Capitolo 32

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Mi si è spento il PC e le correzioni si sono cancellate. Spero che riuscite a leggerlo lo stesso poi provederò a correggerlo. Non mi da fastidio se me gli segnate.

Buona lettura***

Avrei voluto vederlo, studiare ogni suo lineamento e rimanere ore a fissare i suoi occhi e le sue labbra di cui ormai conoscevo il sapore. Avrei tanto voluto vedere il suo sorriso, le sue guance, il suo collo, tutto di lui, ma non potevo. Ogni volta che salivo un gradino mi ritrovavo a scenderlo, trovandomi sotto un burrone con il buio sempre in agguato pronto a portarmi via con sè impedendomi di vedere la luce. Per ogni volta che cadevo, ogni volta che sprofondavo, mi bastava un suo abbraccio o solamente una sua parola o un gesto d'affetto nei miei confronti e riuscivo ad alzarmi e trovare la luce, una luce segreta  e immaginaria che riuscivo a vedere solo io attraverso lui.

Forse Dio mi aveva dato un'altra possibilità per essere felice, per non sentirmi sola nel buio e questo era il regalo più bello che mi potesse donare.

I nostri nasi si sfregavano fra di loro e non potei non ridere, anche perchè non riuscivo a smettere di farlo. Le nostre risate riecheggiavano nelle pareti della cucina. 

" Non ne ho mai abbastanza di baciarti." Fece strisciare le sue labbra sulle mie lasciandomi in attesa di averne un altro, così gli mordicchiai il labbro inferiore tirandolo verso di me.

" Nemmeno io ne ho abbastanza di te." Dissi dandogli un altro appassionato bacio. 

" Dirai veramente la verità?" Chiesi mentre sentivo le sue braccia avvolgermi.

" Non dovrei?" Rispose baciandomi il collo. Chiusi gli occhi sentendo le sue labbra toccare uno dei miei punti più sensibili.

" Credi che mia madre ti lascerebbe venirmi a prendere?" Domandai. 

" Ti prenderò con la forza." Rispose.

Risi.

" Non lo faresti." 

" Uhm.. lo farei, ma visto che è tua madre e ti ha tenuta in grembo per nove mesi e ha subito un parto urlando e cercando di farti uscire dalla sua vagina..." Disse tutto in un fiato.

" Sarò tanto generoso e ti ruberò così non le farò del male." Scoppiai a ridere.

" Ah, gesto gentile da parte tua." Continuai a ridere.

" Farei di tutto per te Ro." Sussurrò nel mio orecchio facendomi rabbrividire. Era tutto un sogno? Era tutto reale ciò che stava accadendo? 

" Faresti davvero tutto per me?" Chiesi mordendomi il labbro. Avevo la testa appoggiata alla sua spalla, mentre le mie braccia avvolgevano la sua schiena. Era così surreale tutto ciò. 

" Tutto." Rispose. Avrei potuto giurare di raggiungere la stella polare o di volare con Peter Pan nell'isola che non c'è.

" Dobbiamo andare." Sussurrò. 

" Proprio adesso?" Mi lamentai. Non volevo, non volevo staccarmi da lui. Sarei rimasta minuti, ore e forse anche giorni stretta sotto le sue braccia.

" E' tardi e non vorrei prendere a pugni Kyle per la sua ossessione del tempo, perchè mi ha rotto il cazzo." Ghignò.

" Ok" Dissi con un filo di delusione.

Quando mi alzai dalla sedia pestai le schegge di vetro sparse nel pavimento. Zayn si offrì di pulire e io non potei dirgli di no, anche perchè non avrei potuto buttarle nel cestino. Non facevo le pulizie di casa da molto, ma di certo non mi lamentavo.

Usciti di casa pensai a come in questi giorni non avevo potuto prendermi cura di me stessa. Sicuramente le mie sopracciglia facevano schifo e forse avevo addirittura il mono ciglio. Mi toccai sopra le labbra e potei sentire la peluria che sicuramente mi avrebbe fatta sembrare la donna barbuta. Perchè tutto ad un tratto davo peso a queste cose?

Inside you  [z.m.]Where stories live. Discover now