Capitolo 8

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Continuavo a seguire Harry per quelle vie piene di case diroccate e nonostante non lo sopportassi sapevo che se qualcosa fosse successa con un colpo avrebbe messo a terra chiunque. Continuavo a chiedermi come sapesse tutte quelle cose riguardo mio fratello e mio padre, era in un certo senso frustrante che io ne fossi all'oscuro, a parte qualche notizia che ricevevo nelle cartoline di Natale. Morivo dalla voglia di tempestarlo di domande.

Lo vidi dirigersi verso un locale con un'insegna ingiallita con su scritto "Grower", l'aspetto del quartiere era decisamente migliorato.

Avvicinandomi notai le lettere intrecciate da rovi e rose con un foro di pallottola all'altezza della erre. Qui tutto sembrava aver subìto colpi di quella che interpretai come rabbia o solo futile divertimento.

Harry aprì la porta in legno e rumori e musica uscirono come se avesse appena stappato una bottiglia. Tutto era rinchiuso in queste pareti, attutito dai muri che sentivano solo il bisogno di essere liberati. Trovai l'ambiente più confortante di quello che pensavo.. niente di speciale, piuttosto rustico, ma stava benissimo anche così.. almeno era la cosa migliore che avessi visto da ore. 

Lo seguii mentre avanzava dritto verso il bancone, notando qualche signore già ubriaco sonnecchiare sui tavoli posti ai lati, lasciando così un piccolo corridoio centrale.

«Tom.» Salutò l'uomo di colore impegnato a pulire e a mettere apposto bottiglie di liquore. Questo subito alzò lo sguardo verso di lui e gli sorrise.

«Harry, ragazzo, ti aspettavamo per ieri sera..» Rispose poi dandomi un'occhiata, curioso.

«Ho avuto.. un imprevisto..» Scrollò le spalle, facendogli un cenno verso di me.

«Salve, signore.» Sorrisi imbarazzata, alzando una mano. 

«A quanto pare sembra sia arrivato un nuovo volto in città, come va signorina, tutto bene?» Mi sorrise, mettendosi il panno scarlatto sulla spalla.

«Oh si signore, tutto bene, grazie mille.»

«Niente convenevoli, sono Tom.» Mi porse la mano, che strinsi subito. «Scarlett.»

«Si, ora mi daresti qualcosa da bere?» Chiese Harry annoiato sedendosi su uno sgabello.

Lui si abbassò per prendere una bottiglia e riempì un bicchiere con del liquido trasparente, per poi passarglielo.

«Sei arrivata qui con questo rompiscatole?» Mi chiese ridacchiando mentre Harry gli lanciava un'occhiataccia.

«Già.» Risposi sedendomi sullo sgabello accanto, facendolo ridere. 

Lui iniziò a bere, arretrando subito guardando il bicchiere e poi Tom.

«Ma è acqua!» Disse scocciato, lasciandolo sul bancone. 

«E' solo mezzogiorno Harry.» Fece bonario, mentre sorrideva sotto i baffi alle sue imprecazioni e io cercavo di trattenermi dal ridere. 

Forse Tom era una delle poche persone che poteva prendersi il lusso di trattarlo in questo modo senza passarne le conseguenze.

«Il riccio è tornato allora!» Sentii una voce alle mie spalle e subito dopo qualcuno si buttò su di Harry. 

«Niall, spostati.» Rispose scocciato, allontanandolo.

«Sempre di buon umore!» Sorrise andando per sedersi al suo fianco per poi accorgersi della mia presenza. Lo vidi rimanere sorpreso mentre gli sorridevo imbarazzata.

«Ciao.» Alzò la mano, fissandomi mentre portavo il mio sguardo su di Harry e poi su di lui. 

«Ciao.. io sono Scarlett, piacere.» Mi presentai educatamente.  

Cinnamon Falls || h.s.Where stories live. Discover now