~White Angel~

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Fredie
"Fredie, siamo in ritardo!"urlò zio dal piano sottostante ricordandomi che mi dovevo sbrigare a vestirmi per andare con lui a lavoro. Scesi dal letto con una lentezza più unica che rara, mi avvicinai all'armadio cenere cercando di decidere che cosa mettere

"Ma sei caduto nel cesso!?" Urlò provocando una mia grossa risata, sentii la porta cigolare e dalla porta entrare uno Zayn perfettamente vestito e pettinato che mi guardava con un sopracciglio alzato per non scoppiare a ridere come un matto

"Ma sei ancora in pigiama?! È mai possibile che sei sempre in ritardo" disse avvicinandosi all'armadio e prendendo dei jeans azzurro stretti e a vita bassa, con un felpone bianco

"È arrivato quello che ci mette trenta minuti per sistemarsi i capelli" dissi prendendo i vestiti dalle sue mani e lasciando un bacio sulla sua guancia mentre ridevo

"Almeno io sono puntuale, non certo come una persona.." gli feci la linguaccia e incominciai a vestirmi con gli abiti dati, una volta finito mi avvicinai allo specchio e mi sistemai i capelli, scesi le scale e mi sedetti sul divano accanto a zio, il quale era impegnato a guardare Istagram, appena mi vide fece un sorriso lasciandomi un bacio sulla guancia e scompigliandomi i capelli

"Nonono, ci avevo messo un quarto d'ora per sistemarli in quel modo!" Mi lamentai provocando delle grossolane risate da parte sua

"Andiamo Tomlison" gli feci la linguaccia e uscimmo di casa verso lo studio di registrazione

Louis
Era passata una settimana da quando Fredie aveva passato la notte qui e due settimane da quando mi aveva lasciato seduto sul divano con le mani nei capelli e con le lacrime che scendevano sul mio viso come fosse niente, ma soprattutto con un peso che spingeva sul  cuore come per romperlo. Sospirai pesantemente mentre scendevo dal letto per andare a lavoro, avevo chiesto molte volte se potevano prolungare questa pausa, ma l'unica risposta che ricevetti fu un chiaro e forte "no"

mi avvicinai all'armadio e presi dei pantaloni di una tutta gialla e una felpa bianca, scesi le scale e uscii di casa verso lo studio di registrazione. Arrivato salutai tutti i miei collaboratori con una stretta di mano e con un mezzo sorriso più falso della pubblicità dei dentifrici. Entrai in cabina e incominciai a registrare il mio ultimo singolo Kill my Mind, avrebbe dovuto uscire qualche mese prima, ma con tutto quello che mi era successo non era facile continuare.

"Yuo kill my mind raise my body-" mi fermai a causa di una stonazione a causa delle mie lacrime, non ce la facevo a continuare

"Ve bene Louis, puoi fare una pausa" e con questo uscii dalla stanza andando a prendere un caffè, ma nel mentre quella poltiglia schifosa chiamata "caffè" scendeva nel bicchierino vidi un ciuffo biondo attraversare il corridoio, senza pensare gli corsi dietro, ma nel corridoio non c'era anima viva, stavo diventando matto, lo vedevo dovunque. Stavo per tornare in sala registrazione, ma mentre stavo per passare davanti alla macchietta del caffè lo vidi, era lui, ne ero più che sicuro. Prese il caffè che la macchina gli aveva dato e camminò con un sorriso sul volto verso la stanza di Mike, lo seguii con curiosità, entrò nella stanza dando il caffè a Zayn e stringendolo in un abbraccio e lui ricambiò con un bacio sulla resta, un bacio che mi fece infuriare

"Che cazzo fai?! Non provare a toccare mio figlio, stronzo!" E con questa frase tutti i presenti in quella stanza si girarono verso di me; Zayn impallidì e il suo sorrisò svanì in un istante, Fredie mi guardava con disgusto e con le lacrime agli occhi

"Louis, ti posso spiegare, non è come sembra" cercò di parare il tutto Zayn, ma questa palla non l'avrebbe mai presa

"Papà" disse Fredie con in filo di voce e con sguardo basso

piano d'argento Freddie TomlisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora