Capitolo 10

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Will's pov

Mike si stava comportando in modo strano.

Era tutta la mattinata che stava flirtando con me.

Mi sorrideva, faceva sfiorare le nostre gambe e mi lanciava degli sguardi che non avevano nulla di buono.

Cosa stava succedendo?

Dustin e Lucas si chiusero la porta alle spalle e io fui tentato di seguirli, non lo feci.

«Will...» Mike mi si avvicinò piano e prese il mio viso tra le sue mani. «Ho letto la tua lettera...»

Rimasi senza fiato.

Come gli era arrivata la mia lettera?

Aveva letto la mia dichiarazione d'amore quando la sera prima gli avevo detto espressamente di essere gay...

Dio mio, avevo il cuore fermo da più di quindici secondi.

Mi sembrava di non riuscire più a respirare.

«Anche io ti amo Will. Mi è servita la nostra separazione per capire quando fossi fortunato ad averti.» rafforzò la presa sul mio volto e poi le sue labbra, finalmente, si poggiarono sulle mie.

Il momento che attendevo da sempre era finalmente arrivato.

Le sue labbra erano incastrate con le mie alla perfezione, come due pezzi combacianti di un puzzle.

Delle scosse elettriche mi percorsero tutto il corpo, nonostante fosse solo un leggero contatto, sentivo tutto il corpo tremare per l'emozione.

Mi sentivo felice, il vuoto dentro di me, che sentivo da anni e anni, si era finalmente colmato.

Non si può descrivere a parole quello che stavo provando, so solo che era la cosa più bella che mi fosse mai capitata.

Mi sentivo libero, unico.

Stavo bene.

Era mio.

L'unico pensiero che avevo era quello che finalmente, dopo anni e anni di sofferenza, Mike era diventato mio.

Quella benedetta lettera, non avrei mai smesso di ringraziarmi per averla scritta e per non averla buttata.

«Non fa lo stesso effetto che baciare una ragazza.» Mike come al solito rovinò il momento di beatitudine con una battuta fuori posto.

Scossi la testa e poggiai la mia testa nell'incavo del suo collo.

Io ero fidanzato e lui era fidanzato, ma in quel momento non mi importava nulla.

Eravamo solo noi due, solo noi e nessun'altro.

Tutti i problemi erano svaniti nell'aria, tutte le preoccupazioni erano sparite.

Non c'era altro che il nostro amore che riempiva l'aria con la sua potenza.

«Io non posso saperlo, non ho mai baciato una ragazza.»

«E un ragazzo?» il suo tono improvvisamente geloso mi fece sentire ancora più felice, per quanto fosse possibile.

«Sì.» sentii le sue braccia stringere il mio corpo e poggiò il suo mento sui miei capelli.

«Da adesso non bacerai mai più nessuno al di fuori di me, chiaro?» mi sentii riempire di una gioia sempre più forte.

Stavo sorridendo così tanto che quasi mi facevano male le guance.

«Lo stesso vale per te.» alzai lo sguardo e incontrai il suo.

Era così pieno di gioia, chissà se anche i miei occhi erano così felici.

Unii in un nuovo bacio le nostre labbra e mi sentii subito felice e pieno di amore.

La sua lingua entrò nella mia bocca e il bacio si trasformò presto in una danza di lingue.

«Ti amo.» si staccò per primo dal bacio.

Lo strinsi a me e sorrisi.

«Ho capito.» lui mi diede uno scappellotto dietro la testa e io risi.

«Dai... in fondo ti amo anche io.» ridemmo insieme, felici come la Pasqua.

Eravamo così... completi.

Insieme noi eravamo completi.

Ci completiamo a vicenda.

Sottosopra||bylerWhere stories live. Discover now