Capitolo 48

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«Niente..» Risi chiudendo la porta una volta che lasciai Cindy andare giù nel locale.

«Ti sei riposato in questi giorni?» Domandai ritornando verso di lui.

Fece un espressione che sembrò mostrare l'opposto ma poi la cambiò facendomi capire che si era rilassato abbastanza. Forse sarebbe stato inutile comprendere il motivo di questa sua assenza, ma come ormai avevo imparato a fare, mi accontentai della sua mezza risposta.

«Dobbiamo parlare..» Disse poi grattandosi il pantalone con l'indice prima di alzarsi.

Aggrottai le sopracciglia mentre lo vedevo superarmi per andare in camera, e un po' titubante presi le buste e lo seguii. Ero tutto d'un tratto tesa e per niente tranquilla, forse era stato il suo tono o ero io che mi stavo solo immaginando tutto.

«E' tutto okay?» Chiesi sorridendo anche se dentro ero con lo stomaco sottosopra.

«Siediti.» Disse, raggiungendolo così sul materasso e lasciando tutto vicino alla sedia.

Mi sedetti  togliendomi le scarpe, forse solo per prendere tempo e sentirmi a mio agio in quest'aria che sentivo invece un po' scomoda, poi incrociai le gambe mentre lui con espressione seria guardava la stanza.

«Di cosa volevi parlare?» Domandai dopo un lungo respiro silenzioso.

«Cosa volevi domandarmi l'altra volta?» Disse puntando gli occhi nei miei e colpendomi di sorpresa.

Schiusi le labbra facendomi così subito ritornare in mente la mia domanda.. molto, molto, stupida. Non credo neanche gliela avrei fatta se fosse rimasto ad ascoltarmi, ero solo stata troppo impulsiva ed affrettata nel fermarlo.

«Non inventartela sul momento.» Mi riprese facendomi sbattere più volte gli occhi, perchè era effettivamente quello che stavo facendo. Non avevo per niente voglia di mettere quell'argomento in mezzo però.

Cercai di pensare a qualcos altro che potesse essere coerente ma non ci riuscii perchè mi chiamò destandomi dai pensieri.

«..O-okay.. » Mormorai per poi sospirare.

..Forse era solo arrivata l'ora che se ne discutesse?

«Volevo chiederti..»  Iniziai mordicchiandomi il labbro e tenendo lo sguardo basso.

«.. perchè mi avevi baciata.» Conclusi sentendo leggermente le parole lasciare la mia bocca, così silenziosamente e in punta di piedi, ma considerandole in quando a pesantezza, il totale contrario.

Magari ero solo io che me ne vergognavo troppo, ma ora pensavo di aver lanciato una vera e propria bomba. Ma.. qualunque altra persona se lo sarebbe di certo domandato. Perchè mi aveva baciato, in un modo così.. diverso, giusto? Mi persi per un attimo nel ricordo, riportata poi alla realtà dalla sua voce.

«Non credo ci sia un perchè.»

«..N-no?..»

«No, non c'è un vero e proprio motivo per cui è capitato.»

Sbattei più volte gli occhi cercando di capire.. mentre quel "capitato" uscito dalle sue labbra sembrava così casuale e di poco conto.

«In.. che senso?» Aggrottai la fronte.

«Che è successo e basta.» Scrollò le spalle.

«Non.. è successo solo una volta però..» Dissi cercando di rimanere calma mentre continuavo a far andare gli occhi su qualunque oggetto fosse presente in questa camera prima del suo viso. Per me era già abbastanza difficile parlarne, queste sue risposte ora lo rendevano solo peggio.

Cinnamon Falls || h.s.Where stories live. Discover now