Scuola

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Mi ero calmata...
Lentamente rivolsi il mio sguardo al corridoio che avevo alle spalle e mi
incamminai per entrare in classe, ormai non c'era più nessuno in giro per la scuola, e la campana stava per suonare.
Vedevo la mia classe, era davanti ai miei occhi, ma non riuscivo a fare quei pochi passi per varcare l'entrata, mi avrebbero guardato tutti.

"Guarda che se vuoi puoi entrare"

Parla con me? Con tanta gentilezza? É una ragazza con un viso angelico ed ha un sorriso inimitabile.

Non sapevo che dire:

"Ah emh si grazie, immaginavo ma-

"Sai, io mi chiamo Rei, piacere di conoscerti"

Mi ha interrotto apposta perché aveva capito che mi sentivo in difficoltà, e mi ha fatto sentire a mio agio...

"Ah emh, piacere... Shoko... Shoko Hayashi"

"Ah si, io mi chiamo Rei Inoue"

Inoue? Dove lo avevo gia sentito?
Eppure é una ragazza nuova...

Rei mi salutò ed andò a sedersi in uno dei banchi infondo, nel posto esattamente dietro al mio... Avevo notato che il ragazzo, Taisho, non era in classe con me, mi sarebbe piaciuto sapere in che classe fosse...
La professoressa iniziò a parlare ed eravamo tutti zitti... Non riuscivo a mantenere l'attenzione ed il mio sguardo era sempre rivolto alla finestra e riflettevo... Pensavo a Taisho, in continuazione, non vedevo l'ora di reincontrarlo e parlargli un altra volta, ma dall'altra parte non volevo rivederlo, era un casino...
Per tutte le ore di lezione rimasi al mio posto, nel mio mondo...
Era ormai l'ora di uscire e mi sentivo come "pesante"... Mi alzai dalla sedia, presi la cartella in mano e feci qualche passo, poi mi fermai.
Ebbi un attimo di freddo e stavo come tremando, il mio sguardo era fissato su di lui...
Era lì, fermo alla porta della classe che guardava il terreno... Non capivo perché fosse lì.

Mi sta aspettando? Sono l'unica ad essere rimasta in classe...

"Shoko eh"

Un brivido mi attraversò dalla testa ai piedi, i miei muscoli erano rigidi e non riuscivo a dire nulla.

Come sapeva il mio nome? Io non glielo avevo mai detto.

Alzò lo sguardo, mi guardò negli occhi e sorrise leggermente rimanendo col viso inclinato verso il basso.

"Hai paura di me? Noto la tua esitazione, e noto come tu sia l'unica a sentire la mia presenza in tal modo."

Si. Ero terrorizzata.
Non sapevo come reagire ed era come se non riuscissi a comandare il mio corpo, che era rigido come se fosse di ferro.
I suoi occhi erano ancora rivolti verso di me, mi stava fissando e come "immobilizzando"... Dovevo dire qualcosa. Non potevamo rimanere a fissarci per ore, anche se una parte di me avrebbe voluto...

"Ecco... Noi non ci conosciamo, perché, Taisho, mi rivolgi la parola?"

Lui chiuse gli occhi e sorrise di nuovo:

"Perché sei stata tu la prima a notarmi"

Io... l'ho notato?
É vero, forse la prima cosa che avrei notato sono i suoi atteggiamenti insoliti, freddi;
poi il suo sguardo... Spento ma profondo, deciso...

Ogni volta che lo vedevo dentro di me scattava un casino, un sentimento dolce ma circondato dal terrore.

"Shoko, ho studiato a fondo i tuoi atteggiamenti,"

Lentamente si stava avvicinando a me, la mia frequenza cardiaca stava aumentato a dismisura ed ero come in apnea,e quel solito maledetto brivido, passò per tutta la colonna vertebrale.

"Però stai attenta,"

Era sempre più vicino, sentivo il suo leggero respiro sul mio viso e riuscivo a percepire l'odore della sua pelle, il mio battito per un momento sembrava bloccato.

"potrei essere,"

Le sue labbra distavano a forse due centimetri dalle mie, io ero tremante e sudavo freddo.

"pericoloso."

Senza allontanarsi accennò quel suo solito sorriso malizioso, mi guardò negli occhi e lentamente si voltò per poi avvicinarsi alla porta ed uscire dalla mia classe.
Ero ancora immobile, lì in mezzo alla classe; non c'era alcun rumore se non qualche raro soffio di vento fuori dalla finestra... Il mio sguardo era congelato e stavo come piangendo. Le mie gambe cedettero e mi ritrovai in terra con mille domande in testa, ma senza alcuna risposta...

Come é stato possibile? L'ho incontrato per caso questa mattina e l'ho visto qualche volta senza mai parlargli, come é potuta andare così? E poi non lo capisco questo mio sentimento di paura... cosa sta succedendo? Lui...chi é?

Stavo guardando il soffitto e lentamente i miei occhi si chiusero.

Il freddo nella stanzaWhere stories live. Discover now