13. Non più la stessa famiglia

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«È una lei» Confermò Gara «Una femmina mutaforma»

«E l'hai vista?» chiese Cherry, stringendo i pugni

«L'ho combattuta» Gara sorrise appena, ma la sua aura arancione fece un leggero guizzo agli occhi della signora Douglas

«E com'è?».

Gara descrisse qualcosa che somigliava ad un incrocio fra una iena e un lupo, ma più grande di entrambi, con muscoli leonini e il pelo giallo e ispido, che si muoveva ad una velocità sovrannaturale. Aveva ucciso due uomini della squadra di caccia prima che loro potessero sollevare i fucili, sorprendendoli alle spalle e spezzandogli il collo con un morso solo, poi era saltata contro Gara, che si era difesa con il coltello infilandolo tutto nel collo della bestia. Si erano guardate negli occhi. Quelli della lupa erano di un color oro assolutamente stupefacente e brillavano come fuoco intorno alle pupille strette a capocchia di spillo, iniettate di una follia animalesca. Gara aveva provato a usare il suo potere, di immobilizzare la bestia con lo sguardo, ma non ci era riuscita e per un istante aveva provato una paura viscerale... questo, però, non lo raccontò alla sua famiglia. Nessuno doveva sapere del suo momento di debolezza.

«Pensavo di averla uccisa» Disse la donna «Qualunque animale sarebbe morto con un colpo del genere, aveva venti centimetri di coltello conficcato nel collo».

Ma la bestia non era morta, aveva ruggito mentre il sangue colava copioso dalla ferita e con gli artigli aveva colpito il braccio di Gara che reggeva il coltello, strappandole il giubbotto e straziandole la carne, aprendola come se fosse stata una fragola matura, costringendola a lasciare andare il coltello.

«Nella nostra squadra di caccia» Continuò a raccontare la signora Gale «C'era una donna, Hannah Potter, che ha la capacità di produrre e manipolare il fuoco. Un potere strabiliante, davvero»

«È una supereroina!» esclamò Cherry «Ha anche combattuto contro Werhunter e Bloodhound, una volta»

«Già» Gara annuì «E per fortuna che c'era. È stata lei a salvarmi la vita, sputando fuoco contro il lupo. Sembra che l'unica cosa di cui questa bestia abbia paura sia il fuoco, ma è pericoloso combatterla così, perché il rischio di incendi è alto nella zona in cui caccia. In ogni caso, dopo questo attacco ci sono state ulteriori ricerche, che hanno rivelato che non si tratta di un animale, ma di una persona, e così io non sono più utile...».

Era la dichiarata inutilità che faceva ribollire la rabbia di Gara: lei avrebbe voluto partecipare comunque alla caccia, affrontare la preda perfetta senza usare i suoi poteri, ma le era stato categoricamente vietato di partecipare ancora ai tentativi per l'abbattimento del mostro, tanto più ora che si sapeva che l'animale era in realtà una persona e i tentativi di abbattimento si erano trasformati in tentativi di cattura.

«Vogliono fargli un processo» Gara soffocò una risatina «Un processo regolare, ad un lupo che uccide la gente. Ho guardato negli occhi quella bestia e, credetemi, non ha più niente di umano. Non può parlare o ragionare. Non so cosa sia successo, se non sappia più usare il suo potere, se è il potere stesso che l'ha portata alla follia o se ci siano state altre cause, ma quella donna non è più una donna».

Cherry rimase impressionata dalle parole di sua madre. Fin da piccola era stata esposta al mutevole mondo dei poteri e ne aveva visti di ogni genere, perciò credeva di sapere come questi potevano cambiare una persona e la percezione che ha di sé. Aveva visto ragazzi capaci di cambiare la forma del proprio naso, che lo adattavano a seconda del personaggio che gli piaceva in quel momento, e ragazze capaci di piangere lacrime acide che dovevano sempre contenere le proprie emozioni per evitare di sciogliere tutto intorno a loro, compresa la pelle del proprio volto, e domatori di serpenti, di grilli, di mosche, persone in grado di mangiare e digerire il metallo, gente che poteva farsi crescere più dita, gente che poteva fischiare così forte da rompere i vetri delle finestre e i timpani dei presenti, sensitivi capaci di prevedere pochi secondi del futuro, se si concentravano molto forte, e ragazzi costretti a portare sempre le cuffie perché le loro orecchie sensibilissime erano disturbate da ogni suono, ma tutta questa gente, questa bizzarra e variegata gente, aveva una cosa in comune: erano umani. Diventare qualcosa che non lo era, un animale, era... folle. Sbagliato.

Shadowfawn - La Ragazza IpnoticaWhere stories live. Discover now