"Oh. Prosegui pure, se vuoi." disse Sharon.

"Sei... sicura? - tentò Magnus - Rivedrai esattamente le stesse cose che hai visto la notte della morte di tua madre. Sei pronta ad affrontare di nuovo la sua scomparsa?"

Sharon sorrise tristemente, più per farsi coraggio che per altro.
"No, ma d'altronde non faccio mai quello che voglio."

Ed ecco che Magnus schioccò le dita.
Nel fumo, si distinse la figura di Sharon, che non era altro che vapore, mentre arrivava in casa dopo la serata passata al Pandemonium.

"Mamma, sono a casa. - diceva la Sharon del ricordo, mentre lasciava le chiavi sul mobile all'ingresso - È la prima sera da quando sono di guardia al Pandemonium che non ci sono demoni! Roba da segnare sul calendario, che dici?"

A rispondere alla ragazza non fu la voce della madre, ma solo il silenzio.

"Mamma?" ritentò.

La giovane Shadowhunters del ricordo corrugò la fronte e salì le scale per raggiungere l'atrio della zona notte della casa.

E quel che vide le attanagliò lo stomaco.
La madre, riversa a terra con la bocca aperta, dalla quale le sgorgava il sangue, stava rannicchiata per fermare l'emorragia, probabilmente, ma la figlia non poté ignorare la chiazza di sangue sul pavimento che si allargava accanto al corpo della madre.

Alla Sharon del ricordo mancò il respiro, così come a quella attuale, d'altra parte, l'unica differenza era il cercare di non scoppiare a piangere.

La Sharon del ricordo cadde in ginocchio, incredula e con gli occhi lucidi.

"Sharon... - biascicò la madre - Demone..."

Ebbe appena il tempo di girarsi che un demone Du'Sien, o Eidolon - dal ricordo ora si vedeva con chiarezza - era dietro di lei, pronto ad ucciderla, ma lei si difese con una spada angelica e, proprio mentre fece per affondare la lama nella sua pelle appiccicaticcia e ripugnante, il demone svanì per conto suo.

Sharon si voltò a guardare un'ultima volta la madre.
Aveva gli occhi chiusi, il petto non andava più su e giù, segno che aveva smesso di respirare.
Era morta.
Davanti a lei.

E fu allora che la Sharon del ricordo si precipitò giù per le scale, uscì di casa e iniziò a correre, le lacrime che le rigavano il viso.

La Sharon del presente osservò la nuvola di fumo che era il suo ricordo ruotare su sé stessa, prima di avvicinarsi a lei e, con uno schiocco di dita da parte di Magnus, scomparire dall'appartamento ma riapparire nella sua testa.

Ancora si sforzava di non piangere.

"Per l'Angelo, è stato tremendo." osservò Alec, alzandosi dal divano per avvicinarsi ai due.

"Lo è di più vederlo dal vivo."

"Bene, so che è una situazione parecchio tragica, ma ora dobbiamo gioire. - intervenne Magnus con il suo solito fare da ottimista - Sappiamo con certezza di star cercando un Eidolon."

"Siamo stati contro un sacco di Mutaforma, dal ragazzo dai capelli blu al Pandemonium, quando abbiamo conosciuto Clary, fino ai due poliziotti che Jace ha ucciso." disse Alec.

Sharon si voltò di scatto verso Alec.
"Jace ha ucciso due poliziotti?" domandò stupita.

Lui chiuse gli occhi per mantenere la pazienza.
"Non erano poliziotti. Erano Eidolon, appunto."

"Anche io ho visto un Eidolon in azione. Era il lontano 1857, quando..."

"Non ci interessa la storia della carrozza di Owens, Magnus, me l'hai già raccontata innumerevoli volte. - lo interruppe nauseato Alec - Piuttosto ragioniamo..."

"Gli Eidolon non sopportano la luce del sole. - notò Sharon - Quando ha ucciso mia madre poi si è vaporizzato, ma era notte inoltrata e inizia ad albeggiare già per le cinque e mezza del mattino, perciò non deve essere andato lontano. Credo... credo che si sia trasformato in un umano. Solo in quella forma sopporta la luce solare."

"Ottima osservazione. - fece Alec - Quindi dobbiamo ipotizzare che sia diventato un umano... ma che corpo ha preso? C'era solo tua madre, morta, nella stanza, e te..."

A Magnus si mozzò il respiro.

"Che c'è?" fece Alec confuso.

Magnus guardò Sharon inclinando il capo, quasi spaventato per lei.

"Hai... qualche sintomo o qualche cosa...? Sharon, biscottino, dillo, se hai qualcosa di strano..."

"Non capisco. - continuava a ripetere Alec - Cosa c'entra con l'Eidolon se lei sta bene oppure no?"

Sharon spalancò gli occhi. Aveva capito il dubbio del Sommo Stregone.
"E se... se fossi io l'Eidolon?"

----

Spero che, se avete visto il film 'città di ossa' con Lily Collins, abbiate colto la citazione dei poliziotti... 😅

𝐎𝐑𝐈𝐆𝐈𝐍𝐒: 𝐎𝐧𝐞 𝐈𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢𝐭𝐲 || Alec LightwoodWhere stories live. Discover now