STARCROSSED

Sei

⭐️||ciao ragazzi, sono tornata!! fatemi sapere se volete che continui questa storia||⭐️

China sul lavello della cucina, Helen si mise a fissare i coltelli sulla mensola. Se fosse riuscita a intrappolare Lucas in un angolo come aveva fatto lui con lei, avrebbe già impugnato uno di quei coltelli. Quello che non capiva era perché. Perché si odiavano? Come mai sentiva tutta quella collera?
A un tratto pensò al sorriso che le aveva riservato Hector, e le venne la pelle d'oca. Fossero rimasti soli, sapeva che lui l'avrebbe uccisa. Non si sarebbe limitato, come Lucas, a fare il bullo, ma l'avrebbe fatta fuori senza pensarci due volte.
Mezz'ora dopo, suo padre rientrò a casa, Jerry si bloccò di colpo e diede una rapida occhiata alla cucina.
Helen era ancora appoggiata al lavello.
<<Ho fatto di nuovo qualcosa di sbagliato?>> domandò, sagrando gli occhi.
<<Perché continui a fare la stessa domanda?>> sbuffo Helen, stizzita.
<<Perché da un po' di giorni ogni volta che arrivo a casa mi guardi come se avessi dimenticato il tuo compleanno o fatto qualcosa di altrettanto imperdonabile.>>
<<E tu l'hai fatto?>>
<<No! Non ho fatto niente! Niente di male>> rispose Jerry impassibile, ma fu tradito dal rossore che gli inondò il collo.
<<Devo chiederti di te e Kate? Hai qualcosa di sgradevole da rivelare?>>
<<Ehi, non c'è niente fra me e Kate. Saremo sempre solo amici>> rispose Jerry con un'aria cupa. Per Helen era chiaro che quella era una decisione sofferta, ma al momento non voleva sentirne parlare.
<<Peggio per te>> replicò Helen scrollando le spalle. Jerry sollevò il mento, meravigliato dall'amarezza che trapelava dalla voce della figlia.
<<Helen, una volta non eri così cattiva.>>
Lei incrociò le braccia e si mise a fissare il vuoto perché lo sguardo triste di suo padre la faceva sentire in colpa. Sapeva dominare la paura di essere perseguitata da fantasmi maligni che salivano dagli inferi, ma non sei quella paura la faceva diventare così perfida. Qualunque decisione stessero per prendere i Delos, sperava che avrebbero fatto in fretta. Helen stava per scusarsi, ma un colpo al portone di casa le risparmiò ogni spiegazione. Jerry andò ad aprire e dopo qualche secondo urlò a Helen di raggiungerlo.
<<Cosa c'è?>> fece sbucando dalla cucina. Sulla soglia di casa c'era un fattorino con dei sacchetti della spesa.
<<Dice che sono per te>> rispose Jerry, mostrando una ricevuta intestata a Helen.
<<Io non c'entro>> spiegò lei al fattorino.
<<È una consegna ordinata da una certa Noel Delos da recapitare a Helen Hamilton. Il conto è già stato saldato>> ribatté il fattorino che non vedeva l'ora di ripartire.
Jerry gli diede la mancia e portò la spesa in cucina mentre Helen leggeva la nota di accompagnamento con la firma di Noel Delos.

Signorina Hamilton,
Sono desolata per l'inqualificabile comportamento di mio figlio oggi al supermercato e spero che vorrà accettare queste poche cose che le ho mandato, anche se non dovesse accettare le nostre scuse. Io so benissimo cosa vuol dire mettere insieme una cena senza niente in casa, al contrario di mio figlio Lucas.
Noel Delos

Helen restò a fissare il biglietto molto più a lungo del tempo che ci aveva messo a leggerlo. Il gesto l'aveva colpita. Era stato di una gentilezza unica. Helen intuì che Noel era diversa senza capire, però, in che cosa si differenziasse dagli altri.
<<Cosa significa"inqualificabile comportamento" , Helen?>> fece Jerry, leggendo da dietro. Helen si accorse che la collera stava montando dentro di lui. <<Cosa ti ha fatto quel ragazzo?>>
<<Niente, papà, tutto bene. La signora esagera...>> rispose, cercando di buttare acqua sul fuoco.
<<E poi non possiamo accettare tutta questa roba. Sono più di cento dollari di spesa>> obiettò Jerry.
<<Oh, insomma!>> mugugnò Helen. Prese fiato e provò a spiegarsi. <<Ok, d'accordo. Oggi io e Lucas abbiamo litigato di nuovo al supermercato, ma è stata una sciocchezza, almeno in confronto quello che è successo l'altro giorno a scuola. Comunque, il fatto è che è stato lui a cominciare e così non ho potuto fare la spesa come avrei voluto. Uno di loro ne avrà parlato a casa, lei non ha capito bene e ha mandato tutto questo ben di Dio, perché a quanto pare è una persona gentile, ma non voglio che tu dica niente e, ti prego, possiamo metterci una pietra sopra?>>
<<Cosa diavolo c'è che non va fra te e quel ragazzo?>> disse Jerry dopo un attimo, completamente allibito. Poi un pensiero gli balenò in mente. <<State insieme?>> domandò con la voce strozzata. Helen scoppiò a ridere.
<<No, non stiamo insieme. Tutto quello che facciamo è cercare di non farci la pelle a vicenda, ma non sta funzionando molto bene.>> rispose Helen, sicura che la verità nuda e cruda sarebbe stata così assurda da essere scambiata per una battuta.
E infatti...
Jerry di rabbuiò <<Finora non hai mai avuto un ragazzo. È ora di fare una bella chiacchierata su quello che fanno gli uomini e le donne quando si vogliono bene?>>
<<No, per nulla al mondo>> rispose secca Helen.
<<Meglio così>> fece Jerry, sollevato. Ci fu un attimo di silenzio. <<Allora... si mangia?>>
<<Si, accidenti!>> Helen si girò sui tacchi e puntò verso la cucina mentre Jerry si precipitava in soggiorno verso il sicuro comfort dello sport alla tv.
Mentre preparava le bruschette con là mozzarelle e i pomodorini e lo squisito olio spagnolo spedito da Noel, Helen pensò a Jerry e al fatto che fosse ignaro alle forze che stavano sgretolando la vita della propria figlia. Con tutto quello che stava capitando, sapeva che forse non avrebbe avuto molte altre serate di cenette succulente e baseball alla tv, ma il pensiero non l'angosciava più come prima. Se i Delos la volevano, potevano anche provare a prenderla. Helen era stufa marcia di essere sempre in collera con il mondo intero. Battersi e uccidere o battersi e morire era esattamente la stessa cosa. Finché fosse riuscita a tenere suo padre fuori da quell'assurda tragedia greca, avrebbe fatto tutto quello che doveva.