Piove

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Cadono sul vetro le gocce, scorre lenta sul terreno l'acqua, l odore di terra bagnata si propaga per la campagna, il rumore della pioggia che batte sulle tettoie, l albero di giuggiole scosso da un vento potente, maestoso, quasi a volerlo sdradicare dal terreno, l albero attaccato al terreno, come noi attacati alle nostre convinzioni, e il vento che soffia è di cambiamento.
In mano una tazza di tè caldo, quasi a scaldare quella gelida giornata di autunno; sembra di vivere in quadro di qualche pittore inglese del romanticismo, e invece siamo in campagna, isolata campagna.
Qua è come 50 anni fa, nulla è mutato, tranne le persone...
Dove una volta abitava la signora Martina, una gentilissima nonna con i capelli bianchi come la lana, ora abita il figlio, Salvatore, un uomo freddo e schietto, capace di ogni efferata azione, girano voci abbia seppellito il cane della madre vivo una volta che la madre morì; dove sta la verità: negli occhi di chi vede, nelle orecchie di chi ascolta o nella bocca di chi parla? Non sapremo mai se cioè è mistero o verità, fatto sta che del povero drillo non si sa più nulla...
Davanti alla casa di Salvatore si trova un enorme villa,soprannominata "la casa degli usignoli", che appartiene ai signori Doppelmayer, un elegante e posata coppia inglese, trasferitasi qua decenni passati, per cercare in questa macchia mediterranea un po' di cambiamento dalla rigida campagna dello Yorkshire, per respirare come dicono loro della "sana aria mediterranea" che dovrebbe giovare al signor Doppelmayer, asmatico fin dentro l animo. In fondo alla strada si trova la casa di Mario il pastore, un uomo di poche parole ma dotato di un'arguzia e saggezza notevoli e ammirabili per un uomo che non si è potuto permettere il lusso di studiare, ma fin dalla tenera età ha dovuto convivere col fetore delle stalle e delle pecore, ormai non rimpiange nulla, vive solo di malinconia dettata dalla solitudine della sua anima...
Questa zona è nata abusiva, fatta di case prive di fondamenta, in tufo e mattoni crudi, e forse qualcuna in legno, regolamentate poi da condoni edilizi che hanno svenato metà villaggio, e che alla fine non hanno portato a nulla di pratico, hanno solo permesso che venisse portata l elettricità, ma si vive ancora con pozzi e fogne abusive che scaricano nel ruscello nella vallata.
Sento i passi pesanti di mio nonno, carico di legna per accendere il fuoco, propagatore di tranquillità e pace interiore, col suo calore e scricchiolio, la legna che arde e la brace che brucia, è bellissimo vivere quà, senza i ritmi frenetici della città, da sola, senza disturbi e senza giudizi, quà ci conosciamo tutti e tutti ci rispettiamo a vicenda, non abbiamo bisogno di maschere, siamo quel che siamo, normalmente...
La tazza di tè scalda le mie gelide mani, e le riempe di qualcosa, come fossero le mani di qualcun altro...
Sono le 5.00 p.m. di un pomeriggio
d autunno, si respira un'aria di serenità, una giornata tranquilla in un posto tranquillo, cosa mai potrebbe sconvolgere questa tranquillità che da anni rimane indisturbata, intrappolata tra i rami dei pini?
Boom
-"cos'è successo?" Chiese preoccupata mia nonna
-"non ne ho idea, mi trovavo qua sul divano, credo sia accaduto qualcosa per strada"
Arriva mio nonno tutto agitato
-"c'è stato un incidente sulla strada, un ragazzo è saltato via dalla moto ed è tutto insaguinato"
-"dio mio, chiamate il dottor guerra" dice mia nonna, con tono disperato.
Andiamo tutti per strada, e troviamo uno spettacolo atroce: una moto completamente distrutta e questo ragazzo tutto insaguinato, a stento riesce a parlare, lo afferrano Daniele e Mario e lo portano dentro casa nostra, essendo la più vicina, e lo adagiano sul letto, mentre mia nonna e la vicina preparano una tinozza e delle pezze per pulirlo, aspettando che il Dottor Guerra arrivi...
"Frazione scomposta alla gamba sinistra, lussazione del polso destro e escoriazione del petto e parte del viso"
-"tanto per non farci mancare nulla" esclamo io con tono stufato, l idea che un estraneo sia sul mio letto mi dà non poco fastidio, in più un deficiente che ha fatto un incidente perchè poco attento e spericolato...
-"avendo subito un trauma cranico come una botta, deve tenere il collo sollevato da un altro cuscino, e va fatto riposare, se non vedete peggioramenti, verrò a farvi io visita tra qualche giorno per accertarmi delle sue condizioni, nel frattempo monitoratelo, e sopratutto cercate di capire cosa sia successo di preciso" e il Dottor Guerra si accomiatò da noi prendendo il cappello e riavviandosi sulla strada di casa.
Intanto mia nonna e Teresa, la nostra vicina, lo stanno bendando tutto, ed io dall uscio della porta assisto: mi aspettavo un fisico migliore, magari un accenno di muscoli, invece lo vedo magro e pallido, come se non mangiasse da giorni, però non è brutto, ha dei bei capelli di un castano dolce, come la cioccolata, un viso leggermente appuntito, segnato da 2 zigomi leggermente sporgenti, un filo di barba gli copre le guance pallide e parte del collo, il pomo di adamo è sporgente, ed è leggermente villoso sul petto, anche se non ci giurerei, vado a preparare la cena, visto che mia nonna è impegnata a fare la crocerossina...
Approfitto del fatto che è inverno per preparare una bella polenta calda, che giova allo spirito, ormai gelato da questa umidità perenne, e credo preparerò anche una zuppa, per calmare i nervi dopo l episodio di  questo pomeriggio.
"Nonnaaaa, è pronto a tavolaaa"
"Eccomi, mi lavo le mani e arrivo"
Ci sediamo tutti a tavola e iniziamo a mangiare, il ragazzo ancora non ha dato cenni di risveglio, per fare conversazione chiedo delucidazioni a mia nonna sulle condizioni di salute del ragazzo, e mia nonna mi dice che pensa non si riprenderà tanto presto, quindi per un po' dovrò dormire sul divano, allegria portami via.
Preparo il divano con le mie lenzuola preferite, quelle di lino ricamate, vado in bagno per lavarmi, e ripenso al pomeriggio passato, un po' insolito, ha turbato la tranquillità che avevamo, spero non accada nulla...
Mi asciugo i piedi e il viso e mi preparo per andare a dormire, vicino al camino, al calduccio, come se fossi abbracciata da delle braccia calde e morbide del mio amore, nonostante tutto, penso solo a lui....

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 22, 2019 ⏰

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