Capitolo XI

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Johnaveva preso il suo nome dal padre. Johnson, così si chiamava. Illoro rapporto non è mai stato tra i migliori,specialmente tra padre e figlio. Il loro rapporto andava incrinandosicon gli anni. Johnson a pensarci bene un figlio nemmeno lo voleva,soprattutto se fosse diventato come John. Una testa calda e sicura disè. Avrebbe voluto fermarsi lì, ma la sua voglia di scopare loportò ad avere pure gli altri due marmocchi. Sempre sperando che nonsarebbero diventati come il primogenito.

Findai primi anni Johnson non sopportava quel maledetto bambinopestifero. Girava per la case di qua e dilà giocando con fucili di legno e soldatini. E certe volte avrebbevoluto spaccargli quei fottuti fucili sulla testa.

CrescendoJohn aveva scoperto la caccia, e ben presto diventò la sua piùgrande passione. Incoraggiato dal nonno, prese il suo primo fucile efece la sua prima battuta, portando a casa solamente una lepre. Avevadodici anni.

CrescendoJohn cercava sempre meno il sostegno del padre e andava a trovarlonelle altre persone che frequentava. Amici e ragazze, e spesso silasciava andare con qualche cazzata al bar, ubriacandosi. Ma laquarta volta che si ubriacò torno a casa con un occhio nero e lividisu tutto il corpo.

Lasua prima scazzottata.

Laricordava come fosse ieri, nonostante la sbornia. Probabilmenteperchè furono gli amici a raccontargliela. Aveva quindici anni, e laroba da bere la offriva il loro amico più grande, Frank. La vodkache gli infiammava lo stomaco, quella bella ragazza al tavolodall'altra parte del bar... e il suo ragazzo. Bastarono due colpi eJohn fu fuori dal bar, probabilmente scagliato da quel bastardo chegli aveva soffiato la ragazza.

Oalmeno secondo lui.

Perpoco non gli rompeva pure la mandibola.

Daquella sera il padre fu ancora più severo, proibendogli di uscire lasera con gli amici, e John cominciò ad allenarsi. Voleva diventarelui il ragazzo più forte del suo paese.

Zoefu poi la prova definitiva che lui voleva essere un bravo ragazzo, equesto lo spinse e lo incoraggiò ancora di più.

Zoenon era solo la ragazza che amava. Era anche uno sfogo e unadistrazione, e ogni tanto il suo sfogo scivolava sul sesso. A lettoera capace di essere l'essere più puro, la colomba, ma anche ilpeggior animale. Alcune volte litigarono anche per la sua troppairruenza.

Mail rapporto col padre si incrinò drasticamente quando John erascappato di casa dopo aver litigato con Zoe. Appena tornato a casa fupicchiato da Johnson, che urlava e sbraitava le solite cose che unpadre incazzato sbraita al proprio figlio.

"Irresponsabile!","Mi manchi di rispetto!" "Devi obbedirmi!", e i vari "Testadi cazzo" e "Sarebbe stato meglio se non fossi nato".

Madopo la morte della mamma tutto era cambiato.

Johnson,da uomo forte e autorevole, si era lasciato andare al passare deltempo, e ora, nonostante avesse poco più di quarantacinque anni, lavecchiaia sembrava prendere il sopravvento.

Avevavoglia, ma soprattutto bisogno di redimersi e tornare quello di unavolta, e per la prima volta si accorse che in tutti questi anni erastato un pessimo padre.

Ela proposta di John fu per lui un buonissimo motivo per cambiare.


GhiaccioWhere stories live. Discover now