UNA ROSA TRA LE DUNE (Cap.6)

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"Lei è la benvenuta, signorina Bouvieur, il mio nome è Khaled." La salutò il maturo tuareg con un perfetto francese, poi proseguì:" L'affido a mia figlia Harima, le fornirà tutto ciò di cui ha bisogno."

La donna rimase a fissarlo sbigottita , non si aspettava tanta cortesia dopo averlo visto discutere vivacemente con Karim a causa sua , non si trattava di una sua sensazione , sentì chiaramente il suo nome uscire dalle labbra di un Karim nervoso.

Harima non tardò ad arrivare, questa si fece avanti timidamente e dopo aver annuito alle parole del padre, fece cenno a Nicole di seguirla.

"Adesso Karim mi dici cosa pensi di fare con quella ragazza ?"

"Non lo so Khaled, devo ...devo riflettere...all'inizio era facile."

"Che significa all'inizio era facile?!" Fece eco Khaled.

Karim non rispose e l'uomo continuò:"Hai commesso una sciocchezza, un gesto insensato!"

"Lo so, ne sono consapevole!... ma cosa potevo fare?...dovevo fermare in qualche modo mio fratello. Se avessi detto la verità a Nicole, sono sicuro che non mi avrebbe creduto,  se l'avessi convinta a rinunciare... pensi che Abdalkadir le avrebbe detto un arrivederci e grazie?"

Khaled rimase per un attimo a fissarlo interdetto , poi con un respiro profondo affermò:" Forse non hai tutti i torti, ma adesso devi pensare a cosa farne di lei."

" Qualcosa escogiterò, ho bisogno solo di tempo ."

"Tu ami quella donna è così? " chiese il vecchio tuareg.  Alla domanda Karim non rispose.
"E allora... sto aspettando." insistette Khaled.

" Forse sono solo convinto  di amarla...forse il mio è solo per il bisogno di una donna!" affermò con rabbia.

"Lei, cosa prova nei tuoi confronti?"

"Forse come me ,anche lei si è convinta di amarmi." affermò evitando lo sguardo del vecchio tuareg.

"Conosce tutta la storia sul Sangue Di Allah?"

"Si, la conosce ."

"Conosce la tua vera identità?"

"No...e non voglio che lo sappia." rispose deciso.

Khaled riusciva sempre a mettere a nudo l'anima di Karim, dove per il momento sembrava regnare il caos. Era certo che Karim amava Nicole, come era certo che il sentimento che questo provava gli faceva paura, fino a portarlo a nascondersi dietro l'identità di un tuareg per dissuaderla.

"Figliolo...penso io di avere la verità, quella verità che la tua ragione si rifiuta di accettare; lei ti ama quanto tu l'ami , vi si legge negli occhi. Gli occhi sono lo specchio dell'anima , non possono mentire." affermò dandole  una pacca sulle spalle per poi allontanarsi.

Karim si sedette sulla sabbia e prese a riflettere. Cosa ne avrebbe fatto adesso di Nicole? ... Khaled aveva ragione, il sentimento che provava verso Nicole cresceva dentro di lui ogni minuto di più, nonostante la parte razionale cercava di combatterlo. L'amore rendeva deboli, non avrebbe sofferto un'altra volta per colpa di una donna, ma le sensazioni regalati da baci scambiati, il  tocco leggero, impaziente di sperimentare giochi proibiti delle dita sottili di Nicole, tornarono nella sua mente. La notte che l'aveva immobilizzata nel letto a Daklha , la sua delicata pelle profumava di Rosa. Quell'essenza gli era entrata nelle vene e si era mescolata al suo sangue.

Il giorno aveva lasciato ormai posto alle prime ombre della sera. All'orizzonte il colore azzurro si combinava con il colori dorati del tramonto .

"Karim... " La voce di Nicole risuonò alle sue spalle.

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