[Fa]

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Se "irritante" era il termine adatto per descrivere Jungkook, "ingenuo" era quello perfetto per descrivere me.

Davvero avevo creduto che dopo il suo comportamento di ieri, mi avrebbe trattato diversamente? Magari anche come un amico?
Dio, ero così stupido.
A quel coniglio non importava più niente di me e il solo fatto che fossi ancora lì a sperare il contrario mi rendeva ridicolo.
Ingenuo e ridicolo.

«Da quello che dici le prove stanno andando bene... Quindi perché hai quella faccia?»

Seduti alla caffetteria, mi stavo lamentando con Jimin della mia orrenda vita e quella era proprio l'ultima cosa che volevo sentire da lui.

«Non stanno andando bene! Se stessero andando bene non continuerebbe a trattarmi come un estraneo» borbottai, imbronciato.

Okay, forse mi importava fin troppo di quella storia ma era solo perché non capivo. Jungkook sembrava avere una doppia personalità quando si trattava di me e questo mi infastidiva.
Con gli altri faceva sempre quello simpatico e carino mentre con me... Con me era come posseduto!

Una delle piccole mani del mio migliore amico si infilò tra i miei capelli, facendomi accennare un sorriso. Lui era l'unica persona che davvero mi capiva. Aveva un cuore troppo grande per questo mondo.

«Ma guarda qui, siamo al completo!»

Un esuberante Hoseok fece il suo ingresso nella caffetteria, seguito dagli altri quattro.
Namjoon aveva il viso coperto da un libro di musica, tanto è vero che Jin lo teneva per un braccio, in modo da non farlo andare a sbattere contro un tavolo... Cosa successa più di una volta.
Quel ragazzo era così sbadato.

Purtroppo, dietro di loro c'era anche la persona che meno volevo vedere.
Era impegnato a parlare di non so cosa con Yoongi e questo mi diede qualche secondo di vantaggio.
Perché non sorrideva così anche quando era con me...?

«Tae? Ci sei?»

Mi voltai di scatto verso Hobi, annuendo freneticamente.
Sentivo lo sguardo degli altri sei su di me e sperai solo di non essere arrossito. Ci mancava solo che il coniglio mi avesse beccato a fissarlo!

«Sí, scusa. Dicevi?»
«Ti ho chiesto come stanno andando le prove. Kook non vuole svelarci nessun dettaglio!»

Mentre si sedevano tutti accanto a me e Jimin, i miei occhi vagarono sul moro, che sembrava fare di tutto pur di evitare il mio sguardo.

«Diciamo che sta andando... Bene...?»

Al mio tono incerto perfino Namjoon distolse l'attenzione dal suo libro, per puntarla tutta su di me.
Come potevo dire loro che avevamo ritrovato la vecchia sintonia per dieci minuti e poi eravamo tornati ad odiarci?
In più il pezzo era tutto fuorché perfetto... Non ci tenevo a fare brutta figura davanti a loro.

«Ragazzino modesto»

La voce di Yoongi ruppe il silenzio, prima che sottraesse la bibita di Jimin, bevendola come se niente fosse.
Il rosa lo guardò esasperato, senza però aggiungere altro, essendo abituato a quel suo comportamento.

D'altra parte, fu Jungkook a rispondergli.

«Oh andiamo! Non è la prima volta che ci sentite suonare. Perché siete così curiosi?» sbuffò, poggiando la guancia sul palmo della mano.

«Perchè suonerete insieme! Solo Yoon ha avuto l'onore di vedervi. E come tuo fratello maggiore sono curioso!»

«Tu sai di non essere davvero mio fratello, vero Jin?»

«Ma se siamo praticamente gemelli!»

«Hyung non ricominciare...»

«ZITTO NAMJOON. SEI SOLO GELOSO PERCHÉ SONO IL KIM MAGGIORE»

«E il più teatrale»

«Stavolta sono d'accordo con Yoongi Hyung»

«Jimin... TU SEI SEMPRE D'ACCORDO CON LUI»

«HOSEOK! MA QUANDO MAI»

«MA QUANDO SEMPRE!»

