambina -come ti chiami?-

-Ingla.-

Ingla era ferita, Thalion volle subito portarla nel regno elfico per curarla. Avrebbe inventato una scusa, i tre ragazzi si diedero appuntamento nello stesso luogo per il giorno dopo. Saeg chiese se potesse venire anche lei, per assicurarsi di come stesse Ingla.

Il giorno dopo, si incontrarono tutti: i due fratelli, Thalion, Ingla in perfette condizioni e Saeg. Passarono la giornata insieme, a giocare e a divertirsi. Avevano più o meno la stessa età: Thalion e Atrix erano coetanei, Ingla aveva un anno in meno di loro, mentre Saeg e Sirob la stessa età.

I cinque ragazzi passarono molto tempo insieme. Erano pericoloso che si facessero vedere tutti insieme, le famiglie avrebbero disapprovato. L'intolleranza tra i popoli era ardua da sconfiggere, tuttavia Thalion, Atrix e Saeg, eredi dei corrispettivi regni, fecero un patto: quando sarebbe toccare a loro governare, avrebbero fermato la guerra, avrebbero portato la pace tra i loro popoli.

Erano ormai tutti adolescenti, il patto era stato fatto. Amici per sempre. Thalion si avvicinò molto a Ingla, finché i due si innamorarono. Gli amici furono contenti della notizia, erano una bella coppia. Mentre i due fratelli si contendevano le attenzioni di Saeg, la quale non preferiva né l'uno né l'altro. Non voleva scegliere tra loro, temendo di creare problemi. Cercava sempre di non esporsi. Sirob era espansivo e giocherellone, spensierato, mentre Atrix era più serio e austero, conscio di non potersi permettere la leggerezza di suo fratello, in quanto un giorno avrebbe regnato. Atrix era invidioso del carattere di Sirob, pian piano cercò di allontanarsi da Saeg, così i due avrebbero potuto avvicinarsi e stare insieme.

Sirob gli era grato, non era geloso del fratello maggiore. Era sollevato che toccasse a lui governare. Amava Rantes, ma non avrebbe mai voluto sedersi sul trono del fratello.

Nel frattempo, gli eredi divennero regnanti, finalmente c'era la pace. Per suggellare il trattato, Thalion convocò i suoi amici nel suo regno per il suo matrimonio con Ingla. I due erano molto felici insieme. Le corti dei tre regni si unirono a festeggiare le nozze dei due regnanti. Fu in quel preciso istante che Sirob prese coraggio e si dichiarò a Saeg. La fata rimase sorpresa, lei non lo amava. Per lei, Sirob era il fratello che non aveva mai avuto. Il giovane uomo cadde nello sconforto.

Il giorno dopo, decise di partire. Atrix cercò invano di fermarlo, Sirob era determinato ad allontanarsi dalla fata e partì.

Atrix era addolorato dalla partenza di suo fratello. I suoi amici cercano di confortarlo. Dopo un anno, non aveva notizie di Sirob. Saeg andò spesso da Atrix, i due erano molto legati. Thalion ed Ingla notarono che tra i due stava nascendo qualcosa, purtroppo Saeg doveva sposare uno del suo regno.

Dopo tre anni, Sirob tornò a Rantes. Era stato nelle regioni remote del Nord, aveva incontrato un villaggio di maghi, dai quali apprese i segreti della magia arcana. Era ancora innamorato della bella fata. Atrix lo accolse con entusiasmo. Quella sera ci fu una grande festa e il giorno dopo i cinque amici si ritrovarono di nuovo insieme. Ma qualcosa era cambiato. Saeg era sposata ora, Sirob ne rimase scioccato.

Un tardo pomeriggio, Sirob non trovava suo fratello a Rantes. Si diresse nella Foresta di Entex e lì vide Saeg e Atrix insieme. Gli parve finalmente chiaro tutto: Saeg aveva, dopotutto, fatto una scelta. Sirob si infuriò, creò una sfera violacea di energia arcana e la scaraventò verso un albero vicino ai due distruggendolo. Saeg cercò di calmare Sirob senza successo. Atrix si avvicinò al suo caro fratellino, il quale lo attaccò con un'altra sfera. Questa volta, la sfera era più scura.

Gli occhi di Sirob divennero più scuri, l'odio che provava aumentava ogni secondo di più. Saeg cercò di fermarlo invocando l'aiuto della foresta. Sirob creò una grossa sfera nera e la lanciò verso il cielo oscurandolo e scomparve. Per un mese nessuno ebbe notizia di lui. I tre regni cominciarono a ricevere messaggi dai villaggi esterni dei maghi che chiedevano aiuto. Un mago stava distruggendo tutto, impossessandosi della magia. Era Sirob, era divenuto un mago oscuro.

La guerra fu inevitabile, il primo a cadere fu il marito di Saeg. La pace tra i tre regni finì, il regno degli elfi dichiarò guerra a Rantes, Atrix era colpevole di non aver fermato suo fratello. Saeg e Atrix divennero alleati contro Thalion e Ingla. Sirob muoveva come un burattinaio i fili della battaglia, aveva insinuato l'antico odio nei cuori dei tre regni, che ora combattevano l'uno contro l'altro. Il mago oscuro si divertiva a vedere i suoi vecchi amici litigare tra loro. Dopo due anni di guerra, Saeg riuscì a far rinsavire Atrix e Thalion. I regnanti si resero conto che il vero nemico era Sirob. L'ultima grande battaglia si svolse nel regno elfico: uomini, elfi e fate erano riuniti per combattere gli eserciti di ferro di Sirob.

Dopo una lunga ed estenuante battaglia, Sirob si presentò ai suoi vecchi amici. Era cambiato, non era più quel giovane solare ed estroverso ragazzo di una volta. Saeg, Atrix, Thalion ed Ingla si trovarono di fronte a Sirob, cominciarono a combatterlo. Ingla e Saeg unirono le loro forze per creare un portale dove esiliare Sirob. Il portale era troppo instabile, Thalion si aggiunse per stabilizzarlo, Sirob colpì Saeg, scaraventandola lontano dagli elfi. I quattro amici si resero conto che per esiliare Sirob, i due elfi dovevano sacrificarsi. Atrix cercò di fermarli, Sirob era senza via di scampo ed ebbe un'idea. Ingrandì il portale abbastanza per incorporare anche il regno degli elfi. Ingla e Thalion dovettero decidere, salvare il loro regno e loro stessi o fermare per sempre Sirob. Scelsero la seconda opzione. Thalion guardò Atrix:

-Abbia cura di Drystan!- e tutti gli elfi scomparvero nel portale insieme a Sirob.

Il male era stato sconfitto a caro prezzo. Solo un elfo si salvò. Tornati nel regno di Lett, le balie portarono due bambini in fasce. Atrix prese il piccolo Drystan, diede un bacio alla piccola neonata in braccio a Saeg, guardò la fata negli occhi:

-Addio, mia cara.- baciò la fronte della regina e se ne andò per sempredal regno di Lett.

Ellania: l'Ultimo Elfoजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें