d i c i a n n o v e

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Clemente parcheggiò la sua auto di fronte casa sua, scendemmo e appena aprì il cancelletto di ferro colorato di rosso, un grosso cane dal pelo color oro ci venne in contro
-teodoro!- urlò Marghe abbassandosi all'altezza del cane, accarezzandolo. -ma sei venuta per me o per il cane?- chiese Clemente avvicinandosi alla porta di casa -per la città- rispose lei ridendo e alzandosi
-ma per quanto restate?- chiese aprendo la porta e facendoci entrate per prima -non so, fin quando ci vuoi- presi parola appoggiando il mio borsone a terra -perfetto- rise lui mentre ci faceva segno di andare con lui.

Lo seguimmo e arrivammo in una stanza, con un letto a castello -vi regalo la stanza mia e di Paolo- disse -che onore- rispose Margherita ridendo e posando il borsone sul letto più alto  -comunque, se volete, sistemate le vostre cose, io vi aspetto di là- sorrise Clemente e andò via.

Aprì il borsone iniziando a sistemare alcuni oggetti che potevano essere utili per quella giornata -vuoi rimanere per tanto?- chiese Margherita -no, però voglio stare quanto basta- alzai le spalle -hai da fare?- chiesi -no- rispose -ma vorrei evitare che iniziasse ad avere le crisi isteriche Fabio- rise, scossi la testa -delle volte mi chiedo come fate a stare assieme, cioè siete diversi- ci fu qualche istante di silenzio
-vero- rispose poi -però forse è anche per questo motivo che stiamo assieme, tu e Diego non mi pare siate così uguali- rispose e mi girai per guardarla
-Marghe, tu e Diego sapete tutto di me, o quasi. Io e te abbiamo pochissime esperienze simili alle spalle, ma che in un modo o nell'altro ci uniscono. Con Diego è diverso, con lui sono mille cose simili per quanto uguali- lei rimase in silenzio, capendo che quella sua affermazione era sbagliata -forse hai ragione, può essere.- rispose poi avvicinandosi all'uscita della stanza.
-forse- affermai mentre lei usciva dalla stanza.

Quando finalmente finì di sistemare le mie cose, presi il cellulare e decisi di uscire -io esco- avvisai, e prima che Clemente potesse chiedermi dove andassi, Margherita rispose lasciandomi via libera di evitare domande abbastanza scomode.

Iniziai a camminare, e in quel momento non avevo pensieri, forse tanti ricordi, che anche solo essere vicini a dove sono cresciuta, rende possibile il continuo pensare ai ricordi. Il cellulare interruppe i miei pensieri, sullo schermo apparve il nome di Diego e ciò non face altro che farmi sorridere. Ci teneva, forse anche troppo, a me.

-ehi Diego- risposi -ciao amore- rispose lui creando sul mio viso un ampio sorrisi che purtroppo (o per fortuna) non poteva vedere -sei arrivata, tutto okay?- chiese immediatamente -sì, tutto okay, dove abita Clemente non è così male, sto passeggiando proprio in questo momento.- risposi sentendo in sotto fondo qualcuno che bestemmiava lanciando un qualcosa che creò abbastanza frastuono.
-puoi farmi un favore?- chiese immediatamente dopo -dimmi- risposi -puoi chiedere a Margherita di rispondere al telefono?- rise e scossi la testa, sentendo quella risata che mi faceva bene, era musica.
-appena torno a casa- risposi -perfetto- rispose lui -mi manchi, lo sai?- disse dopo un breve periodo di silenzio -lo so- risposi ridendo, mentre lui rimase in silenzio per via della mia risposta inaspettata -modesta eh- rispose dopo qualche secondo -sì, abbastanza. E comunque, si mi manchi anche te- continuai -già- sospirò -qualcosa non va?- chiesi -assolutamente no!- rispose recuperando l'entusiasmo di prima -ma ora devi andare in studio, ci sentiamo-
Lo salutai e chiusi la chiamata.

Era strano che avesse chiuso così velocemente. Come se andasse di fretta, decidi di non pensarci troppo e di godermi questi giorni.

Rientrai a casa di Clemente, e immediatamente senti le loro risate.
Ecco perché non rispondeva

Entrai nella sala dove erano presenti i due e mi unì a loro. Non pensavo che tutto ciò che mi avesse raccontato Marghe su lui fossero cose vere. Forse era la mia prima "vacanza" in cui mi sarei divertita senza pensare ad altro

Se non fosse per Diego



Compaio ogni tanto, quando mi ricordo.

Dolcenera|| IziWhere stories live. Discover now