Capitolo 5 - Parte 7

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E' troppo tardi per decidere. Il quarterback si staglia davanti a noi, gonfiando il petto con aria compiaciuta. Sarah e io ci scambiamo un'occhiata disperata.

Loan: Ciao, Giuly. Ne è passato di tempo...

La sua voce si smorza e lui mi guarda come se fossi la ragazza più bella che abbia mai visto. Tossisco leggermente per riportarlo alla realtà.

Loan: Ehm... Che cosa volevo dire? Ah, certo! Ne è passato di tempo, dove sei stata? Sam era certa che ti fossi ritirata.

Sarah: Sì, è quello che pensavamo. Ehi campione! Ci sono anch'io, nel caso non mi avessi notata.

Loan: Ciao, Sarah. Non essere gelosa, bella. Ti tengo come dessert.

In tutta risposta, Sarah simula un conato, ma Loan non coglie l'indizio e torna a rivolgersi a me.

Giuly: Ciao, Loan. Sì è passato un po' di tempo...

Loan: Dai, sputa il rospo. Girano diverse voci sul tuo conto...

Non devo sforzarmi troppo a immaginare chi le abbia sparse. C'è sicuramente lo zampino di Samantha.

Giuly: Saresti così gentile da dirmi cosa si diceva di me? Che razza di bugie sono circolate?

Loan: Oh, ti giuro che io non ho creduto a nessuno. Tranne forse a chi diceva che i Bartholy ti tenevano prigioniera...

Giuly: Oh, per l'amor del cielo! Sappiamo che odi i Bartholy, ma credere una sciocchezza simile... svegliati, Loan!

Loan: Mettiti nei miei panni! Mia Cooper è svanita nel nulla, per cui ho pensato che i Bartholy ti avessero chiuso in cantina.

Non ci credo! È inquietante!

Sarah: Sei un vero idiota, Loan. Non pensi mai prima di aprire bocca.

Loan: E tu sei sempre la solita megera, sempre a rimestare tutto.

Senza alcun preavviso, Loan si lancia verso Sarah con le mani di fronte a sé, come un lottatore di sumo che spinge il proprio avversario fuori dal ring. Sarah cade dalla panchina, atterrando pesantemente con il sedere. Troppo scioccata per reagire, ci giriamo verso Loan, che si siede accanto a me con aria trionfante. Sono tanto scossa dalla sua sfacciataggine quanto dalla sua violenza. Che gli è preso? Sfruttando il fattore sorpresa, Loan mette un braccio sopra le mie spalle. Mi raddrizzo all'istante. All'improvviso, sulla sua testa inizia a scorrere una bibita. Loan balza in piedi, scuotendo vigorosamente i capelli per togliere il più possibile della bibita. Sento Drogo scoppiare a ridere dietro di noi.

Loan: Per l'amor del cielo! Sei completamente pazzo? Non ci credo che tu l'abbia fatto. Fatti curare!

Salto della panchina come una molla e mi frappongono a loro. Drogo mi fa un cenno verso Sarah, come a indicarmi di prendermi cura di lei. Sicura che Drogo possa gestire Loan senza che la situazione sfugga di mano, aiuto la mia amica ad alzarsi. Sarah è un po' confusa, ma fortunatamente non si è fatta male. Forse domani avrà un livido sul sedere. Mi volto verso Loan, furibonda.

Giuly: Sei tu il pazzo Loan! Avresti potuto fare del male a Sarah spingendola così!

Loan sta per rispondere quando Drogo si dirige verso di lui con aria minacciosa.

Drogo: Ti dò un consiglio, uno di quelli che ti conviene non dimenticare. Ascoltami bene, perché non mi piace ripetermi. Sta' alla larga da Giuly e da Sarah. Se ti avvicini ancora a loro, ti cambio i connotati in stile Picasso.

Loan: Stai bluffando.

Drogo incrocia le braccia e squadra Loan come se fosse un insetto.

Drogo: No, per niente. Quando c'è di mezzo lei, mantengo sempre fede alle promesse.

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