52 La ragazza sorprendente

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"Principessa" girai di scatto la testa trovandomi la reincarnazione di un dio greco sottoforma di Josh.

Aveva ancora in dosso i pantaloncini bordeaux da football, mentre sparsa qua e là per il petto c'era della sabbia dorata.

"Josh? Che ci fai qui?" chiesi immergendomi più a fondo in modo che non vedesse in che stato fossi.

"Sono venuto a cercarti" alzò le spalle sedendosi a bordo piscina.

Deglutii pesantemente cercando di coprirmi il più possibile.

Josh fece vagare lo sguardo su tutto il balcone, finché i suoi occhi non si fermarono in un punto preciso.

"Cosa sono quelli?" sussurró prima scioccato poi improvvisamente malizioso.

Feci saettare gli occhi nel punto in cui lui aveva indugiato, per poi schiaffeggiarmi mentalmente.

Il piccolo angoletto, oggetto della sua attenzione, era il posto dove avevo riposto i miei vestiti.

E lui semplicemente aveva fatto due più due.

Entrò nella vasca, con l'acqua calda che gli arrivava fino alla vita.

I raggi caldi del tramonto fecero diventare la sua pelle aranciata, i sbrilluccichii dell'acqua si riflettevano nei suoi occhi e la mia razionalitá andava piano piano a farsi benedire.

"Oh ehm niente" balbettai nervosamente, facendo uscire dalla mia bocca una risata nervosa.

Indietreggiai con il corpo a ogni suo passo verso di me, fin quando la mia schiena non aderì al bordo piscina.

"Merda" sussurrai, abbassando gli occhi sull'acqua limpida.

Sentii lo scroscio dell'acqua, segno che Josh si era immerso.

Contunuai a far indugiare lo sguardo sull'acqua e non su di lui, per far trapelare l'imbarazzo che ormai mi aveva invaso le vene.

Le sue due dita premettero sul mio mento, costringendomi a girarmi e a mescolare i nostri sguardi.

I suoi capelli ricadevano dolcemente sulla fronte, ancora leggermente bagnati.

"Per caso sono i tuoi vestiti?" sussurrò lui incastonando le sue pietre azzurre contro le mie.

"No Josh, sono dolci ma che razza di domande fai?" ridacchiai nervosamente, dopo aver riaquistato lucidità.

Lui per tutta risposta si mise a ridere, facendo comparire i suoi denti bianchi.

"Usi il sarcasmo nei momenti meno opportuni principessa fattelo dire"sorrise prendenomi un braccio e attirandomi a sé.

Di istinto allacciai le gambe al suo bacino, facendo apparire la pelle d'oca sulla sua pelle abbronzata.

Spostai gli occhi verso la spaggia, dove il sole stava ormai sparendo oltre la linea dell'oceano, diffondendo colori aranciati ovunque.

"Sei bellissima" sussurrò il biondo, regalandomi uno sguardo che non gli avevo mai visto prima.

Non c'era ne passione ne desiderio, sembrava mi vedesse solo come la cosa più bella che avesse mai visto.

Spostai lo sguardo di nuovo su di lui, senza dire niente.

Ci guardammo per un infinità di tempo.

Ma in quel momento non c'era bisogno di parole.

Cercavamo in noi una risposta, una risposta a tanti quesiti che si erano formati in entrambi.

Perché nell'aria c'era qualcosa di nuovo, qualcosa mai provato prima, qualcosa di più forte di ciò che c'era stato fino a quel momento.

E che in fondo, sapevo di aver sempre provato quando ero al suo fianco.

Kiss Me More Where stories live. Discover now