Rimasi in disparte, a guardare bisticciare quei sei in modo così adorabile.
Avevo trovato in loro degli amici fantastici ed ero contento di poter contare sul loro aiuto.
Certo... Non valeva proprio per tutti tutti ma anche lui mi avrebbe dato una mano se ne avessi avuto bisogno, giusto?

Sentendomi osservato, spostai lo sguardo da Hoseok e Jimin che stavano discutendo su chi dei due fosse effettivamente sempre d'accordo con Yoongi, incrociando un paio di iridi che conoscevo benissimo.

Alzai un sopracciglio, come a chiedergli silenziosamente cosa c'era che non andasse ma si limitò a stringersi nelle spalle, prima di alzarsi dal tavolo, attirando l'attenzione degli altri.

«Mi piacerebbe rimanere qui ad ascoltare i problemi di voi fangirl di Yoongi Hyung, ma devo andare a lezione di piano»

«Fangirl a chi?!»

Il rossore presente sulle guance di Hobi mi fece ridacchiare, notando anche come Namjoon lo prendesse in giro.

Solo quando mi resi conto di cosa avesse detto il coniglio, mi alzai di scatto, poggiando i palmi delle mani sul tavolo.

«ODDIO, DEVO ANDARE ANCHE IO. ASPETTAMI RAGAZZINO»

Salutando con una semplice scompigliata di capelli il rosa, gli corsi dietro, finendo quasi per sbattere contro la porta della caffetteria.

«Che cazzo ti urli. Ci sento ancora, nonostante il mio talento possa essere paragonato a quello di Beethoven»

Alzai gli occhi al cielo, esasperato dal suo continuo esaltarsi.

«Sí, in effetti sei tale e quale al cane bavoso del film. Da oggi in poi ti chiamerò Jeon Jungkane, contento?»

Trattenni una risatina per lo sguardo omicida che mi rivolse, incamminandomi verso la nostra aula.
Non so nemmeno io perché avessi deciso di andarci con lui, dato che tutte le altre volte ci arrivavamo separatamente. Forse l'atmosfera così allegra causata dalle altre cinque note mi aveva messo di buon umore.

«Come sei divertente, Taermosifone»

«Perchè sono hot?»

«Perchè mi fai seccare i neuroni»

E rieccolo.
Il Jungkook che, senza gli altri, rivelava la sua vera natura da stronzo.
La mia non era nemmeno un'offesa tanto pesante!

Sbuffando, una volta in aula, andai a sedermi su una delle tante sedie disposte davanti il pianoforte usato dalla professoressa.
Nemmeno il tempo di sbattere le palpebre che mi ritrovai il moro seduto esattamente accanto a me.
Lo guardai per un secondo infinito, con gli occhi spalancati.

«Vuoi una foto?»

«PERCHÈ TI SEI SEDUTO QUI? NON TI SIEDI MAI ACCANTO A ME!»

La sua mano finí a coprirmi la bocca, rendendomi conto solo in quell'istante che avevo attirato l'attenzione di mezza classe. Oops...

Eppure era un evento totalmente straordinario, quindi non ero riuscito a contenere il mio stupore.

Solo quando capì che non avrei urlato più, mi liberò le labbra, rivolgendomi uno sguardo pieno di disapprovazione.

«Come sei melodrammatico. È capitato, punto»

Pian piano, un sorriso prese forma sulle mie labbra e non seppi spiegarmi il perché.
Stavamo davvero facendo dei passi avanti...?

Per quel giorno decisi di non indagare oltre. Jungkook era seduto accanto a me e mi sentivo felice.




É martedì gente quindi
AGGIORNAMENTO

Mi fa stranissimo scrivere questa storia dal punto di vista di Tae e l'altra di Jungkook omg, hanno pure caratteri totalmente diversi ma va bene

First Love // Kooktae Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora