Rei

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"Allora Shoko, che hai fatto ieri?"

Soltanto questa domanda mi mise a disagio, non sapevo che rispondere perché il giorno prima erano successe un sacco di cose, così insolite che non erano adatte per una domanda in quella situazione.

"Bhe, sono rimasta in casa a leggere un libro... Non ho fatto niente di che, tu?"

Lei sorrise, alzò un po' il capo e guardò verso l'alto, poi chiuse gli occhi e parlò:

"Io sono stata al centro commerciale con il mio migliore amico... Speravo diventassimo più che migliori amici ma non é successo nulla, peccato."

"Ah si ti posso capire..."

Forse era meglio non dire quella frase, potrei entrare in discorsi che non voglio affrontare...

Lei mi guardò e fece uno strano sorriso:

"A te invece... Piace un ragazzo?"

Il mio battito diventò più veloce ed all'improvviso iniziai a guardare in terra, ero imbarazzata ed un po' confusa.

É stato per colpa della mia frase vero? Non so che dire... Perché effettivamente non so se lui mi piaccia... Cioé no. Non mi piace, semplicemente la sua particolarità mi affascina... Tutto qua.

"No... Nessuno."

"Ah capisco... Però ho come l'impressione che invece ti interessi qualcuno... La tua reazione alla mia domanda era insolita e ti ha turbato un po'... Poi ti vedo sempre pensierosa... É un mio presentimento"

No... Si sbaglia, a me non piace, l'ho visto ieri per la prima volta, é impossibile, poi é pericoloso, ho promesso a Yuri che sarei rimasta al sicuro... Non può essere.

Avevo come un nodo alla gola, i miei occhi si stavano riempendo di lacrime e mi iniziarono a tremare le gambe... Ancora non capivo che mi stavo contraddicendo da sola.

"Shoko? Tutto Bene?"

Io rimasi zitta perché non riuscivo a parlare cercando di trattenere il pianto, stavo provando a calmarmi, eppure appena mi tornava tutto in mente mi sentivo come un macigno sulle spalle... Provai a rispondere ma la mia voce risultò cupa ed insicura:

"Si... S-sto benissimo."

Improvvisamente sentii il calore del braccio di Rei sulla mia schiena e poi la sua voce pacata:

"Scusa."

Al sentire di quella parola scoppiai in lacrime e non capivo a cosa stessi pensando, la mia mente era un casino... Rei aprii la sua cartella, prese un pacchetto di fazzoletti e ne tirò fuori uno; poi mi levò le mani dal viso e mi guardò negli occhi sorridendo in modo rassicurante:

"Stai tranquilla, non pensare al male, pensa a qualcosa di positivo."

Con il fazzoletto mi asciugò le lacrime e con una mano mi scompigliò i capelli:

"Dai ora non sei più triste, sei arrabbiata perché ti ho scompigliato i capelli giusto?"

Mi scappò una piccola risata e lei sorrise soddisfatta.

In lei c'è così tanta positività... É riuscita a sollevarmi il morale così... Spero che la nostra diventi una vera amicizia.

Arrivò il momento di scendere.
Mi avvicinai all'uscita insieme a Rei ed appena il treno si fermò andammo insieme a scuola.
Mi sentivo quasi un'altra persona...

Sono sempre stata abituata a stare da sola... Non ho mai avuto il coraggio di approcciarmi alle persone e loro non mi hanno mai calcolato... Lei per prima mi ha rivolto la parola ed ha cercato in tutti i modi farmi sentire a mio agio... mi sembra incredibile.

Entrammo a scuola insieme a tutta la folla ed andammo in classe mentre parlavamo della sua giornata di ieri. Mi sedetti ed aspettai il suono della campana.

Taisho... Non l'ho più visto... No, non devo pensare a lui.

Le lezioni iniziarono e come al solito stavo guardando fuori dalla finestra... Ad un certo punto abbassai lo sguardo sul mio banco e notai una scritta:

"Alle 4 vieni a vedere i ciliegi con me?"

Mi voltai verso Rei e le indicai il massaggio, lei aguzzò la vista e mi guardò con aria perplessa senza capire... Mi voltai e strappai un pezzo di carta scrivendoci sopra:

"Hai scritto tu il messaggio? Se si, ti dico che va bene."

Glielo passai, lo lesse e mi fece no con il capo. Abbassai la testa e provai un po' di paura...

Se non é stata lei, allora chi è stato?

Il freddo nella stanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora