Spirito Artistico

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"Finalmente ti abbiamo preso, razza di spia!" disse Esme, guardandola con rabbia.
"Spia!? Ma che diamine stai dicendo, non sono una spia!
Sono un membro del gruppo Are We Cool Yet?, un'artista, anzi, una stilista, se vogliamo essere precisi!" disse lei, che cercava di liberarsi.
"Chi sono gli..." stava per chiedere Elena, ma venne interrotta dalla donna, che riuscì a liberarsi dalla presa.

La ragazza stava per cadere a terra, dato che aveva perso l'equilibrio a causa di ciò, ma la donna riuscì a prenderla in mano prima che cadesse, e si riprese anche il pennello che era caduto a terra.
"Che domanda sciocca, adesso te lo faccio vedere io!" e cominciò a riempirla di pennellate, facendogli anche fare una piroetta.
"No!" gridarono Esme e Mei Li cercando di fermarla, ma i loro sguardi impauriti si mutarono subito in meraviglia, appena videro i vestiti da scienziata di Elena trasformarsi in un bellissimo abito da sera viola in raso, con tanto di accessori come guanti, collana ed orecchini, e la pettinatura era acconciata in uno chignon con una coroncina.

"Wow..." disse la ragazza, guardandosi dalla testa ai piedi con stupore.
"Non c'è di che, gli abiti di Ranie sono sempre una qualità superiore!" disse lei, facendo un sorriso molto largo.
"Ranie?" chiese Mei Li, piuttosto confusa.
"Ah, scusate, è ovvio che voi non sappiate chi io sia..." e si avvicinò alla Dr.ssa Esme, stringendogli la mano in segno di presentazione. 

"Io sono Ranie, nome d'arte di Rita Coloretti, e sono un membro del gruppo Are We Cool Yet? 
Scusate questa mia fuga rocambolesca!" disse, in modo abbastanza scherzoso.
Esme non mutò il suo sguardo serio mentre c'era la stretta di mano.
"Almeno ti sei scusata, ma si può sapere che cosa ci fai qui!?"
"Già, e chi è il gruppo di cui fai parte?" chiese Elena, che aveva appena finito di ammirarsi l'abito. 

E Ranie, a quella domanda, diede un biglietto da visita alla ragazza.
"Siamo una collettiva di artisti ed anartisti, e siamo in grado di ottenere o produrre oggetti ed entità anomale, ed usarli per creare installazioni artistiche, un po' come il mio pennello e i miei colori, che sono in grado di modificare a mio piacimento ogni tipo di abito che ho a disposizione." disse, mostrando i suddetti oggetti al trio. 

"Lo so bene" disse Esme, avvicinandosi alla donna.
"Spesso le vostre installazioni sono piazzate in modo da avere il maggior pubblico possibile, e purtroppo sono state fatali per coloro che le hanno osservate...E sappiamo che siete stati voi, la frase "Are We Cool Yet?" è sempre presente in qualche modo."
"Ah già, infatti molti dei nostri lavori sono qui da queste parti nel vostro sito di contenimento, come la statua che mi hanno chiesto di recuperare" disse Ranie, guardandola un po' male.  

"Ti riferisci alla statua che sembra una nocciolina?" chiese Mei Li, che aveva subito capito a chi si stava riferendo.
"Ah, la chiamate così la nostra statua?" chiese la donna, mostrando una foto che la raffigurava.
E le tre capirono che si stava riferendo a SCP-173.

"Scusa, ma a che cosa ti serve quella statua?" chiese Elena.
"Beh, sapete, lui fa parte di una nostra vecchissima collezione, creata da un nostro collega, Izumi Kato, composta da circa 4 varianti, ed era stato acquistato tempo fa da un signore molto ricco, perché voleva farne un regalo al nipote.
Purtroppo, qualche giorno dopo, ci ricontattò per un rimborso, dato che il regalo non era stato gradito, e quindi ci organizzammo per effettuarlo, ma appena arrivati alla casa del nipote, non trovammo la statua..." disse Ranie.

"Allora è da lì che viene fuori quella statua, l'avete costruita voi!" disse Esme, che aveva come ricevuto una specie di epifania.
"Già. Abbiamo scoperto che la statua la tenevate voi in contenimento, perciò mi hanno inviata qui, viste le mie capacità nel travestirmi, per riprenderla e portarla via, almeno finché non mi hanno scoperto ed è iniziato l'inseguimento da parte vostra." concluse la donna.

"Mi spiace, ma purtroppo non è che possiamo dartela.
È piuttosto... Pericolosa..." disse Elena.
"In che senso?" chiese Ranie.
"Nel senso che se non la guardi ti rompe il collo. L'abbiamo messa in contenimento qua proprio perché il nipote è stato trovato morto, il suo collo era rotto" disse Esme, con anche Mei Li che annuiva. 

Ranie era abbastanza stupita.
"Oh... Non me lo immaginavo, pensavo fosse semplicemente perché è una statua di pessimo gusto..." mormorò scusandosi, ma Esme sembrava aver perso la pazienza.
"Non serve, tanto col tuo pennello magico hai fatto una marea di casini." disse, con tono gelido.
"Esme, non fare tanto la fredda con lei..." aggiunse Elena, ma poi Ranie capì, e le fece cenno di non iniziare a discutere. 

"Non importa.
Ho sbagliato io, scusate se vi ho fatto partecipare a una sfilata di carnevale" disse, in modo abbastanza giocoso.
E fu allora che si sentirono le guardie arrivare, con minacce verso Ranie. 

"Mi sa che devi andartene, sennò rischierai la pelle..." disse Elena.
"Beh, è stato un piacere conoscerti"
"Anche per me. E tieni il biglietto, magari ci verrai a fare una visita, però..." e prima di andarsene, riprese il bigliettino dalle mani della ragazza e ci dipinse sopra col pennello una stellina ed una luna.

"Così ti ricorderai di me" e le fece un occhiolino, correndo di fretta e andando verso uno sgabuzzino.

Le guardie arrivarono, ed un paio andarono nello sgabuzzino indicato da Esme, ma non ci trovarono nessuno, solo la piccola finestra aperta, segno che Ranie era riuscita a scappare.

"Se ne è andata..." disse Mei Li, assieme alle altre due.
Certo, era stata di sicuro una situazione piuttosto surreale, ma almeno Elena era riuscita ad ottenere un vestito nuovo ed un amica da uno dei Gruppi di Interesse...

SCP: Welcome to the FoundationWhere stories live. Discover now